Maggiori restrizioni per Ulipristal acetato per i fibromi uterini
29 Gennaio 2021Vi sono ulteriori restrizioni per l’uso di ulipristal acetato da 5 mg per il trattamento dei fibromi uterini dall’ultima raccomandazione dell’Ema, il 13 novembre scorso. Lo riporta l’Agenzia italiana del farmaco, Aifa, pubblicando la Nota informativa importante della casa farmaceutica, concordata con le autorità regolatorie europee e l’agenzia italiana del farmaco (Aifa), datata 29 gennaio, «a causa del rischio di grave danno epatico».
La Nota riferisce chiaramente «che sono emersi casi di grave danno epatico, compresi quelli che necessitano di trapianto di fegato, conseguenti all’uso di ulipristal acetato 5 mg per il trattamento dei sintomi da moderati a gravi dei fibromi uterini» e pertanto «deve essere ora impiegato solo per il trattamento intermittente dei sintomi da moderati a gravi dei fibromi uterini, nelle donne che non hanno raggiunto la menopausa, e quando l’embolizzazione dei fibromi uterini o il trattamento chirurgico non risultano appropriati, o non hanno funzionato».
Fa seguito altre tre avvertenze indirizzate ai professionisti sanitari e ai pazienti: il medico è tenuto a «discutere dei rischi e benefici delle alternative terapeutiche disponibili affinché le pazienti possano assumere una decisione più consapevole», informare del rischio di danno epatico che potrebbe, in rari casi, portare al trapianto di fegato» e dei sintomi di danni epatico alla cui insorgenza il trattamento va interrotto e va contattato subito il proprio medico.
Nel 2018 a seguito di quattro casi riportati di grave danno epatico che hanno portato al trapianto di fegato il farmaco è stato sottoposto a revisione. Il Comitato per la sicurezza dei farmaci (Prac) raccomandava alcune misure restrittive per minimizzare il rischio, confermate dal Comitato per i medicinali ad uso umano (Chmp) per trattamenti prechirurgici di sintomi da moderati a severi in donne di età riproduttiva e per trattamenti intermittenti di sintomi da moderati a severi in donne di età riproduttiva che non sono eleggibili all’intervento chirurgico.
Nel 2019 un quinto caso che esita con un trapianto di fegato comporta la necessità di un’indagine approfondita sui rischi e benefici di ulipristal acetato e dell’efficacia delle misure restrittive. Si confermava come più probabile la casualità tra ulipristal acetato e l’epatite acuta che ha portato a danno epatico acuto e a trapianto di fegato. La Commissione europea iniziò la procedura prevista in base all’articolo 31 della direttiva 2001/83/EC. Il 12 marzo 2020 il Prac raccomandava come misura temporanea la sospensione dell’autorizzazione nel mercato del prodotto fino a che non si fosse presa una decisione e venne ad adottare successivamente la raccomandazione di revoca dell’autorizzazione considerata dal Comitato dei medicinali per uso umano.
Il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell’Ema raccomandava il 13 novembre scorso di limitarne l’uso «soltanto per il trattamento dei fibromi uterini in donne in pre-menopausa per le quali l’intervento chirurgico (compresa l’embolizzazione dei fibromi uterini) non è adeguato o non si è rivelato efficace. I medicinali non devono essere utilizzati per controllare i sintomi dei fibromi uterini in attesa del trattamento chirurgico». Tale raccomandazione riportava che il Comitato per la sicurezza (Prac) «aveva evidenziato che non era possibile identificare quali pazienti fossero maggiormente a rischio di danno epatico o quali misure potessero ridurre tale rischio. Pertanto, il PRAC aveva avvisato che questi medicinali non dovevano essere commercializzati nell’UE.» Il Comitato per i medicinali ad uso umano (Chmp) pur sostenendo le valutazioni di rischio del Prac, riportava il testo: «Tuttavia, ha ritenuto che i benefici di ulipristal acetato 5 mg nel controllare i fibromi possano superare questo rischio nelle donne per le quali non sono disponibili altre opzioni di trattamento. Di conseguenza, il CHMP ha raccomandato di mantenere il medicinale disponibile per il trattamento delle donne in premenopausa che non possono sottoporsi a interventi chirurgici (o per le quali l’intervento chirurgico non si è rivelato efficace)». La raccomandazione del Chmp è stata inviata alla Commissione europea che ha adottato una decisione giuridica vincolante per tutti paesi dell’Unione Europea ( Ulipristal acetate for uterine fibroids. Ema recommends restricting use, 11 january 2021, Ema).