Un “tuffo” nel mare della Misericordia – La Vigna di Rachele

Un ritiro spirituale organizzato da «La Vigna di Rachele» di  tre giorni per alleviare sofferenza e trauma dovuti all’aborto volontario o terapeutico si svolgerà a Bologna dal 21 al 23 luglio p.v.

È limitato  ad un massimo di 12 persone. È un percorso di esercizi per l’elaborazione del lutto, rivolto sia a donne che a uomini e a coppie ed è  guidato da un’ èquipe composta da un sacerdote, una psicologa e donne testimoni del percorso di guarigione dalle ferite interiori provocate dall’esperienza dell’aborto.  Propone condivisione di storie personali, meditazioni, esercizi con le Scritture, celebrazione dei Sacramenti e una funzione commemorativa. Può essere complementare ad una Dal portale www.vignadirachele.org

La Vigna di Rachele è un apostolato internazionale, giunto quest’anno alla settima edizione in Italia, dove viene organizzato da Monika Rodman Montanaro responsabile per l’Italia, paese in cui risiede dal 2007, e che  dal 1997 collabora con la fondatrice, la  psicoterapeuta americana Theresa Burke (www.rachelsvineyard.org). Per la fondatrice  che ha iniziato nel 1994 presso l’Arcidiocesi di Filadelphia, l’opera «cresce non solo perché offre un metodo efficace ma perché mette Cristo al centro del percorso fatto». È presente nel mondo in più di 40 Paesi, in particolar modo in Europa e in America Latina.

« La Vigna di Rachele offre l’opportunità di allontanarsi per tre giorni dalle pressioni quotidiane − afferma Monika Rodman Montanaro − per concentrarsi su questo capitolo della propria vita, un capitolo forse mai aperto perché troppo doloroso, ma che ha portato conseguenze emozionali, spirituali e relazionali. In un ambiente accogliente e compassionevole, il percorso offre un sostegno emotivo che dà la forza per rivedere quest’esperienza attraverso gli occhi misericordiosi del Buon Gesù».

L’opera esprime concretamente la pastorale della misericordia che accompagna la proclamazione del Vangelo della Vita. Già diversi anni fa, in Argentina, Papa Francesco  − aggiunge Rodman Montanaro −  è venuto a conoscenza dei frutti dell’apostolato. Più di una volta il Santo Padre ha incoraggiato il continuo sviluppo dell’opera, come hanno anche fatto i pastori della Chiesa di Bologna, il Cardinale Carlo Caffarra, vescovo emerito, e l’attuale vescovo Monsignor Matteo Zuppi». Tale apostolato  «opera in piena comunione con la Chiesa universale e rappresenta una risposta autenticamente cristiana alla piaga dell’aborto, prendendo ispirazione da San Giovanni Paolo II, che già nella sua enciclica Evangelium vitae (1995) ha implorato coloro che hanno fatto esperienza dell’aborto a non abbandonare la speranza, ad interpretare quest’esperienza nella sua verità, e ad aprirsi “con umiltà e fiducia al pentimento”».

Papa Francesco ha ribadito lo stesso incoraggiamento durante l’Anno della Misericordia − prosegue Rodman Montanaro −  e dopo, con la sua decisione di espandere a tutto il clero del mondo la facoltà di togliere ogni eventuale scomunica in cui la singola persona può essere incorsa con il peccato dell’aborto.

Iscrizioni e  informazioni: consultare il portale www.VignadiRachele.org La struttura, situata in Bologna, è  tenuta riservata ed è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici.
Per ricevere informazioni e il modulo di iscrizione scrivere a:  info.vignadirachele@yahoo.it oppure tel. 099.7724.518  a Monika Rodman Montanaro  e consegnarlo  alla sede nazionale tramite il servizio postale entro il 3 luglio.

Pagamento: 200 euro a persona, (400 euro a coppia oppure 2 familiari es. madre-figlia), quota che include alloggio e pasti, riunione post-week-end. Coloro che sono interessati ma temono di non avere fondi sufficienti sono incoraggiati ad informarsi e sapere che è possibile partecipare grazie alla generosità di alcuni amici della Vigna di Rachele.

Per leggere commenti lasciati da partecipanti : http://www.vignadirachele.org/esperienze/esperienze.html