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COVID-19. Indicazioni per i familiari e per gli operatori sanitari su come assistere a casa i pazienti

11 Marzo 2020

È uscito il primo dei Rapporti Tecnici  dell’Istituto Superiore della Sanità con cui l’Istituto –  principale centro di ricerca, controllo e consulenza tecnico-scientifica in materia di sanità pubblica in Italia a cui lavorano quotidianamente 2300 persone per la tutela della salute dei cittadini –   si impegna nel fornire ogni volta che necessita  indicazioni su prevenzione e controllo delle infezioni agli operatori sanitari.

Il testo, Rapporto ISS COVID-19, n. 1/2020,  verte sulla gestione dei soggetti affetti da COVID-19 che necessitano di isolamento domiciliare basandosi sulle conoscenze scientifiche attuali e su indicazioni internazionali, intitolato Indicazioni ad interim per l’effettuazione dell’isolamento e della assistenza sanitaria domiciliare nell’attuale contesto COVID-19 (aggiornato al 7 marzo 2020). È  redatto dal gruppo ISS sulla prevenzione e controllo delle infezioni (Infection prevention and control, IPC) riguardo all’epidemia da COVID-19 in collaborazione con Benedetta Allegranzi responsabile dell’Area Prevenzione e controllo delle infezioni dell’OMS. È ad interim perché sarà  aggiornato di volta in volta in base alla situazione epidemiologica.

È una guida con indicazioni chiare per gli operatori sanitari e per chi si prende cura dei malati affetti dalla patologia  COVID-19 ( Co – Corona, VI – Virus – D disease e 19 anno di manifestazione) trasmessa dal   virus coronavirus,  chiamato Sars-CoV-2 (Sindrome Respiratoria acuta grave coronavirus 2) in isolamento domiciliare,  per evitare l’insorgenza di casi secondari (altre persone)  dovuti a trasmissione del virus SARS-CoV-2 e il sovraccarico del sistema ospedaliero. Contiene anche un glossario in cui si definiscono la terminologia di contatto stretto e paziente guarito.

Tipologia di soggetti messi in isolamento domiciliare per 14 giorni e monitorati al domicilio (o in struttura dedicata in caso di domicilio inadeguato:

1. Chi ha avuto contatti stretti di caso: asintomatici (a cui non è necessario effettuare il test): isolamento fino a 14 giorni dall’ultimo contatto con il caso (quarantena); paucisintomatici (a cui va eseguito il test; in caso di responso positivo vi è l’isolamento fino a negativizzazione del test e scomparsa dei sintomi; paucisintomatici (a cui va eseguito il test e in caso di responso negativo c’è l’isolamento fino a 14 gg dall’ultimo contatto con il caso.

2.  E pazienti dimessi dall’ospedale clinicamente guariti, ancora Covid-19 positivi.

Compiti dell’operatore di sanità pubblica nell’assistenza sanitaria del soggetto isolato a domicilio

Accertata la necessità di attivare la sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario dovrà informare il medico di medicina generale (MMG)/pediatra di libera scelta (PLS) del soggetto isolato a domicilio e in collaborazione e accordo con quest’ultimo lo informano sui dettagli delle misure da prendere dando possibilmente anche una dimostrazione pratica delle modalità. Spetta ai servizi di sanità pubblica territorialmente competenti (ASL) fornire le mascherine chirurgiche per il paziente.

raccomandazioni-isolamento domiciliare ISS poster marzo 2020
Tab. 1 Raccomandazioni per i soggetti sottoposti a isolamento domiciliare e i loro familiari che li assistono Fonte: Ministero della Salute – ISS

L’operatore di sanità pubblica deve anche: accertare l’assenza di febbre o altra sintomatologia del paziente da sottoporre in isolamento domiciliare e dei suoi eventuali conviventi; dare informazioni al paziente su sintomi, caratteristiche di contagiosità, modalità di trasmissione della malattia e misure preventive di protezione per le persone che vivono con il paziente; informare il paziente di misurarsi la temperatura corporea due volte al giorno mattina e sera.

Il Medico di Medicina Generale (di famiglia) deve: informare assieme all’operatore di sanità pubblica il paziente sulle misure precauzionali da prendere nell’isolamento domiciliare; segnalare al dipartimento di salute pubblica su insorgenza o aggravamento dei sintomi del paziente; accertarsi su quanto segnalato anche attraverso una visita domiciliare se necessita; attivare il sistema di emergenza.

Misure di prevenzione che il soggetto assistito in isolamento domiciliare deve rispettare:

– rimanere in una stanza che si sceglie di stare, dotata di buona ventilazione e possibilmente servita da bagno utilizzato dal solo paziente, dormire da solo/a limitando il più possibile i movimenti nelle altre stanze dell’abitazione dove vi sono altre persone

–  se vi è un solo bagno nell’abitazione allora, dopo l’uso pulire con prodotti a base di cloro (candeggina) concentrato di  0,5 % di cloro attivo o con alcol 70%

– arieggiare i locali che ospitano il paziente

– se vi sono altre persone nell’abitazione la distanza di almeno un metro va rigorosamente tenuta ed evitato assolutamente ogni contatto diretto (strette di mano, baci, abbracci…) anche nei confronti di altri che sono stati sottoposti ad isolamento domiciliare nella stessa abitazione. L’eccezione riguarda la mamma che, munita di mascherina chirurgica e dopo essersi lavate igienicamente le mani, allatta il proprio bambinoa.

– Non condividere asciugamani, salviette, lenzuola, piatti, bicchieri, posate etc. Gli oggetti da cucina vanno lavati con normale sapone.

– divieto di spostamento o viaggio e obbligo di rimanere raggiungibile per le attività di sorveglianza.

se il paziente in isolamento è asintomatico non può ricevere visite fino a dopo i 14 giorni di isolamento (DPCM 1 marzo 2020), invece se sintomatico il divieto è imposto fino alla guarigione clinica anche se sono trascorsi 14 gg. Se il laboratorio conferma il caso il divieto sarà fino alla guarigione.

–  se il paziente in isolamento ha un’ infezione alle vie respiratorie nello spostarsi dalla sua camera deve indossare una mascherina chirurgica e mettere in pratica misure di igiene respiratoria: coprire naso e bocca con fazzoletti se starnutisce o tossisce nel gomito; i fazzoletti vanno soprattutto di carta ed eliminati in un doppio sacco impermeabile messo in una pattumiera chiusa che non preveda contatto con le mani per la sua apertura (a pedale). Se  usa fazzoletti di stoffa maneggiarli con guanti e lavarli in lavatrice a 60-90 gradi usando un comune detersivo. Dopo l’uso del fazzoletto le mani devono essere immediatamente lavate con acqua e sapone accuratamente per 40 secondi o frizionate con prodotto idro-alcolico.

Chi assiste deve avere indosso una mascherina chirurgica non toccata durante l’utilizzo e cambiata se umida o danneggiata. Non si deve riutilizzare le mascherine ma eliminate in un doppio sacco impermeabile all’interno della pattumiera con apertura a pedale.

–  chi convive e fornisce assistenza devono evitare il  contatto diretto con il paziente il più possibile. In caso di assistenza in cui si viene a contatto con secrezioni respiratorie, feci o urine si deve usare i guanti che andranno eliminati in pattumiera come descritto precedentemente. Non si riutilizzano.

– Pulire le superfici e i locali almeno una volta al giorno utilizzate dal paziente con prodotti detergenti e poi disinfettate con prodotti a base di cloro (candeggina) concentrati di 0,5% di cloro attivo o con alcol 70%  soprattutto le superfici più spesso toccate. Nel fare le pulizie usare un camice monouso – grembiule dedicato e guanti monouso. Se si utilizzano i guanti domestici in lattice riutilizzabili devono essere disinfettati dopo l’uso con lavaggio con acqua e detergente seguito da disinfezione ovunque con prodotti a base di cloro concentrato di 0,5% di cloro attivo o con alcool 70%,

Chi si occupa della rimozione della biancheria deve usare la mascherina chirurgica e i guanti. La biancheria va in un sacco separato e gestita dal resto della famiglia o comunità e può essere lavata in lavatrice a 60° per 30 minuti almeno o a tempi più brevi per temperature superiori usando comune detersivo.

– i rifiuti vanno gestiti dal soggetto in isolamento o dall’assistenza a lui/lei  prestata smantendoli in un doppio sacco di plastica chiuso e messo in pattumiera chiusa.

– Riguardo agli animali, cani e gatti, non vi sono per ora prove che possano essere fonte di infezione per l’uomo e si raccomanda per motivi precauzionali alla persona contagiata  da Sars-CoV-2 di limitare il contatto con gli animali, come si fa con le altre persone del nucleo familiare evitando baci o condivisione del cibo).

Automonitoraggio delle condizioni di salute

– rilevazione giornaliera della temperatura corporea, della sede di rilevazione  due volte  il giorno e in caso di necessità.

– spetta al paziente la segnalazione al proprio MMG e/o PDLS e all’operatore di sanità pubblica l’insorgenza di sintomi o cambiamenti significativi  preesistenti. Se c’è un aggravamento della salute indossare la mascherina chirurgica e allontanarsi rimanendo nella propria stanza con la porta chiusa mentre si attende il trasferimento in ospedale se necessita.

Se vi è un’insorgenza di difficoltà respiratorie il paziente deve rivolgersi al 112 o 118 e dando informazione al MMG. I servizi di sanità pubblica territorialmente competenti sono tenuti a garantire un numero di telefono, monitoraggio dei pazienti per facilitare l’attivazione MMG. 

Pratiche raccomandate per l’assistenza sanitaria delle persone in isolamento:  

– Gli operatori sanitari che prestano cure al paziente in isolamento devono usare camice monouso; mascherina  chirurgica, protezione oculare e guanti e dopo aver eliminato le protezioni lavaggio igienico delle mani con soluzione idroalcolica o acqua e sapone se non disponibile o se le mani sono visibilmente sporche.

– mascherine e guanti non vanno riutilizzati.

– igienizzare superfici, biancheria

– gli operatori sanitari vanno formati e in caso di manovre invasive occorrono squadre addestrate adeguatamente.

– segnalare nelle schede di incident reporting  quel che accade riguardo alla  sicurezza dei pazienti, ad esempio difformità rispetto alle indicazioni ministeriali – regionali  per poter fare azioni correttive.

Misure di sostegno sociale dei soggetti in isolamento domiciliare

tramite la collaborazione dei servizi di sanità pubblica territorialmente competenti, servizi sociali delle amm. comunali, associazioni di volontariato del territorio: devono garantire la verifica delle condizioni abitative e consegna DPI, del rispetto delle disposizioni di isolamento da parte del paziente, un numero di servizio apposito, collegamento con il Medico di famiglia, sostegno per le necessità della vita quotidiana per le persone sole e prive di caregiver – alla rete familiare e vicinato, punto di riferimento chiaro per il bisogno sociale per fare attivare risposte, quali  ad esempio il supporto psicologico.

 


 

Approfondimenti:

Il documento Indicazioni ad interim per l’effettuazione dell’isolamento domiciliare… è scaricabile dal sito dell’ISS.

 

 

Redazione Bioetica News Torino