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Fino al 7 settembre in Piemonte proseguono le misure antiCovid-19 della fase 2 Quindi, mascherine, distanza fisica di un metro, divieto di assembramento, osservanza misure igieniche preventive

11 Agosto 2020
In breve

È la nuova ordinanza regionale del Presidente Cirio, firmata ieri lunedì 10 agosto. Nel decreto sono contenuti i pareri e le valutazioni dell'Assessorato alla Sanità e del rapporto del Ministero della Salute - Istituto Superiore di Sanità.

Entra in vigore da oggi la nuova ordinanza del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, firmata ieri, lunedì 10 agosto, dal vice presidente Fabio Carosso, che proroga le misure di contenimento e prevenzione da Covid-19 in vigore fino al 7 settembre.

Pertanto rimangono tuttora valide le norme dei comportamenti preventivi quali rimanere a casa e contattare il medico se si ha febbre superiore a 37,50° con infezione respiratoria; indossare le mascherine di “comunità”, che possono essere di tipo monouso, lavabili, autoprodotte coprenti dal mento al naso di materiale multistrato e respirabili, nei luoghi di accesso al pubblico chiusi e all’aperto dove non sia possibile mantenere il distanziamento fisico di sicurezza di almeno un metro, sui mezzi di trasporto; l’osservanza delle norme igieniche come il lavaggio frequente delle mani con sapone e gel igienizzanti; divieto di assembramento di persone nei luoghi sia all’aperto sia al chiuso, nel partecipare ad attività ludiche, sportive di base e motorie in genere, ricreative, enogastronomiche, culturali, a funzioni religiose, per le quali si deve rispettare le linee guida di prevenzione.

Nei Pronto Soccorso e nei Dipartimenti di emergenza e accettazione continua il divieto di permanenza degli accompagnatori presso le sale di attesa così come l’accesso dei parenti e dei visitatori presso le RSA, gli hospice, le strutture riabilitative e per anziani autosufficienti e non a meno che non vi siano date indicazioni diverse dal personale sanitario preposto.

Perché rimangono in vigore le attuali norme di contrasto al Covid-19 per la tutela della salute pubblica?

I responsabili regionali dei settori di Prevenzione e Veterinaria e Programmazione dei servizi sanitari e socio sanitari hanno ritenuto nel parere del 10 agosto che «la situazione epidemiologica sul territorio della Regione Piemonte risulta compatibile con la reiterazione delle misure indicate fino alla data del 7 settembre 2020, prevista dal DPCM del 7 agosto e dalle relative disposizioni regionali» (d.r. n. 85, 10 agosto 2020) .
Hanno tenuto conto delle seguenti valutazioni:

  • gli esiti di monitoraggio della settimana dal 27 luglio al 2 agosto 2020 presentano un andamento della diffusione epidemiologica in Piemonte in linea con le indicazioni previste dal DPCM del 7 agosto 2020, nonostante la registrazione di un aumento di casi;
  • i dati di monitoraggio giornaliero mostrano nuovi casi ma per la maggior parte correlati a casi isolati il cui alto numero di contagi rimane legato tra i loro contatti;
  • l’elevato numero di contatti tracciati rivela che il tracciamento funziona bene sia per l’identificazione sia per il controllo dei focolai.

Inoltre il testo del decreto informa che gli indici di rilevamento effettuati sui tre livelli di monitoraggio quotidiano ‒ nazionale a cura dell’Unità di Crisi regionale collegata con il Ministero della Salute, regionale condotto dalla supervisione di Paolo Vineis e istituzionale del Gruppo regionale di monitoraggio Fase 2 sulla verifica degli effetti delle misure di contrasto ‒- confermano gli effetti positivi delle disposizioni preventive e contenitive attuate e della necessità di procedere con cautela per un ritorno alla normalità.

E infine il testo riporta le raccomandazioni del 7 agosto della dottoressa Pasqualini del Gruppo di monitoraggio, confrontando la la situazione epidemiologica descritta dal Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità aggiornata al 4 agosto, di «mantenere le misure di prevenzione e controllo già adottate dalle Regioni e Province autonome e di mantenere alta l’attenzione alla preparazione di interventi in caso di evoluzione in ulteriore peggioramento». Ella spiega anche che l’indicatore Rt del Piemonte è sotto il valore di soglia seppure vi sia stato un aumento di incidenza dell’infezione.

Redazione Bioetica News Torino