Dottorato in Intelligenza Artificiale sarà avviato il prossimo anno, dalla sinergia tra atenei e CNR e MUR
04 Agosto 2020Si punta ad una formazione di eccellenza competitiva del nostro Paese a livello internazionale nella ricerca universitaria sull’applicazione dell’intelligenza artificiale per poter offrire innovazione, sviluppo e servizi nei settori industriale, sociale, medico-scientifico, agroalimentare e della sicurezza digitale. Si tratta di un dottorato nazionale, il primo in Italia, in Intelligenza Artificiale, che sarà articolato in cinque corsi, secondo i rispettivi settori citati, e a cui parteciperanno atenei ed enti pubblici coordinati da università capofila previste per ogni settore e dal Consiglio nazionale delle Ricerche (CNR), firmatari della recente convenzione.
Nell’ambito dell’area “Industria 4.0” sarà il Politecnico di Torino a svolgere il ruolo di coordinamento tra le diverse università. L’ateneo torinese ha una stretta collaborazione con la rete internazionale ELLIS (European Laboratory on Learning and Intelligent Systems) e la fondazione LINKS, il Competence Center CIM4.0 e l’incubatore 13P. Il Rettore Guido SARACCO spiega che
l’Intelligenza Artificiale è un ambito di ricerca nel quale il nostro Ateneo può vantare competenze di prim’ordine, e il territorio presenta un tessuto imprenditoriale molto interessato a questi temi. Proprio alle applicazioni per l’Industria 4.0 si rivolgerà il corso di dottorato del Politecnico di Torino, ambito nel quale il nostro Ateneo può mettere a disposizione le proprie attività di ricerca, ma anche l’attività del” Competence Center” dedicato proprio ai temi della manifattura del futuro
Si vuol portare rinnovamento laddove il Piemonte e il territorio torinese si sono distinti da tempo e vantano una ben solida tradizione culturale, dalla manifattura predittiva alla robotica industriale all’automotive ma anche innovazione negli altri settori. Barbara CAPUTO, responsabile del Dottorato PhD-AI.it per il Politecnico, e docente ordinario del Dipartimento di Automatica e Informatica, fa l’esempio di dove sia possibile un aiuto all’uomo con le macchine elaborate con sistemi informatici intelligenti:
Ma l’AI moderna ci permette anche di essere incisivi nel’analisi di immagini da satelliti come supporto all’agricoltura, di sviluppare nuovi modelli di e-commerce in grado di cambiare e personalizzare l’esperienza di acquisto online e supportare il settore a 360 gradi, dalla gioielleria al tessile all’alimentare, di sviluppare algoritmi all’avanguardia per il monitoraggio delle infrastrutture, di supporto all’economia circolare e al mondo della finanza.
Gli altri atenei che svolgono il ruolo di capofila e che hanno firmato la Convenzione, oltre al CNR sono: La Sapienza Università di Roma per l’area Sicurezza e cybersecurity, Campus Bio-medico di Roma per l’area Salute e scienze della vita, degli Studi di Napoli Federico II per l’area Agrifood e ambiente e di Pisa per l’area Società. Il CNR e l’università di Pisa coordineranno i lavori di avvio del dottorato.
Il dottorato comincerà il prossimo anno, nel mese di novembre per l’anno accademico 2021-2022. Per i primi due cicli saranno messe a disposizione 194 borse finanziate metà dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) e metà dal CNR raggiungendo con i finanziamenti degli atenei un finanziamento complessivo di oltre 15 milioni di euro. Verrà proposta una formazione orizzontale sugli aspetti fondativi dell’AI che accomuna i cinque corsi e una formazione verticale correlata alla propria area di specializzazione scelta. Il bando di ammissione comincerà agli inizi del 2021.Per il ministro del MUR Gaetano MANFREDI, l’Italia non dovrebbe perdere tale occasione perché
l’intelligenza artificiale rappresenta uno dei settori ad alto impatto che condizioneranno la competitività dei Paesi nel prossimo futuro. Su questo l’Italia deve investire per avere un ruolo internazionale ed essere in grado di competere sulle tecnologie avanzate. Il dottorato nazionale in Intelligenza artificiale è il primo passo verso questa direzione.