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Bozza allo studio del Ministero Salute: revisione ticket su fasce di reddito, abolizione superticket

02 Ottobre 2019

Un decreto legge di riordino del sistema dei ticket collegato ad una legge di Bilancio nel criterio di progressività, «chi ha di più deve pagare di più, chi ha di meno deve pagare di meno» e il superamento del superticket, «un balzello di 10 euro che purtroppo non consente a troppi cittadini di accedere al Ssn»: sono i punti allo studio del Ministero della Salute che il ministro Roberto Speranza ha annunciato  ieri, 1 ottobre, dalla sua pagina Facebook dopo il Cdm che ha licenziato la Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2019, unitamente alla notizia di  2mld in più per il 2020 alla Sanità rispetto al 2019, risorse per provvedere alla carenza di personale medico e infermieristico e della stesura di un nuovo Patto per la Salute con le Regioni affrontando alcuni temi come le liste di attesa e implementazione dell’assistenza territoriale.

Da QuotidianoSanità.it (1ottobre 2019) che ha visionato la bozza di riordino in  materia dei ticket si evidenziano alcuni punti.
La revisione dei ticket  sulla base del reddito familiare equivalente (RE), «in relazione al reddito prodotto dal nucleo familiare fiscale, rapportato alla composizione del nucleo stesso sulla base di una scala di equivalenza», come descritto nelle recenti schede del Patto per la Salute inviato dal Ministero alle Regioni. La tipologia di  soggetti per i quali oggi è prevista l’esenzione continuerà la tutela mentre per gli altri l’importo sarà scaglionato in base al reddito. Si manterrà l’ esenzione per:  i minori di 6 anni e oltre i 65 anni con reddito familiari entro i 36mila euro, disoccupati fino a un reddito di 8mila euro fino ad un massimo di 11mila euro con figli a carico, titolari di pensione sociale e di pensioni al minimo fino a un massimo di 11mila euro.  Così anche per le esenzioni dovute a patologie croniche, maternità, invalidità,  malattie rare o soggetti vulnerabili privi di reddito come minori stranieri non accompagnati, vittime di violenza intenzionale.

Tetto di spesa massimo. La finalità è quella di «garantire una maggiore equità nell’accesso dei cittadini all’assistenza sanitaria».  Verrà fissato un importo massimo di partecipazione alla spesa sanitaria in base al reddito equivalente e al superamento del quale viene meno l’obbligo alla suddetta  partecipazione.  Comunque dovrà essere garantito un introito per il SSN «equivalente a quello attualmente percepito a titolo di ticket  e di quota fissa sulla ricetta».

Superticket, da 10 euro. Non è presente nella bozza di provvedimento, con l’intento di abolirlo.  Si sottolinea il problema della copertura economica finanziaria, valendo il superticket circa 400 mln, con il rischio che dei  2mld di risorse in più  vadano anche a coprire tale vuoto.

Redazione Bioetica News Torino