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5 Gennaio 2013
Speciale L'Inizio della vita

In Facoltà consegna dei Diplomi del Master in Bioetica

Un diploma in pergamena, un libro “Percorsi di Pastorale” delle Camilliane, due preziosi doni ricevuti per mano del proprio docente. Conferma  di un traguardo raggiunto con impegno e studio al termine dei due anni di Master universitario in Bioetica della Facoltà teologica di Torino e festeggiato alla cerimonia di consegna dei diplomi, svoltasi giovedì 13 dicembre scorso, in un’aula Aula magna dell’ateneo stracolma di partecipanti, fra studenti, familiari, amici e docenti, e responsabili e organizzatori del Master.

Scatti fotografici ne immortalavano la serata, in particolare lo speciale momento del conferimento.

I volti degli studenti, sorridenti ed emozionati – ben cento – irradiavano una felicità immensa per avercela fatta, ma anche facevano trasparire, con umiltà, la loro riconoscenza verso quei Maestri che li hanno accompagnati con competenza e passione per tutto il Corso biennale portandoli alla riflessione in modo approfondito e organico sui tanti aspetti della bioetica, il nuovo ramo del sapere – una multidisciplina che si associa ai problemi etici sollevati dal continuo progresso scientifico e della tecnologia – e a superare questionari, tesine e discussioni previsti nella valutazione.

Sono arrivati ad una meta, i cento studenti – combinando, per la maggior parte di loro, il lavoro con lo studio – da cui partire, preparati, per un ulteriore cammino che il presidente del Master professor don Mario Rossino, ha delineato nel discorso di apertura della cerimonia:

Non si impara solo per imparare, ma per spendere in obiettivi costruttivi quanto si è appreso, e quanto, grazie all’esercizio nel metodo di ricerca, si è divenuti capaci di apprendere. La bioetica è un cantiere aperto che attende operatori motivati, competenti, volenterosi e soprattutto determinati a mettere al centro della loro attenzione, nel pensare, progettare ed agire, il rispetto della persona umana dal primo istante del concepimento fino alla morte naturale.

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Non possono dunque che essere uno scrigno prezioso da custodire nel tempo le parole del presidente Rossino, che ha proseguito così il suo discorso: «Mentre le vostre mani accolgono il diploma, vorrei che con la mente e con il cuore, accoglieste come mandato per il vostro futuro questo appassionato appello di Giovanni Paolo II: dovunque e con chiunque ti trovi ad operare «rispetta, difendi, ama e servi la vita, ogni vita umana! Solo su questa strada troverai giustizia, sviluppo, libertà vera, pace e felicità» (lett. enc. Evangelium Vitae 5, 1995). Tanto più che, ci ricorda Benedetto XVI nella Caritas in veritate: «Campo primario e cruciale della lotta culturale tra l’assolutismo della tecnicità e la responsabilità morale dell’uomo è oggi quello della bioetica, in cui si gioca radicalmente la possibilità stessa di uno sviluppo umano integrale (Lett. enc. 74, 2009)».

La cerimonia di  consegna vuol anche essere un evento per suggellare quelle relazioni che sono nate e consolidate in questi anni fra il Centro Cattolico di Bioetica e i partecipanti al Master. Il presidente del Centro  professor Giorgio Palestro, professore emerito di Anatomia patologica dell’Università degli Studi di Torino al riguardo ha messo in evidenza che

la presenza così numerosa dei partecipanti rivela un sempre più diffuso e intenso bisogno di riscoprire quei valori che stanno alla base della vita umana, valori che la vita odierna tende ad offuscare e talvolta anche a confondere; del bisogno che una collettività sempre più ampia avverte, sul piano intellettivo che spirituale, di individuare criteri di valutazione e  giudizio su temi  complessi e spinosi che la società scientifica e tecnologica di oggi pone alle coscienze.

L’insegnamento bioetico a cui si ispira il Master è ai principi della morale cattolica e tra i diversi modelli antropologici ne costituisce le fondamenta, da cui partire per i criteri di azione, il personalismo ontologicamente fondato, per il quale persona umana è ogni essere umano e solo l’essere umano, da quando viene concepito a quando muore.

Saluti e congratulazioni del professor don Davide Guenzi, direttore del Ciclo di Specializzazione in Teologia morale con indirizzo sociale della Facoltà che promuove e sostiene il Master, sono giunti tramite il professor don Giuseppe Zeppegno, condirettore scientifico, che nell’augurare ai neodiplomati di diventare sempre più “operatori” per  una bioetica al servizio della vita, ha suggerito loro di proseguire il cammino intrapreso con costanti ricerche, aggiornamenti e studi.

Ne offre una testimonianza l’illustre professor don Paolo Merlo, docente ordinario di Teologia morale presso l’Università Pontificia Salesiana, e docente al Master, spiegando come la tesi di un suo allievo del Master sulla Comunicazione della verità al malato sia diventata poi occasione per un convegno in ambito sanitario che ha suscitato un notevole interesse fra i convenuti.

Il bagaglio di nozioni e abilità apprese al Master infatti potranno essere utilizzati nei diversi ambiti professionali, ha ricordato la dottoressa Maria Grazia Sinibaldi del Direttivo e responsabile scientifica del Master:

Dalla sanità, nei comitati etici e bioetici, nella prassi degli operatori sanitari, nei problem solving delle situazioni cliniche a tutela della persona, all’insegnamento nella scuola, nella formazione permanente di medici, biologi, psicologi, infermieri, giuristi, assistenti sociali, teologi e religiosi, consulenti familiari, educatori, ai mass-media nel campo giornalistico.

Si potrà poi sempre essere al passo coi tempi sui cosiddetti temi “caldi” bioetici, partecipando a conferenze, convegni e seminari che saranno, come oramai è consuetudine, numerosi nell’arco dell’anno, accreditati Ecm e promossi dalla stessa Facoltà teologica. Attività formative che da quest’anno si fregeranno della neo associazione di Bioetica Torino come provider Ecm.

A questa offerta ampia e variegata si offre anche la possibilità di continuare con il Master in bioetica avanzata.  Master che si avvalgono nella loro organizzazione della  collaborazione dell’Arcidiocesi di Torino, del Centro Cattolico di Bioetica, degli Uffici per la Pastorale della Salute e della Cultura, della Scuola e dell’Università, e delle associazioni dei Medici Cattolici Italiani e Bioetica & Persona onlus e che vantano del prestigioso patrocinio della Facoltà di Medicina degli Studi di Torino.

© Bioetica News Torino, Gennaio 2013 - Riproduzione Vietata