Il morire e la morte. Gli interrogativi e i problemi più ricorrenti nel dibattito in corso

Nell’ambito dell’annuale appuntamento su tematiche di attualità con ospiti nazionali e internazionali Novembre stenseniano,  La Fondazione culturale «Niels Stensen» organizza quest’anno in collaborazione con l’Accademia della Crusca e la Pontificia Accademia per la Vita una serie di incontri con filosofi, medici palliativisti, teologi, psicologi, bioeticisti, giuristi e linguisti su cosa è la morte, il senso del morire, il fine vita ed eutanasia, che avranno cadenza settimanale, il sabato pomeriggio, in programma dal 2 febbraio al 30 marzo, presso la sede in viale don Minzoni 25/C a Firenze.

Ogni incontro è preceduto da linguisti dell’Accademia della Crusca che presenteranno  una riflessione su una parola del tema specifico dell’incontro (eutanasia, morire e morte, dignità) oppure dalla proiezione di un film  (Pasolini, Van Groeningen, Takita) o da una lettura teatrale (Bishop, Buzzati, Dickinson, Hikmet, Terzani)  o ancora musicale (della Scuola Musicale di Fiesole).

Il ciclo di  appuntamenti nasce dalla riflessione che «la maggioranza della popolazione muore oggi nell’ospedale. Le trasformazioni avvenute nell’organizzazione dei servizi sanitari e gli incontestabili progressi delle tecnologie biomediche hanno come conseguenza che la persona sia sempre più espropriata della propria morte in quanto non le è consentito, qualora fosse ancora possibile, di farsi carico degli ultimi tempi della vita e di gestirli autonomamente».  A cui seguono i «numerosi interrogativi e problemi non solo pratici, inerenti alla gestione personale, famigliare e politica della fase terminale della vita, ma anche filosofici e teologici, concernenti, cioè, il senso della vita, quale è stato tradizionalmente recepito, il significato del “morire” e della morte oggi, in una società sempre più plurale».  Nonché un’informazione  «sulle diverse situazioni in cui ci si può trovare nel gestire la fase terminale della vita».