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India, il coraggio delle donne contro il “tabù” delle mestruazioni

19 Agosto 2022

In un villaggio indiano, a Kanwari, nello stato settentrionale dell’Haryana, una scheda con i dettagli mensili del flusso mestruale appare affisso alle porte o sui muri di una trentina di case. Con questo gesto provocatorio contro lo stigma culturale nei confronti delle donne quando hanno le mestruazioni che le fa sentire a disagio, escludere dagli eventi religiosi e sociali, ciascuna donna o ragazza in età fertile ha deciso di comunicare pubblicamente ai propri familiari e alla comunità locale l’inizio e la fine del loro flusso, ovvero il rispetto di sé.

Crollano i muri del pregiudizio, della vergogna e dell’indifferenza. Migliora innanzitutto la comprensione dei loro familiari per quei giorni particolari del ciclo biologico caratterizzante la fertilità, lasciandole dormire più a lungo, sollevandole dai lavori più pesanti, diventando persino oggetto di conversazione e di conoscenza dello loro stato di salute. Una signora di quel villaggio, Supriya Verma, trentenne, intervistata da K. Sandhu della Bbc News (17 agosto 2022) aggiunge: «Le schede ci aiutano a vedere se i nostri cicli sono regolari o non lo sono e se sono in ritardo o irregolari, possiamo consultare un medico. Questo prima non succedeva».

Ė l’impegno di una campagna portata avanti da un paio d’anni da Selfie with Daughter Foundation la cui opera del direttore Sunil Jaglan, incominciata dal suo interessamento come padre ai problemi di una figlia adolescente – si è diffusa inizialmente presso alcuni villaggi dell’Haryana, poi dell’Uttar Pradesh e del Rajasthan, i più conservativi e patriarcali, fino a raggiungere il coinvolgimento di un migliaio di donne in altri sette stati indiani; con questo intento distribuisce schede informative da affiggere alle case, organizza incontri informativi sulle mestruazioni, compreso l’utilizzo degli assorbenti igienici per il ciclo mestruale e delle coppette, e sulla salute delle donne.

In uno studio indiano di revisione e meta analisi dei lavori scientifici pubblicati dal 2011 al 2021 sulle pratiche utilizzate di gestione dell’igiene mestruale e sui fattori di morbidità correlati alle mestruazioni, pubblicato in Reproductive Health (2022; 19 (06):148), gli autori Majeed J., Sharma P. et al. concludono sull’importanza della conoscenza dell’igiene e della salute durante il periodo mestruale per le adolescenti cosicché «infezioni del sistema riproduttivo e loro ripercussioni possono essere evitate con una migliore consapevolezza e pratiche di igiene mestruali sicure». Per prevenire il rischio di insorgenza di infezioni dovute ad un’igiene mestruale trascurata – più del 50% delle ragazze nei paesi a medio-basso reddito tale igiene risulta inappropriata, in particolare nelle aree rurali – è necessario poter «accedere ad assorbenti puliti e a servizi per cambiarsi, pulirsi e gettarli via, ad acqua e sapone per lavare il corpo e gli assorbenti usati durante il periodo mestruale».

Gli autori hanno considerato come in India la situazione si presenti alquanto seria, a livello culturale perché alle mestruazioni viene data una connotazione negativa, repulsione e impurità, a livello sociale per la mancanza di servizi igienici sicuri e l’assenza totale o parziale dei prodotti sanitari igienici, con il risultato che molte ragazze non vanno a scuola nei giorni del periodo mestruale. Tra i 10 e i 19 anni le morbidità più comuni risultano le infezioni del tratto urinario, la scabbia nell’area vaginale, dolore addominale, la dismenorrea i sintomi premestruali, oligomenorrea, complicanze nella gravidanza. Nonostante gli sforzi del governo indiano, tra assorbenti distribuiti liberi da imposte, schemi per prezzi più contenuti per le adolescenti che vivono nelle aree rurali e consapevolezza dell’igiene nella giornata di sensibilizzazione informativa del 28 maggio, sussiste «una porzione significativa di adolescenti a cui manca la conoscenza del ciclo mestruale e delle abitudini igieniche associate».

Risultano più economici e sostenibili le pezze di stoffa il cui uso è legato negli anni passati, tuttavia sostituite piano piano dagli assorbenti, in particolar modo nelle aree urbane, anche per motivi igienici laddove non si può disporre di acqua o di aree per l’asciugatura mentre nelle aree rurali rimangono ancora preferiti per la loro economicità rispetto ai prodotti commerciali. Da studi diversi emerge che «una percentuale femminile elevata che fa uso degli assorbenti sanitari si fa il bagno ogni giorno, si lava i genitali con acqua e sapone. Tuttavia solo il 4,6% degli studenti in Andhra Pradesh, l’11% di Haryana lavano i loro genitali con acqua e sapone durante i mesi, il che potrebbe essere una mancanza di consapevolezza e servizi in scuola».

Ridurre il consumo di cibo “spazzatura”, che è a basso contenuto di micronutrienti, come vitamina B6, calcio, magnesio, potassio, potrebbe essere d’aiuto nell’alleviare i i sintomi premestruali o nell’avere un ciclo regolare. L’attività fisica è importante, come sottolineano gli autori riportando lo stretto legame tra attività fisica e irregolarità mestruale, la prima aiuta al mantenimento di un peso ottimale, al rilascio di endorfine che aiutano la regolarizzazione del ciclo, riduce la sindrome premestruale e contribuisce ad uno stato di benessere generale.

redazione Bioetica News Torino