Avviare processi nuovi per l’evangelizzazione nel mondo del lavoro

L’Ufficio Pastorale sociale e del lavoro – Arcidiocesi di Torino e  GiOC (Gioventù operaia cristiana) Federazione di Torino  organizzano un incontro dal titolo «Avviare processi nuovi per l’evangelizzazione nel mondo del lavoro» che si terrà sabato 10 febbraio dalle 9 alle 12 presso Rinascimenti sociali, in via Maria Vittoria 38 a Torino.

Daranno contributi sull’argomento, prendendo spunto dal testo scritto da don Silvio Caretto sull’esperienza di don Gianni Fornero, dopo il benvenuto e l’introduzione di  Tomaso Panero,  monsignor Fabiano Longoni, direttore nazionale Ufficio per i problemi sociali e del lavoro, don Flavio Luciano delegato regionale  Piemonte e Valle d’Aosta per il medesimo Ufficio, don Luca Ramello direttore diocesano Ufficio per la Pastorale dei Giovani e dei Ragazzi, don Roberto Repole, docente di Teologia presso la Facoltà Teologica di Torino.

Attorno all’educazione alla fede dei giovani trasmessa da don Gianni Fornero daranno testimonianza e dibattito, con la moderazione di Marina Lomunno, coordinatrice editoriale de «La Voce e il Tempo», Silvana Rasello, Arturo Faggio, Antonio Sansone, don Giacomo Garbero.

Concluderanno la giornata Alessandro Svaluto Ferro, direttore diocesano dell’Uff. pastorale Sociale e del Lavoro, e Eleonora De Leo, presidente Gi.O.C.

Testo introduttivo di don Silvio Caretto:

Ci sono processi che vengono da lontano nei quali le storie personali si inseriscono a volte inconsapevolmente o in casi eccellenti con piena consapevolezza e lucidità tanto da diventare a loro volta promotori di rilancio degli stessi processi.

Da dove vengono, ci chiediamo in molti, questi aneliti evangelici sorprendenti nel corpo della Chiesa, a partire da credenti anonimi fino ai livelli più alti catalizzati in Papa Francesco? E chi in fasi diverse ha contribuito all’avanzare di tali processi? L’attenzione a questi contributi e alle persone che vi hanno partecipato in tempi diversi è compito del fare memoria non per proporre pedissequamente modelli o carismi personali, ma per individuare valori e piste che lo Spirito ci chiede di far diventare patrimonio e cammini comuni.

È il caso del nostro fare memoria del vissuto di don Gianni Fornero. Non si tratta di riproporre schemi e carismi personali quanto piuttosto di individuarne le intuizioni profonde e trovare stimoli per attualizzarle nel vissuto di oggi.

Liberandoci della dicotomia carismi personali o pastorale ordinaria; gestione interna delle comunità o apertura alle periferie non solo urbane ma soprattutto umane.

Vivendo insieme cammini di Chiesa tra la gente: laici, preti, parrocchie, movimenti e associazioni. Dai livelli anonimi a quelli con maggiore visibilità perché il Vangelo di Gesù ci chiede a tutti di farci carico dei tempi in cui ci ha chiamati a vivere.