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Ministero della Salute. Da ottobre si prevede la vaccinazione antinfluenzale

15 Settembre 2021

Da ottobre inizia la campagna vaccinale contro l’influenza. Vaccinarsi è importante per proteggersi dal rischio di complicanze dovute all’influenza che possono aggravare la salute quando è già compromessa da patologie o indebolire le difese immunitarie aumentando il rischio di infezione virale da Sars-CoV-2 e delle sue varianti che è tuttora in circolazione.

Il Ministero della Salute raccomanda nella sua Circolare dedicata per l’anno 2021-2022, datata aprile 2021, la vaccinazione antinfluenzale a tutti i soggetti a partire dai 6 mesi di età se non hanno alcuna controindicazione al vaccino. Fa un elenco di categorie a rischio di complicanze per le quali la vaccinazione è raccomandata ed offerta gratuitamente, elenco che non è esaustivo in quanto gli operatori sanitari se ritenessero necessario possono richiedere il vaccino anche a chi non fa parte dei gruppi a rischio e possono somministrarlo gratuitamente a chiunque lo richieda se vi rimangono delle scorte eccedenti dopo aver vaccinato le popolazioni che ne hanno diritto in via prioritaria.

Le misure restrittive per la diffusione virale del Sars-CoV-2 e delle restrizioni dei viaggi e frontiere possono avere influito sulla trasmissione virale dell’influenza: si è osservata, riferisce il Ministero della Salute nella Circolare, durante il periodo influenzale 2020-2021 «una drastica riduzione dei casi simil-influenzali e ad oggi la rete dei laboratori InfluNet (sistema di sorveglianza integrata) non ha identificato nessun caso di influenza».

In Italia ogni anno in media muoiono per influenza e sue complicanze 8mila persone circa, secondo i dati di Sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza, coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità insieme al Ministero della Salute. In Europa secondo il centro europeo per il controllo delle Malattie ECDC si stima all’anno a cause associate all’influenza la morte di 15mila/70mila persone, per il 90% sono ultrasessantacinquenni, per lo più sofferenti di malattie croniche.

La vaccinazione consente di ridurre il rischio di malattia, di ospedalizzazione e di morte, di trasmissione a persone la cui salute può essere gravemente compromessa per complicanze o tale da ricorrere in ospedale, e infine di gravare meno sui costi sociali e del sistema sanitario.

L’Agenzia del Farmaco italiana ha aggiornato la composizione dei vaccini influenzali per il 2021-2022 autorizzati in Italia e approvati dall’agenzia dei medicinali europea nella recente determina n. 654/2021 pubblicata nella GU il 1 settembre, nella quale riferisce anche il divieto di utilizzo dei vaccini della scorsa stagione che vanno ritirati dal commercio.

I vaccini quadrivalenti (che contengono due virus di tipo A e due di tipo B) sono basati, come si legge nella determina Aifa, per questa stagione influenzale da antigeni virali preparati sui seguenti ceppi: vaccini ottenuti in uova embrionate di pollo A/Victoria 2570/2019 (H1N1)pdm09-like virus – A/Cambodia/e0826360/2020 (H3N2)-like virus – /Washington/02/2019-like virus (lineaggio B/Victoria); e – B/Phuket/3073/2013- like virus (lineaggio B/Yamagata)

Poi per quelli trivalenti, l’OMS raccomanda l’inserimento del ceppo B/Washington/02/2019-like virus (lineaggio B/Victoria), in aggiunta ai due ceppi di tipo A sopramenzionati.

Per vaccini ottenuti su colture cellulari – A/Wisconsin/588/2019 (H1N1)pdm09-like virus – A/Cambodia/e0826360/2020 (H3N2)-like virus – B/Washington/02/2019-like virus (lineaggio B/Victoria); e – B/Phuket/3073/2013-like virus (lineaggio B/Yamagata).

Quali sono i gruppi a rischio ai quali il vaccino è raccomandato ed offerto gratuitamente?

Determinate categorie di Lavoratori

Medici e operatori sanitari, ospedalieri e di strutture di assistenza, ad esempio case di cura, strutture residenziali socio-sanitarie e assistenziali, per ridurne la trasmissione a pazienti vulnerabili e l’impatto sul sistema sanitario in generale.
Forze di polizia, Vigili del Fuoco, categorie socialmente utili che potrebbero trovarvi vantaggio per la loro attività lavorativa e lavoratori particolarmente esposti per la loro attività riducendo le ricadute negative nella produzione.

Personale che lavora a contatto con animali

Riguarda allevatori, macellatori e vaccinatori, veterinari, addetti all’attività di allevamento e di trasporto di animali vivi perché gli animali con cui sono a contatto possono essere fonte di infezione virale non umana.

Persone ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza

Donne in gravidanza e nel periodo post – partum

Persone dai 6 mesi ai 65 anni di età con patologie, affetti da:
– malattie croniche dell’apparato respiratorio, compresa asma grave, displasia broncopolmonare, fibrosi cistica e broncopatia cronico ostruttiva BPCO;
– malattie cardiologiche comprese cardiopatie congenite e acquisite
– diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con indice di massa corporea BMI <30
– insufficienza renale/surrenale cronica
– malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
– tumori e in corso di trattamento chemioterapico
– malattie congenite o acquisite per le quali si ha una produzione carente di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da Hiv
– malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali
– patologie per le quali sono programmati interventi chirurgici di rilievo
– patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie come le malattie neuromuscolari
– epatopatie croniche

Anziani da 65 anni in poi. E per facilitare la distinzione tra i sintomi influenzali e quelli da Covid-19 perché sono anche a maggior rischio di malattia grave il Ministero della Salute raccomanda di estendere la vaccinazione gratuita alle persone dai 60 ai 64 anni.

I bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di sindrome di Reye in caso di infezione influenzale

Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti

Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio di complicanze anche se la persona non è vaccinata.

Altre categorie

Donatori di sangue

La vaccinazione ai bambini sani è consigliata?

Viene raccomandata per ridurre la circolazione del virus influenzale fra gli adulti e gli anziani che può compromettere maggiormente la loro salute in caso di contagio da Covid-19 e poi perché i bambini sono, come per le persone anziane, a maggior rischio di complicanze gravi come polmonite virale, polmonite batterica secondaria. Il Ministero della Salute raccomanda la vaccinazione antinfluenzale dai 6 mesi ai 6 anni.

Si può prevenire l’influenza?

L’influenza che è una malattia respiratoria si trasmette per via aerea attraverso le gocce di saliva quando si tossisce o starnutisce ma anche per contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie.

Per questo motivo sono importanti alcune misure per ridurre la trasmissione virale oltre alle misure farmacologiche e al vaccino antiinfluenzale. Una buona igiene delle mani che vanno lavate di frequente soprattutto dopo aver starnutito o tossito e asciugate bene. In mancanza di acqua si possono usare i disinfettanti per le mani a base di alcol. Se si starnutisce o tossisce è bene coprire bocca e naso. Se si hanno sintomi di febbre attribuibili all’influenza si consiglia di rimanere a casa e se si è dinanzi ad una persona ammalata mantenere la distanza di un metro o ridurre il tempo di contatto.

Quali sono le controindicazioni vere e false del vaccino contro l’influenza?

Non va somministrato ai bambini sotto i sei mesi di età in quanto finora non vi sono studi clinici che dimostrino l’innocuità del vaccino in tali fasce di età, alle persone che hanno avuto una reazione allergica grave come l’anafilassi dopo la somministrazione di una dose precedente o a un componente del vaccino, o a persone che manifestano una malattia acuta di media o grave entità con o senza febbre e possono rimandarlo a quando guariscono.

Si sconsiglia chi ha contratto la sindrome di Guillain-Barré entro 6 settimane dal vaccino somministrato e si deve essere cauti qualora la sindrome non sia correlata alla vaccinazione antinfluenzale e insorta da più di un anno.

Non vi sono invece controindicazioni per le persone asintomatiche a epidemia virale già iniziata.

Il Ministero della Salute segnala inoltre che la vaccinazione non compromette la salute e quindi è raccomandata quando si è allergici alle proteine dell’uovo con manifestazioni non anafilattiche, si ha una malattia acuta di lieve entità, si è in gravidanza, si allatta, si ha un’infezione da Hiv e altre immunodeficienze congenite o acquisite e l’immunodepressione non costituisce una controindicazione.

Gli eventi avversi vanno segnalati con immediatezza tenendo conto del tipo di vaccino e del lotto al sistema di farmacovigilanza dell’Aifa (vigilfarmaco.it).

redazione Bioetica News Torino