Coronavirus. La Regione Piemonte riprenderà le attività sospese con alcune misure precauzionali il 2 marzo, le scuole il 4 marzo
29 Febbraio 2020In Piemonte da lunedì si ripartirà gradualmente per un ritorno alla normalità. In attesa del decreto del Governo, che sarà pubblicato domani sulla Gazzetta Ufficiale, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ne dà un anticipo nella conferenza stampa del pomeriggio di oggi tenutasi nella sede della Protezione Civile, dove si è istituita l’Unità di Crisi, dopo la riunione in video conferenza con il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, il Ministro della Sanità Roberto Speranza e gli altri presidenti regionali.
Da lunedì 2 marzo, seppure con una serie di indicazioni operative mirate a misure preventive e precauzionali, riapriranno le attività museali, cinematografiche, sportive e le piscine e potranno svolgersi nuovamente eventi e manifestazioni.
Le attività scolastiche riprenderanno invece mercoledì 4 marzo come deciso in sintonia con l’Ufficio scolastico regionale e in accordo con il Presidente del Consiglio e il Ministro della Salute per permettere le operazioni di igienizzazione negli edifici scolastici in tutta la regione. Due giorni in più servirà anche per vagliare la situazione epidemiologica nel suo evolversi nelle aree piemontesi confinanti con quelle lombarde e liguri in cui si sono sviluppati i focolai.
Mentre rimangono vigenti fino al primo marzo le misure restrittive del decreto nazionale del 23 febbraio, fanno eccezione le celebrazioni religiose, rispettando le precauzioni stabilite – come evitare l’affollamento, distanza di almeno un metro tra i fedeli – , che già da domani, domenica 1 marzo, che potranno essere officiate con concorso di popolo.
Le lezioni e gli esami nelle Università e nel Politecnico saranno regolate secondo le disposizioni dei medesimi atenei.
Situazione epidemiologica.
Sale a 45 è il numero dei contagi in Piemonte. Si sono aggiunti due nuovi probabili casi di contagio, un uomo della provincia di Torino sotto osservazione a domicilio e una donna appartenente alla prima comitiva di astigiani alloggiati ad Alassio, in Liguria, che è ricoverata all’Ospedale di Asti.
Hanno avuto risultati positivi al primo test 45 persone, di cui uno se ne dà conferma validata da parte dell’Istituto superiore di Sanità. Fra i 45 sono compresi i 24 astigiani arrivati da Alassio. 8 persone sono ricoverate e le altre sono in isolamento domiciliare. 19 sono in attesa di responso.