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Covid-19: terza dose e vaccino per bambini dai 5 ai 11 anni. L’uso prudente e utile delle mascherine

05 Novembre 2021

L’impegno si concentrerà sul completamento della prima dose vaccinale – siamo arrivati all’86,45% sulla popolazione vaccinabile – e sull’acceleramento per la terza dose del vaccino anti-Covid-19 – si è all’83, 3% di persone che hanno completato il ciclo (copertura totale per 45 milioni di cittadini) -. L’allarme dell’Oms – aumento del 10% dei decessi per Covid in 56 paesi – e la mappa dei contagi di Covid-19 elaborata il 4 novembre, dal Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive (ECDC) delle Nazioni Unite stanno ad indicare queste vie come le sole percorribili, ha riferito il Ministro della Salute Roberto Speranza durante la conferenza stampa odierna.

Ecco i motivi: l’Italia presenta un quadro epidemiologico migliore di altri Paesi in Europa in cui la ripresa dei contagi è invece cresciuta molto come si può vedere dal colore rosso prevalente nella mappa dell’Ecdc. Le autorità sanitarie nazionali stanno caldamente raccomandando la terza dose per gli ultrasessantenni che hanno completato il ciclo vaccinale primario da almeno sei mesi, per le persone fragili e chi è stato vaccinato con una dose unica di Janssen. Si prevede la terza dose per le altre fasce generazionali.

La vaccinazione anti-Covid è importante perché, sottolinea il ministro Speranza, richiamando la mappa dell’Ecdc «dove le vaccinazioni hanno una percentuale più alta l’incidenza dei contagi è più bassa, invece dove lo scudo dei vaccinati è più basso l’incidenza sale in modo significativa.» È quello che sta accadendo in molti Paesi con problematiche serie non solo per il numero crescente di contagiati ma anche per le ospedalizzazioni e morti. Riporta l’esempio della Romania, dove un terzo della popolazione è vaccinata, che in questi ultimi giorni sono state segnalate quasi 600 decessi.

Le misure di prevenzione continueranno ad accompagnare la nostra vita in questa fase pandemica dall’uso corretto delle mascherine anche all’aperto quando vi sono assembramenti, al distanziamento e alle norme igieniche come il lavaggio frequente delle mani.

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Mappa dell’Ecdc, 4 novembre 2021 indicatore combinato: tasso di notifica caso covid19 14 giorni su 100mila abitanti e il tasso di positività, 18 – 31 ottobre 2021 – Fonte ECDC

Si prevede per la terza dose una chiamata attiva da parte delle regioni e la possibilità della partecipazione volontaria, ha aggiunto il commissario straordinario Generale Francesco Paolo Figliuolo. Il picco vaccinale sarà tra dicembre e febbraio.

La terza dose conferisce un’ulteriore protezione perché stimola le cellule della memoria del sistema immunitario, come accade con i richiami vaccinali di molti patogeni che vengono adottati in età pediatrica, ad esempio l’antitetanica.

La riduzione di un terzo del vaccino Pfizer-BioNTech approvato dalla FDA e del CDC apre l’opportunità di protezione per la fascia di età dai 5 ai 12 anni, afferma il direttore del Comitato Tecnico Scientifico Covid-19 Locatelli per i seguenti motivi: per proteggerli da forme gravi di Covid che seppure sono eccezionali ma sono anche fatali, per proteggerli da fenomeni di no Covid, per garantire loro il mantenimento della socialità nei percorsi formativo-educativi e per ridurre la circolazione virale.

Vaccinati all’estero con vaccino non autorizzato da Ema

In una circolare ministeriale della Sanità si definiscono i criteri approvati dal Comitato scientifico dell’Agenzia italiana del Farmaco, per chi ha ricevuto una dose o completato il ciclo vaccinale con un vaccino anti-Covid 19 che non è stato autorizzato dall’Agenzia Europea dei medicinali.

Questi possono ricevere una dose di richiamo con un vaccino a vettore m-Rna messaggero nei dosaggi autorizzati per il booster, ossia per il richiamo: 30 mcg in 0,3 ml per Comirnaty di Pfizer/BiioNTech; 50 mcg in 0,25 ml per Spikevax di Moderna.

Se hanno completato il ciclo vaccinale primario la dose di richiamo citata va somministrata dal 28 giorno fino a 6 mesi dal completamento e dà diritto al green pass.

Se si superano i 6 mesi dal completamento del vaccino o se si è somministrata una sola dose, si può procedere con un ciclo vaccinale completo sempre mRna nei dosaggi previsti.

Janssen e terza dose

Una circolare del Ministero della Sanità informa che i vaccinati con un’unica dose di Janssen possono, passati i 6 mesi ricevere una dose vaccinale di richiamo, o “booster”, da somministrare con vaccino a m-RNA messaggero: Questi possono ricevere una dose di richiamo con un vaccino a vettore m-Rna messaggero nei dosaggi autorizzati per il booster, ossia per il richiamo: 30 mcg in 0,3 ml per Comirnaty di Pfizer/BiioNTech; 50 mcg in 0,25 ml per Spikevax di Moderna.

Perché indossare le mascherine? Ne dà risposta uno studio

Le misure di prevenzione dall’infezione da Covid-19 non sanitarie come il distanziamento, le mascherine e la preferenza per luoghi all’aperto contribuiscono a proteggersi. Molti studi ne hanno mostrato l’impatto tra la riduzione sintomatica del Sars-CoV2 e l’uso delle mascherine. Ma come si può verificare la loro efficacia?

Ha provato una ricerca di Andrejko K. et al., Predictors of Sars.CoV-2 infection following high risk exposure, pubblicata ora in fase pre-print in medRxiv senza valutazione peer review, che è stata condotta dal Dipartimento di Sanità pubblica della California sulla base dei risultati riscontrati su un campione di 1280 soggetti in California, che erano positivi al test tra il 24 febbraio e il 26 settembre 2021. Il suo uso corretto riduce la probabilità di infezione dopo un’esposizione ad alto rischio. I suoi benefici sono soprattutto quando ci si espone per tre o più ore, in un luogo chiuso o se si è a contatto con persone non conviventi in casa.

Si è rilevato che il rischio di contagio è più elevato per i partecipanti parzialmente vaccinati quando si espongono a casi sospetti o conosciuti al chiuso o per più di tre ore. Aver indosso la mascherina quando si è esposti ad un caso sospetto o noto riduce le probabilità di infezione del 48%.

«Questa protezione è soprattutto importante per coloro che non sono ancora vaccinati», dice l’epidemiologo dell’Università della California Joseph Lewnard in Berkeley (Remmel, When are masks most useful? in Nature 4 nov 2021) un coautore dello studio. Le maschere aggiungono la protezione quando chi le indossa è vaccinato. Non c’è un chiaro beneficio invece se si viene a contatto ravvicinato con una persona con Covid -19.

redazione Bioetica News Torino