Al via la Consulta permanente delle professioni sanitarie e socio-sanitarie
09 Gennaio 2020Consulta permanente delle professioni sanitarie e socio-sanitarie, con l’obiettivo di facilitare il dialogo tra le professioni, il confronto e una collaborazione per migliorare la qualità dell’assistenza dei cittadini. Il ministro Roberto Speranza ne ha dato annuncio su Facebook martedì scorso 7 gennaio, sostenendo che tale organismo è uno strumento, tra gli altri, per poter migliorare il nostro sistema sanitario nazionale. Presieduta dal Ministro della Salute o da un suo delegato, ne faranno parte, come dal documento pubblicato su Quotidianosanità.it, i presidenti delle seguenti federazioni nazionali: degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO), degli Ordini dei Veterinari (FNOVI), degli Ordini dei Farmacisti (FOFI), degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI), degli Ordini della Professione di Ostetrica (FNOPO), degli Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica e Professioni sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (TSRM-PSTRP), degli Ordini dei Chimici e dei Fisici (FNCF), Ordine nazionale dei Biologi (ONB); Consiglio nazionale Ordine Psicologi (CNOP) e Consiglio nazionale Ordine degli Assistenti sociali (CNOAS). Tale documento ha destato soddisfazione da parte di tutti i rappresentanti delle diverse categorie professionali citate per poter esprimere ciascuno la propria voce in una sinergica collaborazione costruttiva in un’ottica di tutela del diritto alla salute dei cittadini, in un unanime assenso per quel che è il segno di un’iniziativa di un cammino nuovo nel ssn, ciascuno sottolineando le proprie attese. Così per Filippo Anelli della FNOMCeO «l’integrazione e l’interdipendenza virtuosa dei diversi profili e delle peculiari competenze professionali che concorrono all’ottimale organizzazione dei servizi assistenziali da garantire ai cittadini in maniera uniforme e omogenea sul territorio nazionale» mentre per Barbara Mangiacavalli della FNOPI la capacità innovativa che sappia tradursi in uno sviluppo reale per il sistema sanitario considerando «tutti protagonisti e allo stesso modo senza professioni di serie A e serie B». E tra gli altri, Nausicaa Orlandi della FNCF perché in tal modo si può avere «un approccio multidisciplinare alle problematiche attuali che riguardano non solo il ssn ma anche la salute del cittadino nei luoghi di vita e di lavoro. Ambiente, alimentazione, lavoro e salute sono strettamente e indissolubilmente collegati».]]>