Il cinema di Dani Kouyaté a Torino

Una rassegna cinematografica curata da Daniela Ricci e Cecilia Pennacini dell’Università degli Studi di Torino, in collaborazione con il Museo nazionale del Cinema e l’Università di Torino – Dipartimento di Culture, Politica e Società, che  propone alcuni film del regista  Dani Kouyaté sul suo sguardo sul mondo e sul suo  ruolo del griot che con la macchina da presa trasmette la tradizione orale e la cultura  della storia dei popoli africani, che vengono proiettati al Museo del Cinema. Un’iniziativa che  è promossa dal Dipartimento di Antropologia Visiva.

Sede:  Cinema Massimo, via Verdi 18, Torino.

Soleils (Francia 2017, 96’, HD, col., v.o. sott.it.) di Dani Kouyaté/Olivier Delahaye martedì 3 dicembre alle ore 18.30 con introduzione di Daniela Ricci.
Dall’impero mandingo del tredicesimo secolo alla prigionia di Mandela. Per curare una giovane ragazza affetta da una misteriosa amnesia, un vecchio saggio la conduce in un suggestivo viaggio alla ricerca delle proprie radici e nella memoria di un continente, costellato di incontri con grandi personaggi, reali o finzionali  da Sundjata Keïta a Leopoldo II, da Voltaire a Tierno Bokar – che ne hanno segnato la storia e la cultura.

Medan vi lever (Finché c’è vita) (Svezia 2016, 91’, HD, col. v.o. sott.it.) mercoledì 4 dicembre alle ore 21 con introduzione di Cecilia Pennacini e Daniela Ricci. Al termine incontro con il regista.
Kandia ha cinquant’anni. Dopo aver vissuto 30 anni in Svezia, decide di tornare a “casa” in Gambia. Suo figlio  è costretto a raggiungere la madre a Banjul. L’impatto con “il paese” è inatteso per entrambi e rimetterà in questione le loro definizioni identitarie e culturali.

Keita! L’Héritage du griot (Francia 1999, 94’, 35mm, col., v.o. sott.it.) venerdì 6 dicembre alle ore 21 con introduzione di Daniela Ricci.
Il griot lascia un giorno il villaggio per recarsi in città a iniziare il giovane Mabo alla conoscenza di sé attraverso la storia dei suoi antenati.