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Cataratta e invecchiamento Uno studio del Centro di Biotecnologie molecolari dell'Università degli Studi di Torino

10 Dicembre 2021

Una ricerca internazionale sul meccanismo della formazione della cataratta ha portato Federico Gullini, Lorenzo Prever, Emilio Hirsch del Dipartimento di Biotecnologia molecolare e Scienze della Salute dell’Università degli Studi di Torino assieme a studiosi dell’Accademia di scienze della Repubblica Ceca, dell’Istituto di farmacologia molecolare di Berlino, di Biochimica di Cleveland e di altri atenei nel mondo, scoprire il ruolo delle proteine PI3K-C2a e VPS36 nel processo della scissione cellulare detta citokinetica dalla cui modalità, corretta o impropria, dipende la protezione dalla senescenza ed eventualmente dallo sviluppo della cataratta.

L’invecchiamento è una fase della vita che è accompagnata dall’insorgenza di malattie degenerative, di cui fa fa parte anche il lento sviluppo della cataratta, caratterizzata da una opacizzazione del cristallino, lente che permette di mettere a fuoco le immagini. Una patologia che è invalidante nell’anziano e se non trattata in modo opportuno è causa di grave impedimento visivo e disabilità.

Pubblicato sulla rivista Science, PI (3,4) P2-mediated cytokinetic abscission prevents early senescence and cataract formation (10 dicembre 2021), lo studio guidato dal Prof. Emilio Hirsch spiega che «le cellule trasparenti che formano la lente dell’occhio si dividono nel corso della vita, ma nell’anziano, questo processo è meno efficiente, e le cellule senescenti causano il declino nella trasparenza». Come si è anche riscontrato nei pesci zebrafish (danio rerio), nei gatti, negli individui la proteina PI3K-C2a è legata al mantenimento di un meccanismo conservativo che protegge la lente (cristallino) dalla perdita di trasparenza. Una diminuzione dei componenti delle due proteine comporta una citokinesi imperfetta che causa la senescenza prematura nel cristallino.

Al momento non si conosce bene la patogenesi della cataratta ma «i pazienti con una predisposizione genetica all’insorgenza della cataratta precoce possono contribuire a definire il meccanismo molecolare», spiegano i ricercatori.

Sostenuto dalla Fondazione Airc per la ricerca sul cancro, lo studio suscita anche un certo interesse di ulteriori approfondimenti per comprendere i meccanismi dell’evoluzione del cancro. Il professor Hirsch, che è anche direttore scientifico della Fondazione Ricerca Molinette, conclude in una nota dell’Università degli Studi di Torino, affermando la necessaria multidisciplinarietà della ricerca sull’invecchiamento e che

le malattie dell’invecchiamento – espressione che comprende varie patologie, da quelle oncologiche a quelle neurodegenerative – hanno sempre alla base i meccanismi di invecchiamento cellulare. Per questa ragione la Fondazione ha focalizzato la propria mission proprio su queste malattie, promuovendo un bando per favorire lo sviluppo di ricerca traslazionale di eccellenza a Città della Salute e della Scienza

redazione Bioetica News Torino