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Le Officine Grandi Riparazioni di Torino, ora luogo per la salute: ospedale Covid -19 per degenza e terapia intensiva

19 Aprile 2020

La condivisione delle professionalità e competenze a diverso titolo, tra pubblico e privato, istituzioni, fondazioni bancarie e imprese, insieme a impegno e collaborazione per il bene comune, la tutela della salute, ha portato in un tempo super celere, in appena 12 giorni, alla realizzazione di una struttura ospedaliera  temporanea dedicata al Covid-19, situata  nel cuore della Città Subalpina, presso la Stazione ferroviaria di Torino Porta Susa: è un’area sanitaria di 8. 900 mq nelle Officine Grandi Riparazioni, la cui gestione è affidata all’Asl di Torino, disposta in 14 stanze e 92 posti letto  per accogliere pazienti acuti e post acuti e precisamente: 4 letti di terapia  intensiva potenziabili a 12; 32 di terapia  subintensiva  e 56  di degenza in fase di guarigione.

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Area sanitaria dedicata a Covid-19 presso OGR di Torino. Fonti Aslcittaditorino.it e Regione Piemonte, 18 aprile 2020 facebook.com/pg/regione.piemonte

I primi pazienti, come annunciato nella conferenza stampa della Regione Piemonte, tenutasi ieri, sabato 18 aprile, dal Commissario Asl Città di Torino Carlo Picco, sono arrivati questa mattina. Saranno curati nei reparti di post-acuzia per la guarigione da Covid-19.  Provengono dalle strutture ospedaliere del San Giovanni Bosco, Martini e Maria Vittoria.  In settimana l’intera struttura riuscirà ad essere completamente operativa in quanto andrà a soddisfare le esigenze delle altre strutture ospedaliere del Piemonte, ovvero quello di consentire  di «curare i malati Covid e allo stesso tempo liberare posti negli altri ospedali affinché possano tornare a prendersi cura di tutte le altre emergenze sanitarie», come ha spiegato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

Si prenderanno cura dei pazienti anche 38 operatori sanitari, tra cui 21 medici, 16 infermieri e 1 coordinatore logistico,  esperti nelle maxi emergenze epidemiologiche, provenienti da Cuba, arrivati lunedì scorso. Sono i volontari della Brigada Henry Reeve, impegnata in questo periodo di pandemia in una ventina di missioni nel mondo, e destinati al Piemonte dal  Ministero della Salute di Cuba che ha accolto la richiesta del presidente regionale Cirio. Il loro arrivo è stato possibile grazie all’intermediazione dell’Ambasciatore della Repubblica di Cuba Josè Carlos Rodrigueza Ruiz  e al contributo di Lavazza e Specchio dei Tempi.

Da una prima fabbrica nel Torinese di riparazione dei treni a luogo di eventi e intrattenimento culturali le  Officine Grandi Riparazioni si trasformano ancora una volta in luogo della Salute per andare incontro alle esigenze che  l’emergenza epidemiologica da Covid-19 ha messo in evidenza, la cura delle persone malate.

Il progetto nasce  da un’intesa tra Regione Piemonte, Prefettura e Comune di Torino, Società  OGR- Cassa di Risparmio di Torino e  Fondazione CRT, nell’intento di aiutare le strutture ospedaliere in Piemonte a poter riprendere gradualmente anche la loro attività ordinaria.
Acquistata  l’area OGR nel 2013 per la riqualificazione dell’area grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio Torino che l’ha trasformata alcuni anni fa in un punto nevralgico  culturale e digitale della metropoli torinese ora, in questa emergenza sanitaria, essa si adopera per un altro nuovo bisogno della comunità: «abbiamo scelto di metterle nuovamente a disposizione della comunità a canone zero», come ha spiegato il presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia.
Da parte della Fondazione Compagna San Paolo è giunto invece il sostegno finanziario di 3 milioni di euro, sottolineando da parte del suo presidente Francesco Profumo, la possibilità di come collaborazione fra pubblico e privato possa essere proficua realizzando una necessità in tempi celeri.  La donazione di 2 unità di terapia intensiva mobile è arrivata da Unicredit.

Ogni attore ha messo la sua parte, così l’Aeronautica militare  italiana tramite il suo Capo di Stato maggiore Alberto Rosso si è messa anche qui in questo frangente emergenziale a disposizione con la propria esperienza,  determinazione e volontà per collaborare assieme alle diverse istituzioni in uno spirito di squadra: ad essa si devono il sopralluogo e i lavori da parte del personale tecnico altamente specializzato dei Reparti Genio della Forzata Armata che hanno realizzato gli impianti elettrici e medicali necessari come ha spiegato Rosso, soddisfatto e orgoglioso che si sia potuto raggiungere un risultato in tempi rapidi mediante una collaborazione fra tutti.   La cura dell’area  sanitaria è spettata al responsabile della Maxiemergenza 118, dr  Mario Raviolo.

È «un significativo segnale di coesione  istituzionale» ha rimarcato anche il prefetto di Torino Claudio Palomba, nonché Coordinatore delle Prefetture del Piemonte.

La struttura ospedaliera ex OGR consta di 92 posti letto di cui 4  intensiva potenziabili fino a 12 (2 fissi +2 con modulo mobile  + 8 convertendo alcuni posti di subintensiva);  32 subintensiva (di cui 8 trasformabili in intensiva subito all’occorrenza) e 56 degenza in 12 stanze, monitorate da una sala di controllo, dedicate a:  1 terapia intensiva, 4 subintensiva (una trasformabile in intensiva) e 7 alla degenza.

  (aggiornamento 20 aprile 2020)

 

 

 

Redazione Bioetica News Torino