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News dal Mondo

Decisioni del Consiglio d’Europa su Ucraina e sugli effetti della guerra

31 Maggio 2022

La situazione dell’Ucraina è stato il primo punto e l’unico in agenda della prima giornata del vertice del Consiglio europeo che si è tenuto lunedì pomeriggio 30 maggio. Dalla mattinata successiva sono proseguite le discussioni su altre questioni rilevanti energia, sicurezza alimentare e difesa.

Si è ribadito l’impegno di aiutare l’Ucraina ad uscire dalla guerra di aggressione della Federazione russa. Unanime è l’accordo sul sostegno finanziario per aiutare il Paese a risollevarsi. Al termine del primo giorno del Vertice il presidente del Consiglio UE Charles Michel lo ha affermato in modo chiaro: «Necessita un’assistenza micro-finanziaria – 9 miliardi di euro è stato confermato nel Consiglio Europeo da cui partire per tutti i programmi necessari per la ricostruzione del paese». Ed ha aggiunto la volontà di partecipare a questa ricostruzione insieme alle autorità ucraine, ai paesi terzi e alla comunità internazionale. Il sesto pacchetto di sanzioni riguarderà il petrolio greggio.

«Oggi abbiamo dato un segnale molto forte perché nelle ore e nei giorni precedenti si è corso il rischio di non avere un’unità, dell’Unione Europea. Ritengo che sia importante più di prima di essere forti e risoluti».

Ucraina

CONTRO L’AGGRESSIONE RUSSA

1 La condanna della Federazione russa per l’aggressione all’Ucraina continua ad essere espressa «con fermezza» richiamando la cessazione immediata dagli attacchi «indiscriminati» contro cittadini e infrastrutture civili e il ritiro armato immediato e incondizionato dal territorio ucraino ripristinando la mappa dei confini «riconosciuti a livello internazionale.

Si chiede alla Russia di poter concedere subito un aiuto umanitario sicuro per i civili dinanzi all’indicibile scempio di devastazione umana e ambientale, il rispetto dei diritti dei prigionieri di guerra secondo la Convenzione di Ginevra e il diritto internazionale umanitario, e il rimpatrio degli ucraini deportati «con la forza» in Russia.

2. L’Unione Europea è a fianco dell’Ucraina nella difesa del suo diritto di sovranità, integrità territoriale e libertà e alla ricostruzione instaurando una collaborazione internazionale.

3. Sul piano giuridico approva che vengano raccolte prove e fatte indagini sui crimini di guerra e più gravi sostenendo il lavoro del procuratore della Corte penale internazionale e della procuratrice generale dell’Ucraina e il coordinamento di Eurojust ed Europol. Entrambe Bielorussia e Russia sono ritenute responsabili secondo il diritto internazionale.

UE PER LE SANZIONI CONTRO LA RUSSIA PER FARMARE LA GUERRA

4. Il sesto pacchetto riguarderà il petrolio greggio, i prodotti petroliferi che la Russia fornisce ai Paesi membri eccetto per ora la fornitura del petrolio mediante oleodotto. Viene previsto un graduale affrancamento dai combustibili fossili russi. Se introdotto in tutti i paesi Ue si garantirà condizioni di parità nel mercato unico e un approvvigionamento sicuro.

Quali tipi di sostegni all’Ucraina?

5. Bisogni umanitari, liquidità – sono previsti fino a 9 miliardi di euro nel 2022 – e ricostruzione del paese per la quale si prevede in futuro una piattaforma apposita e tra le proposte l’utilizzo di beni russi congelati.

6. Prosegue l’accoglienza e protezione dei rifugiati in fuga dalla guerra in Ucraina fornendo un aiuto ai paesi vicini.

7. Favorevole all’aiuto militare nell’ambito dello strumento europeo per la pace.

8. Sospensione dei dazi all’importazione nella UE per un anno sulle esportazioni ucraine

9. La Commissione sta esaminando le domande di adesione alla UE di Ucraina, Repubblica di Moldova e Georgia.

10. Sul piano dell’informazione la UE cercherà di contrastarne la manipolazione russa nei paesi terzi e attenta all’aggiramento delle sanzioni.

Le relazioni con i paesi vicini

11. Mostra la necessità di sostenere la Repubblica di Moldova alle prese con la crisi energetica ed economica e i forti flussi migratori dovuti alla guerra, di porre fine alle repressioni in Bielorussia.

Come poter liberare la circolazione dei trasporti dei cereali bloccati?

1 Osservando quanto la Russia distrugge e si appropria in modo illecito dei prodotti agricoli ucraini ne condanna l’atto e per porre fine alle conseguenze economiche ed alimentari nel mondo chiede di non attaccare più le infrastrutture di trasporto in Ucraina, di revocare il blocco dei porti sul Mar Nero e consentire le esportazioni alimentari da Odessa. I Paesi della Ue dovrebbero affrettarsi sui “corridoi di solidarietà” proposti per aiutare questo tipo di esportazioni dall’Ucraina.

2. Ci sarà un coordinamento internazionale organizzato da Farm (Food and Agricultural Resilience Mission) per far fronte all’emergenza mondiale dei cereali per impedire speculazioni. Seguono altre iniziative tra le quali quella del G7. Viene valutata la possibilità di fruire delle riserve del Fondo europeo di sviluppo per aiutare i paesi partner più colpiti.

3. Sollecita l’introduzione nei Paesi della politica agricola comune Pac.

4. Dinanzi alla carenza di fertilizzanti sul mercato mondiale si prevede un uso più moderato e alternative.

Sicurezza e difesa

1 Segnata dai cambiamenti geopolitici in corso dovuti alla guerra russa in ucraina e richiamando la dichiarazione di Versailles, nonché quanto aveva concluso al Consiglio europeo il 24 e 25 marzo 2022, l’Unione Europea vuol accrescere in sicurezza e difesa «attraverso maggiori e migliori investimenti». Saranno mantenute le relazioni con la Nato.

2. Pone alcune necessità: recuperare le scorte fornite all’Ucraina aumentando produzioni industriali per la difesa, elaborare programmi di difesa con la Nato e fare maggiori investimenti in tale settore tramite la Banca europea.

Energia: corsa al rinnovabile

1 Sulla scia delle misure intraprese per una minore dipendenza dalla Russia e procedere più in fretta verso la transizione ecologica bandendo gradualmente l’uso di combustibili fossili russi, il Consiglio europeo propone in breve tempo la diversificazione delle fonti di approvvigionamento e prezzi accessibili, impiegando prima dell’inverno la piattaforma UE per gli acquisti di energia aperta anche ai Balcani occidentali e ai tre partner orientali associati, contenendo l’aumento dei prezzi e considerando le fonti energetiche nazionali.

2. Poi di accelerare l’uso delle energie rinnovabili, di risparmiare energia ove possibile, di migliorare la interconnessione delle reti europee del gas, dell’elettricità e delle nuove fonti. Inoltre di provvedere ad accordi per piani di emergenza di stoccaggio del gas.

redazione Bioetica News Torino