L’Associazione UGI contro il tumore dei bambini dà vita dopo Casa Ugi a UGI 2 Centro per attività ricreative, sociali, formative e riabilitative. Inaugurata la sede mercoledì scorso
13 Settembre 2019La nuova struttura di 800 mq, disposta su due piani, di Corso Dante 101 in Torino accoglierà bambini e giovani in cura e off terapia con le loro famiglie accompagnandoli con diversi servizi ricreativi, sociali, formativi e riabilitativi a riprendere la loro vita nella normalità dopo la malattia tumorale. È il nuovo progetto che decolla, chiamato UGI2, dell’Associazione Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini Onlus di Torino, sostenuto dall’Ospedale Infantile Regina Margherita della AOU della Città della Salute e della Scienza, nato in sinergia con le diverse istituzioni del territorio, con cui si vuol offrire uno spazio lontano, fisicamente e psicologicamente, sia dal luogo di cura ospedaliero che dalla casa residenziale UGI, che ospita dal 2006 le famiglie che risiedono fuori Torino in terapia al Centro di Oncoematologia Pediatrica – Regina Margherita. Un luogo in cui i bambini e i ragazzi, nel periodo in cui non sono ricoverati presso il Regina Margherita, sono guariti o anche in cura ma autorizzati dai medici, possano trovarvi un aiuto solidale, migliorando la loro qualità di vita, nel riprendere il loro cammino in società assieme alle famiglie.
Alcuni giorni fa, mercoledì 11 settembre, si è tenuta la presentazione ufficiale e l’inaugurazione della sede da parte del presidente UGI Enrico Pira e vice presidente Franco Sarchioni, a capo del progetto, con i rappresentanti delle diverse realtà istituzionali coinvolte, mentre domenica 15 settembre vi saranno i festeggiamenti aperti a tutti con numerosi piacevoli intrattenimenti musicali, danzanti e spettacoli dinanzi alla sede, dalle 10 alle 19.
Si tratta di uno spazio aggregativo, di condivisione e formativo in cui potranno ritrovarsi con i loro compagni di scuola ed amici partecipando a laboratori ludico-creativi, seguire percorsi di rieducazione e riabilitazione psicomotoria in palestra, di fisioterapia e logopedia, prepararsi al loro reinserimento scolastico o ad un’integrazione al mondo del lavoro e prendere parte ai tanti progetti che verranno organizzati in futuro in collaborazione con altre realtà istituzionali o associative del territorio.
Dedita sin dai primi anni Ottanta ad un’opera solerte di volontariato nel sostegno dei bisogni dei bambini ricoverati e delle famiglie presso l’Ospedale Infantile del Regina Margherita, in cui nasce e viene riconosciuta Onlus nel 1997, dopo diversi progetti tra i quali l’assistenza scolastica in ospedale e la fondazione della casa residenziale UGI in corso Unità di Italia, l’Associazione sentiva la necessità di poter volgere l’attenzione ai bisogni dei bambini e ragazzi guariti dalla malattia oncologica e una volta cresciuti. Un giovane trentenne che ha superato la malattia, Christian Terlizzi racconta la sua esperienza sul sito dell’Ugi, dal suo rapporto con la malattia, il contributo dell’Associazione sin dai tempi della cura al Regina Margherita al problema del dopo malattia. Spiega infatti che «quando guarisci iniziano i guai: ti accorgi che il poi farò non si può realizzare, perché ci sono mille lacune di vita in esperienze non vissute. Sei impreparato al mondo, ti porti dentro una solitudine reale che non sei capace di superare con una integrazione corretta con chi ti circonda, con il quotidiano che non è più tuo. Il mondo esterno non ti accoglie, forse ti evita. Hai più che mai bisogno di essere incoraggiato alla vita, quella vita di cui devi imparare a riappropriarti. Questo è il vuoto che ha chi guarisce dopo aver vissuto anni di solo ospedale».
L’idea di andare incontro alle esigenze dei ragazzi e delle famiglie di superare le difficoltà che insorgono nel dopo la malattia ha trovato sin da subito il consenso di Franca Fagioli primario di Specializzazione di Oncoematologia del Regina Margherita, la disponibilità di Marina Bertolotti responsabile di Psincologia pediatrica presso lo stesso ospedale nel progettare i laboratori. Si è potuto realizzare UGI2 grazie a lasciti testamentari per il 90%, il 10% con donazioni di privati e di istituzioni e sponsor tra cui la Compagnia San Paolo. Un investimento che è stato complessivamente di 2milioni 800 mila, afferma Massimo Mondini, tesoriere sul sito dell’Associazione.