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Consenso informato vaccinazione antiCovid-19. A livello regionale, il servizio di preadesione in Piemonte

26 Marzo 2021

Il consenso informato alla vaccinazione anti-Covid-19 è stato aggiornato, lo comunica il Ministero della Salute in una circolare datata il 25 marzo.

Che cosa contiene? Diamo uno sguardo generale al documento per aiutare il cittadino.

  • Una Nota informativa dell’Agenzia italiana del Farmaco su un tipo di vaccino da somministrare, stabilito secondo il piano vaccinale ministeriale: AstraZeneca o Moderna o Pfizer.
    Dopo la lettura al cittadino il medico deve spiegarne i contenuti in modo semplice e chiaro. La nota, che riporta le stesse descrizioni del foglietto informativo del vaccino, ne descrive le caratteristiche spiegando il motivo del suo uso, la modalità di somministrazione, i casi in cui non va somministrato, i comportamenti da adottare in via precauzionale dinanzi a determinati sintomi prima e dopo la somministrazione, la durata della protezione, raccomandazioni sulle misure anti-contagio, gli effetti indesiderati e comportamenti da seguire al loro verificarsi. Contiene anche consigli se si è in stato di gravidanza e si fa uso di medicinali.
  • La conferma da parte del cittadino se dal colloquio con il medico ha riferito le sue patologie attuali e pregresse, le terapie in corso; se ha potuto chiedere e ottenere risposte riguardo al vaccino e al suo stato di salute; se il medico l’ha informato in modo corretto sui benefici e rischi della vaccinazione, le modalità di somministrazione e sulle conseguenze di un eventuale rifiuto della vaccinazione o rinuncia alla seconda dose qualora fosse prevista; se è stato informato sugli effetti collaterali e sui comportamenti da avere qualora si verifichino.
  • Essere a conoscenza di rimanere nella sala d’aspetto per almeno 15 minuti dopo la somministrazione del vaccino per assicurarsi di non avere reazioni avverse .

Il Ministero della Salute spiega che il consenso dato alla somministrazione della prima dose di vaccino Anti-Covid-19 rimane valido per tutto il ciclo vaccinale e che alla seconda somministrazione il personale sanitario vaccinale è tenuto a verificare eventuali cambiamenti di stato di salute o patologie insorte dopo la prima dose somministrata.

Il documento di consenso informato può essere integrato con gli strumenti della pratica vaccinale come la scheda di triage prevaccinale e di anamnesi Covid-19 correlata.
La scheda di triage prevaccinale contiene una serie di domande a risposta affermativa, negativa o di non conoscenza sullo stato di salute attuale. Viene chiesto ad esempio se si ha la febbre, se si hanno allergie al lattice, a qualche cibo, farmaci, a componenti del vaccino; se si è affetti da malattie cardiache o polmonari, da asma, malattie renali, diabete, anemia o altre ematologiche; se si ha un sistema immunitario compromesso per motivi di patologie oncologiche, infettive hiv o aids, di trapianto.; se si è ricevuta una trasfusione di sangue o prodotti ematici, o farmaci antivirali; se si è in stato di gravidanza o si sta allattando; se si fa uso di farmaci anticoagulanti.

Riguardo invece all‘anamnesi se vi è nell’ultimo mese stati a contatto con qualche persona affetta da Covid-19 o contagiata da Sars-CoV-19; se si hanno sintomi specifici come tosse, raffreddore, febbre, mal di gola, perdita dell’olfatto o del gusto, dolore addominale o lividi anormali o sanguinamento o arrossamento degli occhi; se si è viaggiato all’estero nell’ultimo mese; se si è fatto il test per la ricerca del Covid di recente e sull’esito ricevuto o se si è in attesa.

In Piemonte, vaccinazione presso gli studi medici o la richiesta attraverso il portale della preadesione

Al 29 marzo avrà inizio la campagna vaccinale per le persone anziane nella fascia di età tra i 70 e i 79 anni. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha provveduto il 25 marzo ha trasmettere i nominativi delle 47mila persone che hanno espresso la volontà di vaccinarsi tramite il portale regionale ilpiemontetivaccina.it ai loro 735 medici di famiglia che hanno accettato di vaccinare nei propri studi. Che cosa succederà loro? Riceveranno la data dell’appuntamento tramite sms o email. Le altre persone che non si sono iscritte alla preadesione verranno convocate presso i centri vaccinali dell’Asl dove sono previsti 800 medici disponibili.

Chi può esprimere oltre loro, tramite la preadesione la propria volontà ad essere vaccinato?
Attualmente, secondo piano vaccinale ministeriale, il personale scolastico e universitario, docente e non docente (come collaboratori scolastici, assistenti amministrativi, tecnici, cuochi, infermieri, guardarobieri, dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi di tutte le scuole). Il personale scolastico e universitario con medico di famiglia in Piemonte può far uso di questo servizio altrimenti può parteciparvi ugualmente solo se ha un rapporto di lavoro in Piemonte e se è presente negli elenchi distribuiti dal Ministero seppure non abbia un proprio medico di famiglia in Piemonte.

Attualmente anche il personale volontario della protezione civile. Possono aderirvi sia quelli che hanno un medico di famiglia in Piemonte sia quelli che non ce l’hanno sul territorio piemontese ma prevedendo specifiche modalità per quest’ultimo caso. Verranno richiesti codice fiscale e tessera Team per verificarne la effettiva partecipazione all’ente.

Attualmente persone nate prima del 31 dicembre 1941 che si trovano in Piemonte ma non sono a carico del sistema sanitario regionale in quanto non hanno un proprio medico di medicina generale in Piemonte.

La campagna vaccinale è aperta alle persone estremamente vulnerabili per le quali il contagio comprometterebbe severamente la loro salute sviluppando forme gravi o letali di covid-19. Queste, le cui patologie di cui sono affette, sono indicate in un elenco, non devono fare alcuna preadesione perché saranno inserite nel piano vaccinale dal proprio medico di famiglia.

Iscriversi alla preadesione è semplice: dal portale ilpiemontetivaccina.it tramite smartphone, tablet o pc, vengono chiesti i numeri di tessera sanitaria, codice fiscale e recapito personale. Qualora non si avesse un cellulare è possibile indicarne un numero di quello di una persona di fiducia che riceverà la comunicazione. Conclusa la procedura verrà inviato un sms di conferma e via email se comunicata. Un eventuale mancata ricezione del messaggio non pregiudica la registrazione o acquisizione della preadesione. Se si ha necessità d avere maggiori informazioni su un dubbio riguardo alla propria condizione di salute si può leggere le informazioni date dall’Aifa sul proprio sito https://www.aifa.gov.it/domande-e-risposte-su-vaccini-covid-19 Si trovano risposte ai diversi quesiti in tema di allergie, patologie autoimmuni, croniche, di diabete, tumorali, cardiovascolari, di talassemia e se si è in gravidanza o si sta allattando.

Al momento della vaccinazione, tra i documenti da presentare, tessera sanitaria, certificato di servizio o copia busta paga per il personale scolastico e universitario o tesserino per il personale volontario della Protezione civile e il modulo di consenso informato pre-compilato Pfizer, Moderna e Astrazeneca.

redazione Bioetica News Torino