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54 Gennaio Febbraio 2019
Speciale Aborto e legge 194: Una riflessione dopo 40 anni

Un saluto da parte della Presidente del MpV Marina Casini

Pubblichiamo la lettera di saluto inoltrata dalla prof.ssa Marina Casini, presidente nazionale del Movimento per la Vita per il Convegno« Aborto e legge 194: una riflessione dopo 40 anni», tenutosi sabato mattina 24 novembre 2018 nell’Aula Magna della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, sezione parallela di Torino.

 

Questo vostro incontro mostra che l’approvazione della legge 194 non ha chiuso il capitolo aborto. È vero, sono passati 40 anni e la legge sembra intoccabile, ma il tema della c.d. “interruzione volontaria della gravidanza” non sarà mai chiuso fino a che sarà profondo e penetrante lo sguardo sul bimbo che vive e cresce nel grembo della sua mamma. Il Movimento per la Vita con i suoi 342 Centri di Aiuto alla Vita e il popolo della vita in questi 40 anni non si sono rassegnati e hanno impedito questo rifiuto dello sguardo, abbracciando insieme alla mamma il suo bimbo in viaggio verso la nascita.  Ma che dire sulla legge 194? Chi ripete “la legge non si tocca”, la giudica intangibile perché consente la libera autodeterminazione delle donne. Ci sono poi alcuni, anche tra i cattolici, che ritengono presenti nella legge alcune parti “buone”, ma non attuate, cosicché chi difende la vita dovrebbe chiedere l’attuazione di queste parti così dette “buone”.

Il MpV ha sempre condiviso il pensiero di Giorgio La Pira: la 194 è integralmente iniqua anche perché le così dette parti “buone” sono formulate in modo talmente equivoco da consentirne una applicazione perversa ed hanno quindi la funzione di ingannare i lettori. In sostanza le legge è iniqua perché oltre ad offendere la vita, offende la verità. Il realismo mostra la difficoltà di intervento diretto sulla legge 194/1978 sia per le maggioranze presenti nel Parlamento sia per la virulenza di coloro che quella legge considerano intangibile. Tuttavia la linea dell’autentico progresso è segnata dalla forza espansiva dell’inerente e uguale valore di ogni vita umana e porterà anche il figlio concepito al centro della riflessione riconoscendolo come uno di noi. È la verità scientifica che lo dimostra; è la ragione che lo impone.

Per questo, restando sul piano politico-legislativo, il MpV auspica che vengano prese in seria considerazione tre proposte di legge: quella riguardante la riforma dei consultori familiari alla luce della credibile e consolidata esperienza dei CAV, quella che prevede l’adozione per la nascita degli embrioni abbandonati e quella di modifica dell’art. 1 del codice civile per riconoscere la capacità giuridica di ogni essere umano sin dal concepimento. Ma intanto continuiamo a lavorare con “franchezza e amore” e con “tenacia operosa”, in dialogo con tutti, per costruire un umanesimo nuovo la cui “prima pietra” è la vita nascente accompagnata dalla meditazione sulla grandezza e la bellezza del privilegio femminile che in virtù di quell’abbraccio specialissimo, intimo e prolungato chiamato gravidanza, mette il sigillo dell’amore sulla vita di ogni vita umana.

Buon convegno!
Marina Casini

Roma, 18 novembre 2018

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