Iniziate oggi le consultazioni nazionali del Governo sul Progetto di rilancio dell’economia italiana a villa Pamphili
15 Giugno 2020Sabato 13 giugno si è tenuta presso la sede di rappresentanza del Governo Casino del Ber Respiro di Villa Doria Pamphili la giornata inaugurale dei lavori di consultazione e confronto con le istituzioni e parti sociali da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri sul progetto “Progettiamo il rilancio”, documento composto di 9 capitoli, con cui si vuol riavviare l’economia del Paese dopo la la pandemia da Covid che ha contribuito ad aggravare la crisi . In programma vi è un piano incentrato su tre direttrici quali modernizzazione, transizione ecologica e inclusione territoriale e di genere su cui il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dato alcuni cenni esplicativi nel discorso introduttivo. Riguardo al primo punto che occorre «avere una Pubblica Amministrazione più efficiente e più digitalizzata. Le tecnologie digitali ⌈…⌉ possano contribuire a incrementare la produttività e l’innovazione»; al secondo, al centro vi è: « la transizione ecologica. Dovremo in particolar modo ridurre drasticamente le emissioni di gas clima-alteranti in linea con gli ambiziosi obiettivi del Green Deal europeo, e poi dobbiamo migliorare l’efficienza energetica dell’economia e la qualità dell’aria nei centri urbani, dobbiamo ripulire le acque interne e marine»; e infine al terzo, spiega: «l’inclusione sociale, che vuol dire ridurre le disuguaglianze, le povertà, migliorare l’istruzione, contrastare la dispersione, per esempio, educativa, diffondere la conoscenza degli strumenti digitali, ottenere una qualità migliore della vita nei centri urbani, nelle periferie, ridurre il gap infrastrutturale fra Nord e Sud, incrementare la partecipazione femminile al mercato del lavoro, puntando a pari opportunità a livello sociale e di genere. Poi, sempre nell’ambito di questa linea strategica rientra anche il rafforzamento della nostra sanità, che si è reso particolarmente necessario duramente questa pandemia, per tutelare la salute di tutti».
Si sono susseguiti interventi di confronto internazionale tenutosi in videoconferenza sulle sfide che i 27 Paesi dell’Europa devono affrontare insieme per superare la crisi economica condividendone un progetto comune e l’annuncio di una proposta elaborata dalla Commissione Europea, chiamata Next Generation EU. Vi hanno preso parte rappresentanze internazionali del Parlamento europeo, dal Presidente David Sassoli alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen al Commissario all’Economia Paolo Gentiloni, e del Consiglio d’Europa con il presidente Chalet Michel e la presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde, del segretario generale dell’OCSE Ángel Gurría, della direttrice operativa del Fondo Monetario Internazionale Kristilina Georgieva e il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco.
Nella giornata odierna, lunedì 15 giugno, è in corso da questa mattina la seconda giornata di lavoro degli Stati Generali nella quale sono stati sentiti i pareri del Presidente del Comitato di esperti in materia economica e sociale, il dottore Colao, ed alcune organizzazioni sindacali, tra quelle e le componenti sociali e produttive in programma per terminare con la conferenza delle regioni, l’Associazione nazionale Comuni Italiani e l’Unione delle Province d’Italia.
Nel discorso introduttivo il presidente Conte ha dichiarato che sul piano del lavoro l’obiettivo è di «garantire la cassa integrazione a tutti i lavoratori per tutto il tempo che sarà necessario nella fase di debolezza dell’attività economica» e nella stessa giornata sarà «predisposto un decreto-legge, che adotteremo oggi stesso in un consiglio dei ministri che si svolgerà a margine dei lavori di questa consultazione nazionale, grazie al quale le aziende e i lavoratori che hanno esaurito le prime 14 settimane di cassa integrazione potranno richiedere da subito le ulteriori 4 settimane approvate con il decreto “Rilancio”». E cita una serie di misure su cui lavorare: riforma e semplificazione degli ammortizzatori sociali; per la tutela del reddito dei lavoratori salario minimo, un Documento Unico di Regolarità Contributiva su appalti e subappalti per il costo del lavoro, il contrasto al caporalato e al lavoro nero; l’incentivazione del welfare contrattuale e la promozione della contrattazione di secondo livello; contratti di espansione e alla staffetta generazionale, favorire in ogni modo l’inserimento lavorativo dei giovani.
Sul piano sanitario il documento prevede: rafforzamento delle reti sanitarie del territorio e della prossimità delle strutture del Servizio Sanitario Nazionale ai cittadini; rafforzamento dei servizi di prevenzione; rinnovata integrazione tra politiche sanitarie e politiche sociali; valorizzazione delle politiche per il personale sanitario; potenziamento della Sanità Militare (presìdi ospedalieri e rete interforze di laboratori di analisi chimico-cliniche, in sinergia con il Servizio Sanitario Nazionale.
Sul piano della inclusione sociale per sostegno a natalità, genitorialità e famiglia l’istituzione dell’assegno universale; il riordino delle misure di sostegno all’educazione dei figli e delle figlie; la disciplina dei congedi parentali e di paternità e la tutela dei bambini si prevede il contrasto alla povertà educativa minorile; il potenziamento dei servizi per l’infanzia mentre per i giovani potenziamento del servizio civile universale; pttaforma “orientamento giovani”; Progetto “Fermenti” (finanziamenti per i giovani).
Per le persone con disabilità è previsto un codice apposito per un potenziamento e semplificazione degli strumenti per i progetti di vita indipendente, percorsi di accompagnamento di uscita dal nucleo familiare di origine, deistituzionalizzazione delle persone con disabilità e non autosufficienti, definizione di un quadro normativo di riferimento e di tutela per i Caregiver; un aumento delle pensioni di invalidità.
Riguardo alla donna le misure riguardano formazione tecnologica e accesso alle discipline STEM; occupazione e imprenditoria femminile da incentivare; trasparenza su inquadramenti contrattuali e retribuzioni; revisione degli indici di produttività in chiave gender oriented; promozione di strumenti di armonizzazione e condivisione della vita familiare e lavorativa; rafforzamento della protezione economica per le donne vittime di violenza.
Poi il piano SUD 2030 e coesione territoriale dalla Fiscalità di vantaggio per il Sud, dal rafforzamento della strategia nazionale delle aree interne all’incentivo al lavoro femminile al Sud.