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Conf. episc. inglese: Dolore e vicinanza ai familiari del paziente polacco RS. No alla definizione di nutrizione e idratazione assistita come trattamenti sanitari

27 Gennaio 2021

È mancato ieri, il paziente polacco, chiamato pubblicamente RS per preservare il suo anonimato, ricoverato presso lo University Hospitals Plymouth NHT Trust dallo scorso novembre a causa di un attacco cardiaco e per il coma, a cui sono stati rimossi i sostegni vitali nutrizione e idratazione da una sentenza di Corte. Una vicenda che si snoda in pochi mesi tra ricorsi in appello e alla Corte dei Diritti dell’Uomo per reinserire tali sostegni vitali artificiali, disaccordi familiari, che coinvolge due Paesi, la Gran Bretagna e la Polonia.

La Conferenza episcopale cattolica dell’Inghilterra e del Galles esprime in una nota il dolore e porge le condoglianze a tutta la famiglia del Signor RS sia in Inghilterra che in Polonia, si unisce in preghiera con la comunità cattolica locale, «i cui cuori sono stati toccati da questo tragico caso», aggiungendo: «Preghiamo affinché quanto accaduto non possa ripetersi in futuro, e speriamo che tutti coloro che richiedono idratazione e nutrizione clinicamente assistita (CANH) siano trattati con vera dignità umana».

Il vescovo di Plymouth, Rev. Mark O’Toole, afferma anch’egli vicinanza a tutti i familiari, continuando ad offrire sostegno pastorale alla famiglia come per tutto il tempo in ospedale.

La nota dei vescovi cattolici della conferenza episcopale inglese e gallese si conclude con una breve e risoluta dichiarazione della Chiesa Cattolica sulla sua continua opposizione alla definizione di nutrizione e idratazione assistita come trattamenti sanitari «che è ora diventata la base delle decisioni legali e mediche per togliere la nutrizione e l’idratazione assistita dai pazienti. Fornire cibo e acqua ai pazienti molto malati, persino con l’ausilio di strumenti di assistenza, è un livello basilare di cura. Questa cura deve essere data ogni qualvolta sia possibile a meno che non sia indicato diversamente a livello medico in quanto sia un carico eccessivo o manchi di raggiungere il suo scopo».

redazione Bioetica News Torino