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Carità e media. Al 400° anno dalla Fondazione del Carisma Vincenziano Volontariato e operatori della comunicazione a confronto

In occasione del 400° anno dalla fondazione del Carisma Vincenziano e del 20° anno dalla Beatificazione di Federico Ozanam, la Società di San Vincenzo De Paoli* organizza un convegno dal titolo« Carità e Media» che si terrà sabato 11 novembre 2017 dalle ore 15 alle 18.30,  a Torino, presso il Centro Congressi  dell’Unione Industriale di Torino, e contemporaneamente in altre città quali  Milano, Roma e Napoli che saranno collegate tra loro in videoconferenza dove  giornalisti, operatori dei media e volontari si confronteranno.

Sede del Convegno: Torino, Centro Congressi Unione Industriale di Torino, via Vincenzo Vela 17.
Collegamenti audio video da Milano, Roma e Napoli.

Obiettivo: In un mondo in cui i tagli alla spesa riducono costantemente le risorse a disposizione del welfare pubblico, il ruolo del volontariato diventa sempre più determinante. Ma in un paese che invecchia e dove aumenta anche l’età pensionabile è sempre più difficile trovare nuovi volontari che affianchino le associazioni. Ecco perché la Società di San Vincenzo De Paoli ha deciso di confrontarsi con il mondo dei Media. Quanti volontari ci saranno nel 2030? Quali risorse avranno a disposizione? Quali bisogni saranno chiamati a soddisfare? Come possiamo strutturarci oggi per fare fronte alle difficoltà di domani? Sono alcune delle domande alle quali i nostri esperti cercheranno di fornire risposte. Poi occorre favorire il passaggio dal gesto di Carità alla educazione della Carità.

Programma:  A Torino,  presso il Centro Congressi dell’Unione Industriale, il convegno inizierà  con i  saluti di benvenuto  del dr. Giovanni Bersano, presidente ACC Torino, Marco Guercio, coordinatore interregionale, e in collegamento quelli di  Antonio Gianfico presidente nazionale.  Poi i giornalisti Tv   Alessandra Ferraro  della Rai e  Cesare Davide Cavoni di Tv 2000 modereranno l’incontro a cui prenderanno parte alcune delle più celebri firme del giornalismo italiano: il direttore di Avvenire Marco Tarquinio, il vaticanista di La Stampa Andrea Tornielli, il direttore di Famiglia Cristiana don Antonio Rizzolo insieme al collega Alberto Chiara, il direttore della testata Tgr Rai Vincenzo Morgante, Marina Lomunno e Luca Rolandi di La Voce e Il Tempo.  Da  Roma si collegheranno  il direttore della rivista La Civiltà Cattolica   padre Antonio Spadaro SJ e  il  giornalista  e direttore del Laboratorio di Comunicazione  dell’Università Europea di Roma  Carlo Climati. Dalla sede di Napoli interverranno il capocronista de Il Mattino Gianni Molinari, presidente del collegio dei provibiri della Fnsi e il collega Francesco Gravetti presso Il Mattino e  di Comunicare il Sociale – Cvs di Napoli municare il Sociale. Dalla sede milanese del Corriere della Sera  si collegheranno il direttore Luciano Fontana e  la responsabile del settimanale Buonenotizie Elisabetta Soglio.  Da Quito in Ecuador interverrà Renato Lima de Oliveira, presidente generale della Società di San Vincenzo de Paoli. A  Torino interverrà lo storico della Società di San Vincenzo De Paoli  Maurizio Ceste, autore e curatore delle opere sul beato Federico Ozanam.

Ingresso: libero.  Per partecipare al Centro Congressi dell’Unione Industriale di Torino iscriversi a: caritaemedia@libero.it.  Gli incontri saranno trasmessi  in  streaming su Ozanam.tv


Approfondimento :
* Società di San Vincenzo de Paoli,  da uno stralcio dell’intervista al dr Giovanni Bersano, presidente ACC San Vincenzo de Paoli di Torino, medico oncologo e palliativista,  di  Gian Maria Ricciardi  in  «La San Vincenzo oggi è la fantasia della misericordia»,  La Voce e il Tempo, 1 ottobre 2017, p. 23:

D.  Come la fantasia della misericordia è riuscita a trasformare i vostri centri e a dare volti nuovi alla solidarietà?
R. Da quanto Federico Ozanam fondò le Conferenze nell’Ottocento a Parigi i contesti sociali sono profondamente mutati e, almeno nel mondo Occidentale, i sistemi di Welfare pubblici si sono sviluppati e affermati salvo, oggi, avere seri problemi di sostenibilità degli stessi e di garanzia del loro universalismo. Il Carisma Vincenziano ha dovuto quindi adattarsi ai vari cambiamenti e adeguarsi alle sfide che via via si proponevano. Oggi noi Vincenziani dobbiamo essere sempre più aperti al “cambiamento”, alla interazione e alla collaborazione con i Servizi pubblici e col Volontariato laico e anche all’interno delle organizzazioni ecclesiali stesse. Si deve abbandonare senza rimpianto quella sorta di corporativismo che spesso affligge le organizzazioni con un glorioso passato per condividere risorse e progettazione con chi ha i nostri stessi fini, pur mantenendo, ovviamente, ben salda e aggiornata la nostra identità.

D. Che cos’è oggi la San Vincenzo a Torino? Quanti siete? Mai avuto crisi di volontari?
R. Le Conferenze di San Vincenzo a Torino sono 70, capillarmente distribuite sul territorio della città e della prima e seconda cintura, vi operano 775 Confratelli cui si aggiungono 170 Collaboratori e 67 operatori carcerari; dunque oltre un migliaio di volontari che ogni giorno si prendono cura di oltre 9000 persone e circa 3200 nuclei familiaari in difficoltà. Nel 2016 sono state distribuite oltre 300 tonnellate di alimenti a più di 12 mila persone; la Boutique del povero provvede alla distribuzione di vestiario e continuano le assegnazioni di Borse Formazione Lavoro con un impegno economico non indifferente. I Confratelli dell’Associazione del Consiglio Centrale di Torino costituiscono il 60% dei Confratelli di tutto il Piemonte. In termini economici e politici direi una discreta potenza! Non possiamo dimenticare tuttavia, che come moltissime organizzazioni, dell’associazionismo cattolico in particolare, l’età media dei Confratelli è elevata e il ricambio generazionale spesso insufficiente. La sfida più immediata è il rinnovamento per ridurre al minimo burocratizzazioni inutili.

D. Ieri era carità, oggi è condivisione e solidarietà: questo vuol dire una vera e propria rivoluzione nei modi, nelle scelte, nella sensibilità, uno sforzo gigantesco per traghettare la San Vincenzo e i suoi 400 anni di storia nel futuro: con quali difficoltà? Con quale entusiasmo?
R. Io direi Carità ieri, oggi, sempre. È nel Vangelo e non può essere annacquata o mistificata. Penso che traghettare un’organizzazione come la San Vincenzo nel futuro sia una sfida prima di tutto alla nostra capacità di testimonianza cristiana e alla nostra capacità di promozione culturale sull’esempio del nostro Fondatore Federico Ozanam oltre che al fiducioso abbandono alla Divina Provvidenza.

 

(aggiornamento 9 novembre 2017)
11 Novembre 2017
Fino al 10 Novembre 2017
Convegno in occasione del 400° anno della Compagnia Vincenziana
Dalle ore 15.00 alle ore 18.30
Torino

Società di San Vincenzo De Paoli
Ufficio Stampa  Alessandro Ginotta
Coordinamento Interregionale Piemonte e Valle d’Aosta
www.sanvincenzoitalia.it

 

 


Redazione Bioetica News Torino