Sostieni Bioetica News Torino con una donazione. Sostieni

News dall'Italia

“Prospettive digitali”: nuove tecnologie disumane?

12 Giugno 2018

Quale contributo possono dare le neuroscienze al lavoro cooperativo? E, in particolare, quanto può rivelarsi delicato tale lavoro a fronte di un cambio di paradigma tecnologico che sembra trasformare ogni individuo in soggetto egocentrico e disattento al bene comune? Oggi è un’urgenza il recupero di un’umanità fondata sulla relazione e la condivisione. Se n’è parlato a «Prospettive digitali» rassegna dedicata al no profit e al suo rapporto con il mondo imprenditoriale, promossa da Confcooperative con il patrocinio dell’Ufficio regionale della Pastorale sociale e del lavoro che, nell’arco di nove incontri, ha affrontato temi che hanno spaziato dalla conoscenza condivisa alla giustizia, dall’equità alla sobrietà.

Don Flavio Luciano, responsabile della Pastorale sociale regionale, durante l’ultimo appuntamento, venerdì 1 giugno, ha posto l’accento sulla fiducia che, in quanto membri di una comunità economica come l’impresa, è responsabilità di ognuno perché venga preservato il valore della relazione. Don Domenico Cravero, parroco, sociologo e psicoterapeuta e fondatore della cooperativa Terra Mia ha evidenziato come, a partire dal cervello e dalle sue sinapsi, la mente opera proiezioni che ci fanno «uscire» dal nostro individualismo e, pur mettendoci a repentaglio del giudizio e dell’invidia altrui, ci indicano la strada per scoprire noi stessi e il significato della realtà in cui viviamo.

In ambito cooperativo è perciò fondamentale un’«economia della speranza» che, attraverso la continua acquisizione di conoscenze e la condivisione di esperienze, alimenti il «sapere», da un lato, e il «credere», dall’altro, per non rischiare una deriva riduzionistica che considera l’individuo come un insieme di funzioni tecniche richieste dalla mansione, e preservare la virtù della relazione umana senza la quale, nemmeno, vi sarebbe economia.

da Nuove tecnologie disumane di Federico Biggio, «La Voce e il Tempo»,  10 giugno 2018, p. 5

 

Federico Biggio«La Voce e il Tempo» - Arcidiocesi di Torino