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44 Dicembre 2017
Inserto Il mondo dei giovani: Tra vulnerabilità e benessere

Il mondo dei giovani tra vulnerabilità e benessere

Il mondo dei giovani tra vulnerabilità e benessere: questo è il titolo del convegno diocesano per la salute mentale, promosso dagli uffici diocesani Caritas e Salute, in collaborazione con il Tavolo diocesano Salute Mentale, e tenutosi nel mese di ottobre 2017.

Convegni itineranti sulla Salute Mentale

Il convegno ha carattere di “itineranza”, cioè ogni anno si organizza – coinvolgendole – in Unità Pastorali diverse. Ritengo sia interessante menzionare, in questo mio breve contributo, una questione inerente la genesi e l’attuale conformazione di questa iniziativa che a tutti gli effetti viene pensata e costruita per avere forti valenze “educative”.

Il convegno diocesano per la Salute Mentale viene organizzato nella Diocesi di Torino dal 2011, quindi c’è una storia consolidata di relazioni, contributi, tematiche, a volte ospitando anche il nostro Arcivescovo monsignor Cesare Nosiglia. Sino all’anno scorso il nostro convegno aveva un titolo, negli anni  è divenuto quasi un “format”, un logo: «Il dolore della mente». Avevamo già effettuato un piccolo cambiamento, un paio di anni fa, aggiustando il sottotitolo da «riflessioni ed idee per aiutare le comunità ad affrontare la sofferenza psichica» a «riflessioni ed idee per aiutare le comunità a promuovere la Salute Mentale».

La differenza pare probabilmente quasi impalpabile, ma in realtà è frutto di un profondo discernimento avvenuto all’interno del principale promotore del convegno, il Tavolo diocesano per la Salute Mentale. Si tratta di un cambiamento di prospettiva, obiettivi e “vision”. Forse in passato abbiamo preferito un modello culturale dal quale traspariva in modo troppo accentuato la sofferenza mentale, con il rischio di trasmettere un concetto di Salute Mentale eccessivamente legato alla sofferenza e alla psichiatria . Ora preferiamo diffondere un modello che, sottolineando l’importanza della Prevenzione, metta in stretto contatto la Comunità − e le proprie responsabilità − e la Salute Mentale dei membri che la compongono, in un’ottica olistica che consideri le varie dimensioni: bio-psico-sociale e anche spirituale.

Inclusione e prevenzione

A partire dall’edizione del 2017, abbiamo effettuato una ulteriore evoluzione di forma e contenuto, sempre per facilitare la comprensione e per rendere chiaro che – senza negare il carico di sofferenza e di dolore insito nella malattia mentale – al nostro livello di attenzione pastorale rivolto alle Comunità occorre affrontare la questione soprattutto dal punto di vista dell’inclusione e della prevenzione. Abbiamo superato il riferimento al Dolore della Mente, e ci riferiamo direttamente alla Giornata Mondiale per la Salute Mentale (10 ottobre) declinando poi nel titolo l’argomento che andremo a trattare, ogni anno diverso seppur inerente a questo particolare aspetto della Salute.

Dedicato ai giovani: il convegno  diocesano per la Salute mentale 2017

Ed arriviamo al convegno diocesano per la Salute Mentale di ottobre 2017, tenutosi a Rivoli presso il teatro S. Paolo, con la preziosa collaborazione della parrocchia di S. Paolo Apostolo e l’Unità Pastorale 36. Quest’anno abbiamo deciso di dedicarlo ai Giovani, inserendoci in quell’importante percorso che inizia idealmente con l’Assemblea diocesana di maggio-giugno 2017 dedicata alla Pastorale Giovanile e al prossimo Sinodo dei Vescovi dedicato proprio ai Giovani.
Abbiamo dato voce a sociologi che ci hanno aiutato ad evidenziare numeri e statistiche di una generazione disorientata e con un difficile rapporto con il modo degli adulti, abbiamo ascoltato educatori e professionisti che ci hanno informato sulle problematiche (ma anche le opportunità) inerenti all’educare anche da un punto di vista pastorale, le difficoltà dei giovani migranti ed i rischi del Web. Abbiamo condiviso esperienze derivanti da specifici progetti e testimonianze di inclusione attiva.

Comunità solidale, fraterna, attenta alla fragilità umana

Al convegno hanno partecipato circa 70 persone, molti operatori sanitari (l’iniziativa è sempre accreditata Ecm) e pastorali. L’appuntamento quindi è annuale; a breve programmeremo la prossima edizione del 2018. Promosso  da uffici diocesani, il convegno si tiene di solito presso locali parrocchiali, ma è ovviamente aperto a tutta la cittadinanza, affinché si diffonda sempre più il modello di una Comunità solidale, fraterna, attenta ai più fragili.


 

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