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News dall'Italia

Rsa e Covid-19. Rapporto Iss in alcune regioni italiane

23 Marzo 2021

L’Istituto Superiore della Sanità (Iss) ha pubblicato il Rapporto sull’andamento della diffusione virale del Sars-CoV-2 nel periodo dal 5 ottobre 2020 al 14 marzo 2021 nelle strutture residenziali socio-sanitarie. Insieme all’Iss hanno collaborato alla stesura il Ministero della Salute, il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale e Ars Toscana. Il documento prende in considerazione i dati pervenuti da 833 strutture residenziali delle sette regioni Abruzzo, Campania, Marche, Molise, Sicilia, Toscana e Valle d’Aosta partecipanti al monitoraggio. Le strutture hanno complessivamente 30.167 posti letto, di cui 15.398 riguardano le 345 strutture che ospitano anziani non autosufficienti.

Emerge, dai dati raccolti, un andamento dell’epidemia Covid-19 nelle strutture residenziali simile a quanto avviene nella popolazione generale monitorata nelle sette regioni citate caratterizzato da un aumento di casi, isolamenti e decessi nei mesi di ottobre e novembre 2020 corrispondenti alla seconda ondata epidemica insorta nel territorio nazionale. Il Rapporto mostra una tendenza poi che differisce nei mesi di febbraio e marzo 2021, in diminuzione nelle strutture residenziali e in crescita tra la popolazione generale.

Nuovi casi di contagio. Dal monitoraggio degli ospiti nelle strutture (fig. 3 del Rapporto) si è riscontrata dopo il picco di ottobre e novembre 2020 (3%) una tendenza di decrescita di contagio (1,3%) fino all’inizio della campagna vaccinale, 28 dicembre 2020, a partire dalla quale si manifesta una significativa diminuzione dell’infezione che arriva allo 0,5% tra il 25 gennaio e l’1 febbraio, con qualche rapida salita. Dalla campagna vaccinale fino alla prima settimana di gennaio 2021 si ha andamento in crescita dell’infezione da Covid-19 in linea con quanto accade alla popolazione generale nelle sette regioni citate. Poi i contagi da Covid-19 si riducono gradualmente verso la fine del mese di gennaio in maniera più significativa per i residenti delle strutture, anziani non autosufficienti e tutte le rsa. Si ha una ripresa agli inizi di febbraio dei contagi nelle strutture residenziali per poi calare in modo netto nella seconda parte fino agli inizi di marzo, a differenza di quanto si osserva invece «nella popolazione generale che mostra una recrudescenza nelle ultime settimane di febbraio e inizio marzo». Anche il personale sanitario mostra un andamento simile di ridotti casi di Covid-19, in particolar modo nelle ultime settimane di febbraio e inizio marzo 2021.

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Incidenza di nuovi casi di infezione da Sars-CoV-2 nelle rsa in Abruzzo, Campania, Marche, Molise, Sicilia, Toscana e Valle d’Aosta. Fonte: Rapporto Iss Epidemia Covid-19 5 ott 2020 – 14 marzo 2021


Isolamento per Covid-19. Il Rapporto mostra una significativa riduzione per gli ospiti residenti dell’isolamento per Covid-19 dopo la campagna vaccinale dovuto a motivi diversi, per sospetto probabile o confermato o per quarantena per contatto stretto o a nuovi ingressi. Viene evidenziato che «nell’ultima settimana di monitoraggio (dall’8 al 14 marzo 2021), il 6,5% dei residenti nelle strutture residenziali per anziani non autosufficienti e il 5,8% dei residenti in tutte le strutture residenziali sono stati gestiti con procedure di isolamento, contro il picco del 16,2% e del 15,3% osservato nel mese di novembre 2020 (settimana dal 23 al 29 novembre 2020)».

Ospedalizzazione. Si è avuto un aumento significativo da ottobre a dicembre 2020 fino al raggiungimento di un picco dello 0,5% per i residenti nelle strutture sia anziani non autosufficienti che in tutte le rsa dopo aver avuto un esito positivo al tampone. Dalla campagna vaccinale in poi si è riscontrata una incisiva diminuzione fino a metà gennaio 2021 ed, eccetto alcuni sbalzi in salita, il numero è calato in modo considerevole dalla seconda metà di febbraio fino a marzo 2021 raggiungendo lo 0,07% nelle strutture residenziali per anziani non autosufficienti e lo 0,15% in tutte le strutture residenziali (fig. 7 del Rapporto).

Decessi. Dai dati dei decessi per tutte le cause emerge un aumento da ottobre 2020 con un picco nelle prime due settimane di novembre 2020, raggiungendo il 1,3% dei residenti di strutture per anziani non autosufficienti e lo 0,9% per tutte le strutture. Si evidenzia un picco simile nella prima settimana di gennaio 2021 per poi diminuire gradualmente con qualche rialzo fino alla metà di febbraio 2021 (arrivando allo 0,4 % delle strutture e allo 0,6% in quelle degli anziani non autosufficienti) quando inizia nuovamente a risalire attorno allo 0,6% circa in tutte le strutture e allo 0,8% nelle rsa per anziani non autosufficienti.

Decessi di pazienti positivi al Covid-19. Si mostra «una notevole variabilità nelle settimane di gennaio e febbraio, seppure una sostanziale riduzione sembri osservarsi nelle prime settimane di marzo» (si veda fig. 9 del Rapporto)

redazione Bioetica News Torino