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Dal Ministero della Salute: consigli per ridurre il rischio in caso di alluvione Continua il maltempo e allerta gialla per alcune regioni dalla Protezione civile

13 Novembre 2019

Il Dipartimento di Protezione Civile segnala, sulla base delle previsioni odierne, che domani, giovedì 14 novembre permarrà l’ondata di maltempo nel nostro Paese, sono attese nuove precipitazioni diffuse e nevicate soprattutto nel nord ovest  e dà un avviso di allerta gialla in sette regioni su Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Abruzzo, Molise e Basilicata (per aggiornamenti consultare bollettino nazionale di criticità e di allerta  su www.protezionecivile.gov.it).
Sono previste precipitazioni diffuse, in forma di rovescio o temporale, su Liguria ed Emilia-Romagna, accompagnate da frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Venti di burrasca e forti raffiche su Lombardia e Veneto, con mareggiate lungo le coste esposte. Sono previste anche nevicate da sparse a diffuse in particolare in Valle d’Aosta e nell’entroterra ligure di ponente, a partire da quote superiori ai 400-600 metri.

Alcune aree della penisola sono flagellate dal maltempo, Venezia inondata dall’acqua entrata ad un altezza di cui non si ricorda da tempo, penetrando nei negozi, per le calle, fino alla cripta della Basilica mentre Matera dal fango.

A fronte di quanto sta succedendo, il Ministero della Salute diffonde su Facebook  alcuni consigli utili per la  prevenzione e riduzione dei rischi per la salute che possono incorrere durante i fenomeni alluvionali. Ricorda che bastano 30 cm d’acqua in movimento per far slittare un auto, perdere il controllo e se si è in un sottopasso rimanerne intrappolato e 15 cm perché una persona possa cadere. In Italia abbiamo 6mila, il 70%, comuni a rischio idrogeologico.  Contenuti in un opuscolo informano dei comportamenti che si deve tenere in caso di alluvione indicando anche le persone che sono più a rischio quando tali fenomeni accadono.

Durante l’alluvione non bisogna muoversi in zone allagate per il rischio di annegamento in quanto sott’acqua potrebbero esserci pericoli non visibili come voragini, buche e tombini aperti. Muoversi con prudenza in casa e fuori, evitando garage, cantine e seminterrati per il rischio di incorrere in traumi e infortuniNon sostare o transitare nei sottopassi, argini di corsi d’acqua e ponti, evitare di utilizzare l’auto e non tentare di spostarla da garage.

Dopo e durante l’alluvione non usare l’acqua del rubinetto potrebbe non essere potabile o causare problemi di salute: far bollire l’acqua o consumare quella imbottigliata. Germi e batteri possono proliferare in casa, nell’acqua e nel cibo provocando malattie gastroenteriche; quindi occorre lavare le mani accuratamente o disinfettarle così come disinfettare superfici e utensili per preparare il cibo, eliminando quelli che non possono essere disinfettati come il legno. Staccare la corrente, evitare di sostare vicino a fonti elettriche, non toccare impianti e apparecchi elettrici con mani o piedi bagnati;  non utilizzare generatori a combustione in ambienti chiusi perché possono causare avvelenamento da monossido di carbonio e in caso di intossicazione contattare un medico.  Segnalare eventuali sversamenti di sostanze chimiche alle autorità competenti e in caso di contatto lavare le parti contaminate e consultare un medico. Rivolgersi ai servizi sociosanitari locali per farsi aiutare a superare i sintomi da stress o ansia dopo una calamità naturale come l’alluvione. Non interrompere le terapie farmacologiche e/ o cure mediche in corso ma rivolgersi ai servizi sanitari locali. Rivolgersi al comune per avere informazioni su comportamenti salvavita da adottare prima, durante e dopo l’alluvione e sul piano di emergenza.

A emergenza finita, a cosa si deve prestare attenzione?  Le superfici della casa, mobili e biancheria va disinfettato mentre  materiali assorbenti come legno, carta e tela vanno eliminati. Termosifoni portatili, ventilatori, deumidificatori o condizionatori sono utili per asciugare la casa per evitare muffe e funghi.  Questi ultimi sulle pareti possono provocare importanti problemi allergici o respiratori.  Le muffe vanno rimosse e le superfici disinfettate. Il sistema di ventilazione va controllato se ha filtri puliti prima dell’uso.

Più a rischio per la salute. Tra i bambini soffrono di più quelli che non autosufficienti e non riescono a  fronteggiare l’emergenza; sono soprattutto più  esposti a rischio di infezioni per il loro sistema immunitario più vulnerabile e a stress e attacchi di ansia.  La risposta fisica e psicologica degli anziani risente delle  patologie di cui già soffrono e la loro risposta immunitaria è ridotta. Lo stress dell’alluvione influisce maggiormente nelle persone che hanno problemi di salute: cardiopatici, con ridotta capacità motoria, con disturbi psichici, cognitivi e sensoriali, affetti da malattie respiratorie croniche, con disturbi gastroenterici o assumono farmaci salvavita.  Le persone che vivono nelle aree a maggiore rischio di alluvione vicino a bacini idrici o elevato rischio idrogeologico ed idraulico. Chi ha limitate risorse per affrontare la situazione di emergenza, i senza fissa dimora e i migranti.

Poi vi è anche la  campagna informativa  della Protezione Civile ” Io non rischio”  riferita all’alluvione che dà alcuni consigli su  come muoversi e affrontare al meglio situazioni di emergenza.  Anch’essa illustrata da opuscoli, tra le azioni di prevenzione, quando viene diramata un’allerta,  vengono indicate: di  non dormire nei piani seminterrati ed evitare di soggiornarvi, se non ci si espone a pericoli chiudere le porte di cantine, seminterrati o garage, verificare che la scuola del proprio figlio/a sia informata. Invece durante l’alluvione se ci si trova in un luogo chiuso non uscire per mettere al sicuro l’auto, se si è in un locale seminterrato o al piano terra salire ai piani superiore, senza usare l’ascensore; aiutare le persone anziane e con disabilità. Sia all’aperto che al chiuso limitare l’uso del cellulare per tenere libere le linee facilitando i soccorsi e  tenersi informati  seguendo le indicazioni delle autorità. Non appena è termina accertarsi sempre dalle informazioni delle autorità prima di rientrare in casa, spalare fango e svuotare l’acqua. Ci possono essere cedimenti o indebolimento del fondo stradale al rientro dell’acqua.

Redazione Bioetica News TorinoRedazione Bioetica News Torino