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Parlamento Eu. La Commissione dei vescovi dice no al diritto all’aborto nella Carta europea dei diritti

11 Febbraio 2022

La Commissione europea delle conferenze dei vescovi (Comece) ha scritto una lettera al Parlamento europeo in cui esprime la propria preoccupazione e opposizione ad un aggiornamento della Carta europea dei diritti fondamentali che riguarderebbe il riconoscimento del diritto all’aborto, una proposta politica che è stata pronunciata in modo chiaro dal presidente francese Emmanuel Macron in Strasburgo, tra gli obiettivi presentati per il semestre di presidenza francese del Consiglio dell’Unione europea il 19 gennaio 2022 nel discorso di apertura1 della sessione plenaria parlamentare.

La dichiarazione2, datata 8 febbraio, è firmata dalla presidenza della Comece, dal suo presidente Cardinale Jean-Claude Hollerich e dai vice presidenti Monsignori Mariano Crociata, Noel Treanor, Jan Vokál e Franz-Josef Overbeck. Se da un lato sono in sintonia con quanto disse Macron sull’«importanza di difendere e promuovere i valori dell’Unione Europea» dall’altro affermano che:

gradiremmo sottolineare che uno dei valori principali è il rispetto per la dignità di ogni persona umana in ogni fase della sua vita, specialmente in situazioni di vulnerabilità totale, come è il caso di un bambino non nato.

Spiegano poi che

I padri fondatori dell’Unione Europea, basati sulla tradizione umanistica genuina che fa dell’Europa quello che è, erano molto consapevoli dell’importanza fondamentale della dignità inalienabile della persona umana come pure della comunità come bene comune per la nostra Unione.

La missione della Chiesa chiamata ad accogliere i sofferenti, chi è in difficoltà, all’ascolto dei poveri, dei bisognosi, non tralascia le donne in difficoltà o in situazioni di crisi a causa della gravidanza, è un ministero che spetta non solo alla Chiesa, è un dovere anche della società: «le donne in difficoltà non devono essere lasciate sole, né il diritto alla vita di un bambino non ancora nato può essere ignorato. Entrambi devono ricevere tutto l’aiuto e l’assistenza necessari».

Infine concludono che non esiste alcuna legge europea o internazionale dal punto di vista giuridico che riconosca il diritto ad abortire. Se ciò accadesse inserendolo nella Carta fondamentale dei diritti dell’Unione Europea, «non solo va contro credenze e valori europei fondamentali ma sarebbe anche una legge ingiusta, priva di un fondamento etico e destinata ad essere causa di conflitto perpetuo tra i cittadini dell’Unione Europea». E tanto meno può un diritto all’aborto essere, come ha descritto Macron nel suo discorso, «respiro di una nuova vita tra i diritti fondamentali».

In tema di integrazione europea per le identità differenti si dovrebbe avere rispetto ed evitare qualunque imposizione ideologica, commentano alla fine del documento.

Note

1 Discorso di apertura di E. Macron alla presidenza francese del Consiglio d’Europa che durerà fino a giugno 2022. Si veda  seduta plenaria del 19.01.2022 videoregistrata su https://www.europarl.europa.eu/plenary/en/vod.html?mode=unit&vodLanguage=EN&vodId=91976880-1f62-29ed-ccde-580857cd305e&date=20220119#

Anche il testo pubblicato in francese e tradotto in inglese sul sito del Consiglio d’Europa: https://presidence-francaise.consilium.europa.eu/en/news/french-president-emmanuel-macron-s-speech-at-the-european-parliament-strasbourg-19-january-2022/

2. Dichiarazione della Comece in https://www.comece.eu/wp-content/uploads/sites/2/2022/02/2022-02-08-EN-Statement-Abortion.pdf, 8 febbraio 2022 su comece.eu

redazione Bioetica News Torino