Il ministro della Salute Speranza informa al Parlamento su alcuni aspetti del nuovo decreto DPCM anti-Covid
15 Luglio 2020Sul dover convivere con un virus subdolo e potente quale è il SarsCoV-2 come lo dimostrano i dati nel panorama internazionale dove i contagiati sono più di 13 milioni – più che raddoppiati distanza di 40 giorni, quando l’Italia era uscita da poco dalla fase dell’isolamento forzato – e oltre il mezzo milioni di morti , ovvero «una straripante forza di un nemico che ⌈…⌉ che continua ad “occupare” altri territori mietere e a mietere nuove vittime», è da tenere bene in considerazione. Innanzitutto perché il rischio di contagio è sempre manifesto con la riapertura delle attività e della ripresa degli spostamenti sul territorio, come l’insorgenza di nuovi focolai con indice superiore a 1 in cinque regioni, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana e Lazio, dimostra, e poi per il rischio di esposizione dovuto al transito da e all’Italia da cittadini italiani o di altre nazionalità. Lo ha affermato il ministro della Salute Roberto Speranza ieri, 14 luglio, nel discorso al Parlamento, in Senato prima e alla Camera poi, sulle motivazioni della proroga al 31 luglio dei provvedimenti preventivi e di contenimento anti-Covid-19 annunciando l’imminente nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri emesso il 9 luglio. Il nuovo DPCM rinnova quello precedente dell’11 giugno allungando i termini dello stato di emergenza al 31 luglio, apportandovi gli aggiornamenti agli allegati 9 e 15, rispettivamente Linee guida per la riapertura delle Attività economiche, produttive e ricreative e Linee guida per l’informazione agli utenti e le modalità organizzative per l contenimento della diffusione del Covid-19 in materia di trasporto pubblico sostituendoli con gli allegati 1 e 2, e conferma la proroga al 31 luglio delle ordinanze del Ministero della Salute del 30 giugno e del 9 luglio. È stato pubblicato sulla G.U al n. 176 il 14 luglio.
Riepiloga le principali misure dall’obbligo delle mascherine nei luoghi chiusi a quello del rispetto dei protocolli di sicurezza definiti per la riapertura dei luoghi di lavoro, al divieto di assembramenti, alle sanzioni penali per chi viola la quarantena, il divieto di ingresso o quarantena per chi arriva dai Paesi extra Eu e controlli più stringenti su aeroporti, porti e luoghi di confine.
Sull’ordinanza da lui emessa relativa al divieto di ingresso e transito in Italia del 9 luglio da e per i 13 Paesi, che è stata confermata nel nuovo DPCM e prorogata al 31 luglio, ha voluto precisare che si tratta di «nazioni che hanno un’alta percentuale di incidenza del virus in rapporto alla popolazione ed un resilienza molto bassa dei sistemi di prevenzione e controllo» e che per un «adeguato livello di protezione sanitaria sono sospesi anche i voli diretti e indiretti da e per i Paesi indicati nell’ordinanza» e che l’aggiornamento sarà fatto sull’analisi dei dati. I Paesi coinvolti nell’elenco sono Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana. È previsto il divieto per coloro che vi soggiornano e transitano nei 14 giorni antecedenti il testo provenienti da tali Paesi.
In tema di spostamenti internazionali verso l’Italia conferma la quarantena di 14 giorni per precauzione per chi arriva dai Paesi extra Ue ed extra Schengen e i controlli sanitari rigorosi con obbligo di quarantena per i migranti che approdano sulle coste.
Infine ha presentato le quattro questioni su cui il Governo è al lavoro: vaccino, Ospedali Covid, rafforzamento sanitario del territorio e apertura scuole in sicurezza.
In tema di vaccino anti-Covid-19 il vettore virale che sarà prodotto da Astrazeneca, commissionato dall’Italia con Germania, Francia e Olanda per 400 miloni di dosi di cui 60 entro la fine dell’anno, in collaborazione con l’Università di Oxford, sarà realizzato nel nostro Paese, a Pomezia, come l’infialamento che si svolgerà ad Anagni. Evidenzia l’importanza della valorizzazione dei siti italiani nell’industria farmaceutica che ha potenzialità di attrarre nuovi investimenti internazionali.
Riguardo agli ospedali Covid-19 in Ministero si stanno valutando i progetti pervenuti dalle regioni che consentiranno di rendere più sicuri gli ospedali e superare qualsiasi forma di promiscuità tra la rete Covid e quella non Covid.
Sul personale sanitario sono stati fatti investimenti con assunzioni di 6330 medici, 13.607 infermieri e 6.476 Oss, negli ultimi 5 mesi, con la previsione di 9600 infermieri di comunità a tempo indeterminato nel decreto Rilancio e riguardo al territorio, lo stesso decreto prevede servizi domiciliari alle persone fragili innalzando la platea di assistiti dal 4% al 6,7% di over 65enni.
In merito all’apertura di settembre delle scuole tenere un alto livello di monitoraggio è importante. Tra le misure preventive vi è quella dell’indagine sierologica che riguarderà il personale scolastico. Anticipa come sia allo studio «un modello di test molecolari a campione per monitorare la popolazione scolastica durante il corso dell’anno. Si vuol costruire una stretta collaborazione tra la scuola e il dipartimento di prevenzione dell’ASL locale. Sottolinea l’importanza del ripristino della figura del medico scolastico normata nel 1961.