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Ministero della Salute e Iss: Decalogo dei comportamenti di prevenzione dal nuovo coronavirus

18 Febbraio 2020

L’infezione virale della Sars-cov2 non circola nel nostro Paese; gli unici tre casi confermati sono sotto osservazione e in isolamento all’Istituto epidemiologico Lazzaro Spallanzani di Roma. Si tratta della coppia cinese proveniente da Wuhan, città cinese della regione di Hubei dove si è sviluppata  l’epidemia, ricoverata in terapia intensiva e le cui condizioni sono in progressivo miglioramento e del cittadino italiano, proveniente da Wuhan, trasferito con volo speciale in Italia assieme ad altri 55 connazionali nella cittadella militare romana della Cecchignola dove si trovava in quarantena, che continua ad essere in ottime condizioni di salute.

Prosegue l’attività di sorveglianza sanitaria sull’infezione dal nuovo coronavirus mediante controlli di temperatura corporea,  rilevata da termometri laser o termoscanner, presso gli aeroporti italiani ai passeggeri in arrivo da voli europei ed internazionali. Il piano di monitoraggio consiste nell’impiego di squadre  composte da personale medico dell’Ufficio di sanità marittima aerea e di frontiera – USMAF – e da volontari delle organizzazioni nazionali e regionali di protezione civile e della Croce Rossa Italiana nonché il  supporto dei presidi medici aeroportuali.
Un lavoro impegnativo che in una sola giornata di domenica febbraio dove sono arrivati 1.328 voli  sono state  rilevate temperature corporee a 161.574 passeggeri. Da quando è iniziata tale attività di controllo, il 5 febbraio, il monitoraggio ha riguardato 13.0006 voli e 1.526.391 passeggeri.
Continua il blocco dei voli  da e per la Cina,  secondo un’ordinanza del Ministero della Salute e iniziato il 30 gennaio scorso a seguito della dichiarazione di emergenza internazionale di salute pubblica per l’epidemia del nuovo coronavirus da parte dell’Oms.

decalogo comportamenti Ministero Salute 2020Poster
Fig. I. Decalogo dei comportamenti di prevenzione da nuovo coronavirus diffuso dal ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità ©Istituto Superiore Sanità febbraio 2020

Alcune buone regole comportamentali di igiene personale possono aiutarci nella prevenzione di contagio dalla sindrome respiratoria severa acuta del coronavirus (Sars-Cov-2). Le ha predisposte in un opuscolo il  Ministero della Salute assieme all’Istituto Superiore di Sanità per poter dare una corretta informazione onde evitare l’espandersi di notizie false e nocive alla salute. «L’impegno per prevenire l’epidemia da Sars-Cov2 passa anche attraverso i comportamenti, che devono essere basati su informazioni corrette» spiega il direttore dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro, dandone un esempio come « a partire dal lavaggio delle mani, ci aiuta a prevenire questa e anche altre patologie infettive». Come infatti anche dall’influenza stagionale.

Dieci raccomandazioni che si troveranno a disposizione  presso studi medici e farmacie, pubblicate e facilmente scaricabili per chiunque  dai siti istituzionali e dai social del Ministero della Salute, nonché dai media degli ordini professionali medici e di società scientifiche e  di associazioni professionali che hanno aderito* all’iniziativa ministeriale.

Ogni voce viene spiegata nei dettagli  nell’opuscolo (qui scaricabile intero documento (Comportamenti prevenzione Coronavirus Ministero Salute ISS 2020) che contiene maggiori informazioni, frutto del lavoro della Task Force Comunicazione dell’Iss che trae fonti dall’Organizzazione mondiale della Salute, dal Centro europeo di prevenzione e controllo della malattia (ECDC) e dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss).

Al punto 5 “non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico”   scrive: «Allo stato attuale non ci sono evidenze scientifiche che l’uso dei farmaci antivirali prevenga l’infezione da nuovo coronavirus (Sars-Cov 2). Gli antibiotici non funzionano contro i virus, ma solo contro i batteri. Il Sars-coV2, è, per l’appunto, un virus e quindi gli antibiotici non vengono utilizzati come mezzo di prevenzione o trattamento, a meno che non subentrino co-infezioni batteriche.

Al punto 6. “Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol”  spiega come: «I disinfettanti chimici che possono uccidere il nuovo coronavirus sulle superfici includono disinfettanti a base di candeggina, cloro, solventi, etanolo al 75%, acido peracetico e cloroformio. Il tuo medico e farmacista sapranno consigliarti.»

Al punto 8. “I prodotti made in Cina e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi” , l’Oms infatti ha dichiarato che le «persone che ricevono pacchi dalla Cina non sono a rischio di contrarre il nuovo virus, perché non è in grado di sopravvivere a lungo sulle superfici. A tutt’oggi non abbiamo alcuna evidenza che oggetti, prodotti in Cina o altrove possano trasmettere il nuovo coronavirus».

Il punto 9 raccomanda di “contattare il numero verde 1500 se si ha febbre o se si è tornati dalla Cina da meno di 14 giorni“. Spiega infatti che «il periodo di incubazione del nuovo coronavirus è compreso tra 1 e 14 giorni. Se sei tornato da un viaggio in Cina da meno di 14 giorni o sei stato a contatto con persone tornate dalla Cina da meno di 14 e ti viene febbre, tosse, difficoltà respiratorie, dolori muscolari, stanchezza, chiama il numero verde 1500 del Ministero della Salute per avere informazioni su cosa fare. Indossa una mascherina, se sei a contatto con altre persone, usa fazzoletti usa e getta e lavati bene le mani».

Sugli animali da compagnia come il cane e il gatto, punto 10,  «al momento non ci sono prove che animali da compagnia come cane e gatto possano essere infettati da virus. Tuttavia è sempre bene lavarsi le mani con acqua e sapone dopo aver avuto  il contatto».

Non essendoci terapie per l’infezione da nuovo  coronavirus si cura come l’influenza grave con terapie di supporto, farmaci antipiretici, antinfiammatori e idratazione e in caso di difficoltà respiratoria dovuta alla polmonite si viene seguiti in rianimazione con il sostegno meccanico.

Ogni anno in Italia vi sono circa 200-300 morti dovuta all’influenza, secondo i dati di sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità,  e 7-8mila  avvengono in modo indiretto da persone che prendono l’influenza e  che hanno storie di malattie pregresse di tipo cardiovascolare, respiratorie e altro.  Sono stati segnalati 118 casi gravi di influenza da ottobre 2019 alla 6 settimana del 2020 di cui  24 sono deceduti. Dopo un picco attorno alla prima settimana di febbraio si è ritornati ad un lento calo dei casi di sindrome simil-influenzale.  Nella sesta settimana si sono avuti 763 mila casi, in tutto dall’inizio della sorveglianza di 5.018 mila casi.

Non essendo presente la circolazione del virus dell’infezione da Sars – Cov 2,  i sintomi sono  generalmente attribuibili all’influenza. Se ci si trova nella situazione  di essere di ritorno da un viaggio dai paesi a rischio meno di 14 giorni  o si è venuti a  contatto con persone da Wuhan  occorre in tal caso contattare il 1500 o rivolgersi al proprio medico. Ma quale è la differenza tra i sintomi causati dall’influenza, dal raffreddore e dalla SarsCov2? Secondo l’Oms le persone che hanno il  nuovo coronavirus l’influenza o il raffreddore sviluppano sintomi respiratori  come febbre, tosse, naso e gola che colano. Per la similarità è difficile l’identificazione della malattia basandosi sui sintomi. In questo caso le persone devono cercare un’assistenza medica informandola se i sintomi hanno preceduto di 14 giorni il viaggio o hanno avuto contatto strettto con le persone che hanno avuto sintomi respiratori.

 


 

* Hanno aderito all’iniziativa del decalogo dei comportamenti preventivi per il nuovo coronavirus le seguenti istituzioni e associazioni:  Conferenza Stato Regioni, FNOMCEO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri), FNOPI (Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche), FOFI (Federazione Ordini farmacisti Italiani), FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani), CARD (Confederazione Associazioni Regionali di Distretto), FADOI (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti), SIFO (Società Italiana di Farmacia Ospedaliera), SIM (Società Italiana di Microbiologia), SIMIT (Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali), SIMPIOS (Società Italiana Multidisciplinare per la Prevenzione delle Infezioni nelle Organizzazioni Sanitarie), SITI (Società Italia di Igiene e Medicina Preventiva), FIMMG (Federazione Italiana Medici di Famiglia), SIMMG (Società Italiana di Medicina Generale),  AMCLI (Associazione Microbiologi Clinici Italiani), ANIPIO (Società Scientifica Nazionale Infermieri Specialisti del Rischio Infettivo), ANMDO (Associazione Nazionale dei Medici delle Direzioni Ospedaliere), ASSOFARM (Associazione Farmacie Comunali Aziende e Servizi Socio-Farmaceutici), FEDERFARMA (Federazione nazionale dei titolari di farmacia italiani).

 

 

 

 

 

 

 

 

Redazione Bioetica News Torino