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Settimana della consapevolezza del Cervello al Campus Einaudi

In occasione della Settimana del Cervello (campagna mondiale per divulgare i più recenti  studi neuroscientifici ad un pubblico generale) a Torino giovedì 30  e venerdì 31 marzo dalle ore 14.30 presso il Campus Luigi  Einaudi, Lungo Dora Siena 100 A si svolge una due giorni di incontri e conferenze concernenti la consapevolezza delle proprie capacità motorie, l’evoluzione del cervello dell’uomo, l’arte, l’educazione e la formazione, il cibo nel convegno «Abitare il Cervello».

È un’iniziativa promossa dal  Comitato If in collaborazione  con Università degli Studi di Torino, Fondazione Carlo Molo onlus, Associazione Sistema Multiproposta e Associazione CentroScienza onlus.

(Aggiornamento 28 marzo 2017)
30 Marzo 2017
Fino al 31 Marzo 2017
Giovedì 30 marzo (14.30-21) e venerdì 31 marzo (14.30-17.30)
Convegno
Torino

Segreteria Daniela Trunfio
Comitatoif2015@gmail.com
cell. 339. 611.6688
www.http://www.dcps.unito.it

 


GIOVEDÌ 30 MARZO 2017 – AULA A2
Ore 14.30  Quanto siamo ancora plastici alla nostra età?
Intervento di Luca Bonfanti, professore associato di Anatomia, Università di Torino e NICO (Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi)
L’aspettativa di vita dell’individuo si allunga progressivamente, ma quanto i nostri neuroni riescono a seguirci
in questo percorso? Come l’ambiente e gli stili di vita possono modificare la struttura del nostro cervello? Oggi sappiamo che le nostre esperienze giovanili, lo stress, l’attività fisica possono cambiare l’organizzazione dei circuiti cerebrali e preparare, nel bene e nel male, il futuro del nostro cervello. L’intervento è mirato a
introdurre in modo generale le tematiche legate a sviluppo, evoluzione e plasticità del cervello.

Ore 16.30 Attività Fisica, Consapevolezza e Stili di vita
Intervento di Alberto Rainoldi,  professore ordinario di Scienze dell’Esercizio Fisico e dello Sport, Dipartimento Scienze Mediche, Università di Torino
L’intervento mira a sottolineare l’importanza della consapevolezza del sè fisico e del movimento prima che
queste abilità vengano meno a causa della vecchiaia o di una patologia. L’attività fisica strutturata non
permette solo il mantenimento di una efficienza “corporea”, ma alimenta anche la plasticità neuronale
permettendo al cervello di mantenersi “più giovane”, e di affrontare con un miglior “equipaggiamento” il
tempo della vita.

Ore 17.00 Neuroscienze e Educazione. Genesi, Sviluppi, Prospettive
Intervento di Pier Cesare Rivoltella – professore ordinario di Tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento presso l’Università Cattolica di Milano. A cura di Andreina Merlo Pich.
Che cosa hanno da suggerire le neuroscienze cognitive a chi si occupa di didattica? Quali indicazioni forniscono allo studioso e all’insegnante per la comprensione dell’apprendimento e del modo per renderlo più efficace? In un sua più recente ricerca Pier Cesare Rivoltella individua i principali ambiti di indagine della neurodidattica: i processi attraverso cui conosciamo (memoria, emozioni, attenzione, motivazione), il cervello visivo (la funzione dell’immagine per l’apprendimento), i neuroni specchio, il rapporto tra tecnologie della conoscenza e plasticità cerebrale.

Ore 19.30‐21.00 Sensory Ap ‐ Aperitivo sensoriale – Ingresso a pagamento
Conversazione con Nicola Perullo filosofo, professore di Estetica all’Università degli Studi di Scienze
Gastronomiche di Pollenzo e Lucia Andriolo psicologa, responsabile Regionale SIPNEI.
In collaborazione con UNISG di Pollenzo. A cura di Manuela Alessandria.
Il sapore non risiede in un cibo saporito più di quanto il colore non si trova negli oggetti colorati
Come il cervello elabora tutto questo? Oggi sappiamo inoltre che il primo cervello, cranico, influenza il
secondo cervello, viscerale, così come al contrario la pancia influenza il benessere mentale.
Tutte queste attività avvengono in microcircuiti cerebrali “plastici”, cioè che cambiano in conseguenza della
loro stessa attività.

VENERDÌ 31 MARZO – SALA LAUREE BLU
Ore 14.30 Dare una forma propri spiriti. Arte neuroscienze e psicanalisi
Intervento di Ludovica Lumer, neurobiologa e filosofa.
Un’analisi di come il gesto artistico necessiti della creatività dello spettatore. Grazie agli strumenti forniti dalle
neuroscienze e dalla psicanalisi, e al dialogo fra di loro, le metafore e i simboli del prodotto artistico
soprattutto contemporaneo, rivelano l’impellente necessità di esperire nuovi modi del nostro essere nel
mondo.

Ore 16.30 La Bellezza come atteggiamento mentale
Intervento di Alessandro Bertirotti, antropologo della mente, docente di Psicologia Generale presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Genova. Visiting Professor in Antropologia della Mente presso l’Universitad Externado de Colombia, Bogotà.
Dal significato di “possedere” l’arte nel senso più privato (la collezione, il collezionista), alla necessità di
ritrovare e promuovere il senso sociale dell’arte e perciò di tutelare il patrimonio. L’arte come affermazione di appartenenza, e luogo di scambio; strumento per combattere la malsana affermazione anche violenta di superiorità sociali e religiose. L’arte e la cultura come custode di positive differenti diversità.


Redazione Bioetica News TorinoRedazione Bioetica News Torino