Sostieni Bioetica News Torino con una donazione. Sostieni

News dall'Italia

Nuova variante del Sars-CoV-2 in Sud Africa, Omicron: desta preoccupazione in Europa

26 Novembre 2021

Una nuova variante del Sars-CoV-2 pare essere pericolosa: è stata identificata in Gauteng, provincia più popolata del Sud Africa, la cui capitale è Johannesburg, come B.1.1.529. In Italia il ministro della Speranza ha informato, tramite il profilo facebook questa mattina che ha già emesso un’ordinanza che vieta l’ingresso in Italia dal 26 novembre al 15 dicembre 2021 a chi negli ultimi 14 giorni è stato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe e Mozambico, Namibia e Eswatini e gli esperti del comitato scientifico sul Covid sono al lavoro per sapere di più su questa variante.

Da Bruxelles la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha espresso preoccupazione per la notizia appresa sull’elevata capacità di mutazione della nuova variante spiegando, nella conferenza stampa di venerdì 26 novembre, che «le mutazioni potrebbero condurre all’emergenza e alla diffusione di varianti persino più temibili del virus che potrebbe diffondersi nel mondo in pochi mesi».
Vanno sospesi i viaggi aerei nei paesi del Sud Africa e altri che ne sono affetti e va introdotta la misura della quarantena per i viaggiatori di ritorno: è stata la proposta della Commissione europea per contenerne la circolazione virale. Anche scienziati e produttori di vaccini con cui von der Leyen ha avuto un colloquio sono d’accordo su tale misura.
Ha infine invitato alla vaccinazione per quanti non sono ancora protetti e alla terza dose, ricordando sempre la precauzione attraverso l’uso di mascherine, il distanziamento relazionale, l’igiene delle mani e le misure di prevenzione nei viaggi.

Questa variante si presenta molto differente dalle altre finora in circolazione, in base alle evidenze disponibili, probabilmente può essere associata ad una significativa trasmissibilità e ad un significativo effetto di immune escape nei confronti di alcuni anticorpi monoclonali, che può comportare ad una ridotta efficacia vaccinale e un aumentato rischio di reinfezioni, ha affermato il 26 novembre l’agenzia Ecdc di sorveglianza europea di prevenzione e controllo delle malattie infettive, dando un resoconto sul rischio per la diffusione di questa variante classificata di preoccupazione (Voc).
La stessa aveva dichiarato nel bollettino epidemiologico settimanale riguardante dal 21 al 27 novembre, pubblicato il 25 novembre, che non sussisteva allora prova di cambiamenti in un’infezione severa, designandola come variante di interesse (Voi) e che attendeva la decisione del comitato di consulenza scientifica dell’Organizzazione mondiale della Sanità. Quest’ultima, il giorno successivo, 26 novembre la l’ha qualificata quale variante di preoccupazione (VOC) ed assegnata la denominazione di Omicron.
Il gruppo di esperti dell’Ecdc aveva individuato questa variante appartenente al lignaggio Pango B.1.1.529.

Essa presenta un’ampia capacità di mutazione, ne ha presentate 30. La prima individuazione è stata su campioni raccolti l’11 novembre in Botswana e il 14 novembre in Sud Africa. Finora è stata individuata in sequenze riportate da Botswana (6), Sud Africa (59) e dal 26 novembre i casi di viaggio identificati sono uno in Belgio, uno in Hong Kong associato al Sud Africa e in Israele proveniente da una persona in viaggio da Malawi.

In Olanda si sta osservando se le 61 persone provenienti dal Sud Africa, in quarantena per la loro positività, sono affette da questa nuova variante.

Perché rappresenta una “minaccia” la variante B.1.1.529?

Seppure tutto è ancora nell’incertezza riguardo trasmissibilità, influenza nell’efficacia vaccinale e rischio di reinfezione e su altri elementi, «a questo stadio, basato sulla nostra esperienza con le varianti precedenti, dobbiamo essere pronti a risolvere i problemi e porre misure di precauzione per guadagnare tempo fino a quando non si ha una conoscenza più approfondita», afferma la direttrice Andrea Ammon. Raccomanda la necessità di colmare la differenza di mancanza di copertura vaccinale in Europa per i gruppi eleggibili in particolare gli anziani mentre i lavoratori sanitari dovrebbero rimanere la priorità per la salute pubblica, poi la terza dose (booster) per tutti gli adulti con la priorità a partire dai 40 anni di età, il ciclo vaccinale primario per chi non è ancora o solo parzialmente vaccinato.

Mentre le autorità sanitarie pubbliche devono stare in allerta sui possibili collegamenti ai casi con la nuova variante o con storie di viaggio provenienti dalle aree colpite per poter dare una risposta sulla nuova variante.

Proprio per il fatto che si cammina su un terreno incerto riguardo a questa nuova variante il Centro di prevenzione e controllo delle malattie infettive Ecdc consiglia di far uso delle misure preventive indicate, dalle mascherine al lavoro a distanza alle misure che portano ad avere un ridotto affollamento sui mezzi di trasporto, una corretta ventilazione nei locali al chiuso e misure di igiene.

Cosa dice la circolare ministeriale sul divieto dei viaggi in Italia dal Sud Africa?

Dal 26 novembre fino al 15 dicembre non si può arrivare in Italia o transitarvi se si arriva dai seguenti paesi sudafricani, Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Malawi, Mozambico, Namibia, Eswatini o se vi è soggiornato o solo di passaggio nei quattordici giorni precedenti l’ordinanza entrata in vigore il 26 novembre 2021.

Non si applica ai cittadini italiani con residenti anagrafica in Italia prima dell’ordinanza e ai loro figli minori, coniuge o parte di unione civile se non manifestano il contagio da Covid-19.

Ne rimangono esclusi come dal decreto del 2 marzo 2021 (art. 51, c. 7, n): funzionari e agenti dell’Unione Europea o di organizzazioni internazionali, diplomatici, personale amministrativo e tecnico delle missioni diplomatiche, funzionari e impiegati del consolato, personale militare e del sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e dei vigili del fuoco nell’esercizio delle loro funzioni.

Questi soggetti sono tenuti a presentare al vettore all’imbarco il documento Passenger Locator Form, in formato digitale o cartaceo, e la certificazione che attesta che nelle 72 ore precedenti all’ingresso nel territorio nazionale si è fatto un test molecolare con esito negativo del tampone; all’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine, sottoporsi a test molecolare o antigenico per mezzo del tampone durante il quale si deve stare in isolamento fino al riscontro del tampone effettuato; isolamento fiduciario dove viene indicato nel modulo Passenger Locator Form per 10 giorni; dopo dieci giorni di isolamento occorre fare un altro test molecolare.

Tali disposizioni non si applicano ai voli, anche indiretti, che sono iniziati entro il 26 novembre.

Coloro che si trovano già sul territorio nazionale nei 14 giorni precedenti l’ordinanza devono darne comunicazione del loro ingresso al Dipartimento di Prevenzione dell’Asl competente per territorio, anche se sono asintomatiche. Sono obbligate a sottoporsi a tampone molecolare e a isolamento fiduciario per 10 giorni e ad un nuovo tampone al termine dell’isolamento.

Viene anche interdetto il traffico aereo dai paesi citati.

Dalle ordinanze ministeriali precedenti per chi viaggia

Dal 26 ottobre non vi è alcun vincolo restrittivo, in base all’ordinanza del Ministero della Salute del 22 ottobre 2021, per andare dall’Italia in Brasile, India, Bangladesh e Sri Lanka, paesi che rientrano nell’elenco E.

Dal 28 settembre sono istituiti corridoi turistici Covid-19, sempre con la stessa ordinanza, quali i territori di Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana, Egitto (limitatamente alle zone turistiche di Sharm El Sheikh e Marsa Alam), al ritorno dai quali non necessita più fare l’isolamento fiduciario ma si dovrà esibire all’imbarco il Green Pass ed un test negativo effettuato nelle ultime 48 ore; sottoporsi, se la permanenza all’estero è superiore a sette giorni, ad ulteriore test in loco; esibire, al rientro nel territorio nazionale, un test negativo effettuato nelle quarantotto ore antecedenti all’imbarco; sottoporsi, all’arrivo all’aeroporto nazionale, ad un ultimo, ulteriore test che risulti negativo.

aggiornamento 27 novembre 2021 ore 14.14)

redazione Bioetica News Torino