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Covid-19. Vaccino Moderna raccomandato dall’agenzia europea del farmaco Ema e Aifa Alcune caratteristiche del Vaccino Moderna

07 Gennaio 2021

Il secondo vaccino per il Covid-19 è stato autorizzato in Europa, sempre sotto condizione, trattandosi di una procedura in via emergenziale per la pandemia in corso, dall’Agenzia europea del farmaco Ema domenica 6 gennaio dopo aver ottenuto il consenso del Comitato per l’uso umano dei medicinali (CHMP): si tratta del vaccino Moderna, sviluppato e prodotto dall’azienda farmaceutica Moderna Biotech Spain che potrà essere impiegato a partire nella popolazione dai 18 anni di età nella campagna vaccinale, a fianco del vaccino attualmente in corso dell’azienda Pfizer-BioNTech, dopo il consenso favorevole della Commissione europea ottenuta anch’essa ieri, e in Italia con l’approvazione dell’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa), ottenuta nella riunione di giovedì 7 gennaio.

Per Ursula von der Leyden, presidente della Commissione Europea: «avremo 160 milioni di dosi in più. E ne arriveranno altri: l’Europa si è assicurata fino a 2 miliardi di dosi di potenziali vaccini contro la COVID-19».

Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare: «insieme al vaccino BioNTech-Pfizer, garantirà una più celere distribuzione di 460 milioni di dosi nell’UE. E ne arriveranno altre. Gli Stati membri devono garantire che le vaccinazioni procedano a un ritmo altrettanto rapido. I nostri sforzi non cesseranno finché i vaccini non saranno disponibili per tutti nell’UE». Infatti il contratto firmato dalla Commissione Europea prevede tra il primo e il terzo trimestre 2021 un rifornimento da Moderna di 160 milioni di dosi di vaccino che si andranno ad aggiungere ai 300 milioni di dosi di quello distribuito da BioNTech-Pfizer, autorizzato in Europa il 21 dicembre.

Approvato dall’Aifa sotto condizione, dopo la riunione tenutasi giovedì 7 gennaio con esito favorevole della Commissione tecnico scientifica di Aifa sul dossier «in base al rapporto rischio/beneficio del vaccino particolarmente favorevole nella popolazione a maggiore rischio» si è dato il via libera alla sua immissione in commercio. Il CTS ha rilasciato tale parere: «classifica il farmaco in classe Cnn e stabilisce il regime di fornitura prescrizione medica limitativa (RRL), chiarendo che il farmaco potrà essere utilizzato esclusamene presso le strutture identificate sulla base dei piani vaccinali o di specifiche strategie messe a punto dalle Regioni».

«Da oggi abbiamo uno strumento in più per la nostra campagna di vaccinazione su cui stiamo investendo ogni energia», ha chiosato il ministro italiano Roberto Speranza da Facebook.

L’Agenzia Aifa afferma che «rispetto al vaccino Comirnaty, sulla base dei dati attualmente disponibili, il profilo di sicurezza e di efficacia del vaccino Moderna appare sostanzialmente sovrapponibile». Ha evidenziato alcune differenze tra le quali l’età vaccinabile dai 18 anni per Moderna e dai 16 anni il Cominarty, l’intervallo di tempo tra una dose e l’altra 28 gg per Moderna e 21 per Cominarty, l’immunità vaccinale risulta acquisita a partire da 2 settimane dopo la seconda dose per il Moderna, la temperatura di conservazione tra i – 15 e i – 25°C. –

La somministrazione riguarda in un ciclo di due dosi, a intervallo di 28 giorni dalla prima iniezione sul braccio. La sua peculiarità che si contraddistingue dal vaccino ora in uso della Pfitzer – BioNTech (tra i – 90 e i – 60°C) è la sua adattabilità di conservazione: richiede una temperatura tra i sotto i 25 °C e i sotto 15° C. di congelamento per la conservazione a lungo periodo fino alla data di scadenza, 7 mesi, nell’originale imballaggio di cartone da proteggere dal contatto con la luce diretta. Può essere conservato in frigorifero a temperatura tra i 2°C fino agli 8 °C, per un massimo di 30 giorni, al riparo dalla luce.

Attualmente, viene impiegato, come afferma l’azienda di biotecnologie Moderna inc. dalla sede di Cambridge, nel Massachussets, dopo l’annuncio del parere favorevole da Bruxelles della Commissione Europea: dal 18 dicembre scorso negli Stati Uniti, dal 23 dicembre in Canada e in Israele dal 4 gennaio 2021.

Molti dati sono attualmente limitati, come la durata della protezione, la capacità del vaccino di prevenire la forma grave di Covid-19, la misurea di prevenzione per gli immunocompressi, i bambini e le donne in gravidanza, la capacità di prevenire casi sintomatici. La raccomandazione per l’immissione in commercio del vaccino è autorizzata da Ema sotto condizione. Solo il monitoraggio costante per due anni dello studio clinico potrà fornire tali informazioni. L’Ema precisa che «sebbene nell’ambito degli studi clinici un numero elevato di persone abbia ricevuto i vaccini Covid-19 alcuni effetti indesiderati possono emergere solo quando si saranno vaccinate milioni di persone». Ai professionisti sanitari è richiesta la segnalazione di ogni reazione avversa che potrebbe verificarsi. Gli studi indipendenti sui vaccini Covid-19 che saranno intrapresi sotto il coordinamento delle autorità dell’Unione Europea contribuiranno nel fornire informazioni più complete riguardo a sicurezza a lungo termine, benefici e rischi gli studi indipendenti sui vaccini Covid-19.

Efficacia

Ha dimostrato nella sperimentazione clinica condotta in grandi dimensioni un’efficacia in generale del 94.1% nella prevenzione da Covid-19 nei 30.351 partecipanti adulti dai 18 anni di età. Su 30.351 partecipanti, di cui una metà (15.185) ha ricevuto il vaccino e l’altra (15.166) un’iniezione fittizia, inconsapevoli chi ricevesse il vaccino vero o meno, si è calcolata un’efficacia su circa 28 mila persone dai 18 ai 94 anni di età che non presentavano segni di precedente infezione. Si è dimostrata, come afferma l’Ema, una  «riduzione del 94.1% del numero dei casi sintomatici da Covid tra coloro che hanno ricevuto il vaccino (11 soggetti avevano il Covid-19 con sintomi su 14.134 vaccinati) confronto di coloro che hanno ricevuto iniezioni fittizie (185 soggetti manifestavano il Covid-19 con sintomi su 14.073 persone che hanno ricevuto iniezioni fittizie)». Per l’efficacia del vaccino si veda Tavola 2. Analisi in Summary of product characteristics, Ema, p.8).

L’età media è di 53 anni, varia da 18 a 94 anni di età: 22.831 vanno dai 18 ai 64 anni mentre 7.520 vanno dai 65 anni in poi. Lo studio della popolazione ha incluso 47,4% femmine e il 52,6% maschi: 79,5% bianchi, 9,7% afroamericani, 4,6% asiatici e 6,2% altro. Il 19,7% dei partecipanti è stato identificato come ispanico o latino.

Lo studio ha anche dimostrato un’efficacia del 90.9% nei partecipanti a rischio di Covid-19 grave, nelle persone affette da malattie polmonari, coronariche, da obesità, epatiche, da diabete o infezione da HIV; un’efficacia che si è mantenuta anche attraverso differenze di genere, popolazione e di etnia.

Dall’Agenzia del farmaco italiana Aifa che pubblica la raccomandazione del vaccino da parte di Ema e dal sito della medesima agenzia europea Ema alcune caratteristiche descrittive sul vaccino Moderna pubblicate e aggiornate al 6 gennaio 2021.

Che cosa è il vaccino Moderna e come funziona?

Si tratta di un vaccino modificato a livello di nucleoside per la prevenzione della malattia da Covid-19 nelle persone dai 18 anni di età. Contiene una molecola chiamata mRNA, incapsulata in nanoparticelle lipidiche, che ha la funzione di impartire le istruzioni per la produzione di una proteina presente sulla superficie del virus Sars-CoV-2, detta Spike, di cui il virus si serve per penetrare nelle cellule umane.

Iniettato il vaccino le cellule dell’organismo umano leggeranno le istruzioni dell’mRNA e produrranno temporaneamente la proteina Spike; in tal modo il sistema immunitario della persona vaccinata riconoscerà questa proteina come estranea e risponderà producendo le proprie difese naturali, ossia gli anticorpi e le cellule T (globuli bianchi). In momento successivo la persona vaccinata dovesse entrare in contatto con il Sars_CoV2, il suo sistema immunitario riconoscerà il virus e sarà pronto a difendere l’organismo.

Il mRNA del vaccino non rimane nel corpo ma si degrada a breve dopo la vaccinazione.

Ci si può vaccinare se si è già contratto il Covid-19?

Lo studio clinico sperimentale ha mostrato che non vi sono effetti collaterali in 343 persone che hanno ricevuto il vaccino Moderna ed avevano già contratto precedentemente la malattia del Covid-19. L’Ema e l’Aifa non possono fornire risposte certe perché  «Non vi sono tuttora dati sufficienti per concludere come il Vaccino Moderna funzioni sulle persone che siano già state contagiate dal virus».

Può ridurre la trasmissione virale da persona a persona?

Non si conosce ancora l’impatto del vaccino sulla diffusione del virus nella popolazione generale e come pure se le persone vaccinate potranno essere veicolo di trasmissione e diffusione del virus.

Quanto dura la sua protezione?

Non si ha attualmente alcuna conoscenza per cui si otterranno informazioni dal monitoraggio di due anni dei partecipanti allo studio clinico effettuato da Moderna Biotech Spain.

Gli immunicompromessi, le donne in gravidanza o in allattamento, gli allergici possono vaccinarsi?

Per coloro che hanno un sistema immunitario indebolito, gli immunocompromessi, possono vaccinarsi in quanto sono esposti ad un alto rischio nel contrarre il Covid-19, anche se i dati a disposizione sono limitati e «le persone possono non rispondere altrettanto bene al vaccino [ma] non vi sono particolari problemi di sicurezza».

Per le donne in gravidanza la decisione spetta al medico «dopo aver valutato benefici e rischi» perché i dati sull’uso in donne in gravidanza sono in numero molto limitato, dato dallo studio. Invece per l’allattamento non si prevedono rischi seppure, conferma l’Ema, che non esistano studi sull’allattamento. (Alcune società scientifiche italiane hanno espresso di recente alcune raccomandazioni in un Position Paper ad interim con la richiesta di uno studio sull’argomento).

Le persone che sono a conoscenza di essere allergiche a uno dei componenti del Vaccino Moderna, elencati nel paragrafo 6 del foglio illustrativo non devono ricevere tale vaccino (si veda in informazioni sul prodotto su Ema (https://www.ema.europa.eu/en/documents/product-information/covid-19-vaccine-moderna-product-information_en.pdf pagina 26 – internet 07.01.2021): 6. Contents of the pack and other information. What Covid-19 Vaccine Moderna contains: lipid SM-102, cholesterol, 1,2-distearoyl-sn-glycero-3-phosphocholine (DSPC), 1,2-Dimyristoyl-rac-glycero-3-methoxypolyethylene glycol-2000 (PEG2000 DMG), trometamol, trometamol hydrochloride, acetic acid, sodium acetate trihydrate, sucrose, water for injections.

Dallo studio sono emerse reazioni allergiche (ipersensibilità); pochi casi di anafilassi – grave reazione allergica.

Viene raccomandato che COVID-19 Vaccine Moderna deve essere somministrato sotto stretta supervisione medica e deve essere disponibile un trattamento medico adeguato in caso di reazioni allergiche. I soggetti che manifestano una reazione allergica grave dopo aver ricevuto la prima dose di COVID-19 Vaccine Moderna non devono ricevere la seconda dose.

Quali rischi associati al Vaccino Covid-19 Moderna?

Dallo studio clinico sperimentale si sono riscontrati effetti indesiderati di entità lieve o moderata che si sono risolti in pochi giorni dalla vaccinazione. Sono comparsi, in più di una persona su 10 dolore nel luogo della iniezione (,92%) stanchezza (70%), mal di testa (64,7%), mialgia (61,5) – dolore muscolare -, artralgia – dolore alle articolazioni (46,4%), brividi (45,4%), nausea- vomito (23%), gonfiore o dolorabilità dei linfonodi delle ascelle (19,8%), febbre (15,5%), gonfiore nel luogo dell’iniezione (14,7%) e arrossamento (10%).

Si è riscontrata una frequenza lievemente inferiore di reazione avversa associata al progredire dell’età.
In meno di una persona su 10 si sono riscontrati arrossamenti, orticarie ed eruzioni cutanee nel sito dell’iniezione ed eruzione cutanea.
In meno di una persona su 100 si è manifestato il prurito.
Raramente, in meno di una persona su 1000 si sono presentati gonfiore al viso – che potrebbe riguardare coloro che hanno effettuato iniezioni cosmetiche al viso – e debolezza muscolare di un lato del viso – paralisi, paresi facciale periferica acuta.
Si sono verificate reazioni allergiche, compreso un numero molto limitato di reazioni allergiche gravi (anafilassi).

Una incidenza maggiore di reazioni avverse si è manifestata in gruppi più giovani: gonfiore- dolorabilità dei linfonodi delle ascelle, affaticamento, mialgia, artralgia, brividi, nausea-vomito e febbre è risultato più alto tra i 18 e i 65 anni di età rispetto alle persone sessantacinquenni e oltre.

Da Ema si raccomanda una somministrazione sotto stretta supervisione e con un trattamento medico adeguato.

Somministrazione

In due dosi di 0.5 ml ciascuna ad intervallo di tempo di 28 giorni l’una dall’altra. Le persone che hanno ricevuto il vaccino Moderna alla prima somministrazione devono ricevere lo stesso nella seconda dose. Non viene richiesta una dose diversa per le persone anziane dai 65 anni di età. Si richiede una meticolosa osservazione di circa 15 minuti dopo la vaccinazione. E la seconda dose non deve essere fornita in chi ha avuto esperienza di anafilassi con la prima dose.

La vaccinazione va posticipata se sono in corso malattie febbrili acute severe o infezioni gravi.

Cautela deve porsi da parte dei professioni sanitari verso chi segue terapie anticoagulanti o che soffrono di trombosicitopenia o presentano problemi di coagulazione (emofilia) perché possono manifestarsi sanguinamenti o bruciori dopo la somministrazione intramuscolare.

Non è dimostrata efficacia, sicurezza e immunogenicità del vaccino nelle persone immunocompromesse e in quelle in corso di tale terapia. L’efficacia può risultare inferiore in queste persone immunocompromesse.

Non si conosce finora la durata della protezione vaccinale. Le persone vaccinate possono non essere protette fino ai 14 giorni dopo la loro seconda dose.

Dal documento informativo sul prodotto approvato dal Comitato dei medicinali per uso umano – Ema il 6 gennaio 2021 per CHMP – Ema la somministrazione del Vaccino in gravidanza dovrebbe essere considerato solo quando i potenziali benefici sorpassano qualunque rischio potenziale per la madre e il feto. C’è una limitata esperienza con l’uso del vaccino Moderna nelle donne in gravidanza.

Degli eccipienti i cui effetti sono conosciuti vi è il sodio: il vaccino contiene meno di 23 mg per 0.5 ml dose, è “libero da sodio”.

Non vi sono studi sulla interazione con altri prodotti.

Dagli studi animali non sono riportati effetti diretti o indiretti dannosi riguardo alla tossicità riproduttiva.

Non ha alcuna o trascurabile influenza sulla capacità di guida tuttavia sulla base di alcuni effetti sopracitati tra quelli indesiderabili possono temporaneamente influire sulla abilità di guida.

Uso del vaccino per la somministrazione per professionisti sanitari

Conservazione

La fiala sigillata dura 7 mesi di conservazione tra i – 25 °C e i – 15°C.
Può essere conservato in frigorifero a 2°C fino a 8°C, protetta dalla luce, nella confezione originale di cartone, per un massimo di 30 giorni. Non può essere ricongelato una volta scongelato.
Può essere conservato tra gli 8°C e i 25°C fino a 12 ore dopo la rimozione dalle condizioni di refrigerazione.
La stabilità chimica e fisica della fiala si mantiene per 6 ore dai 2 ai 25 °C dopo la prima iniezione. Una volta aperto il vaccino deve essere utilizzato immediatamente.

Contenitore

Ciascuna fiala contiene 10 dosi da 0.5 ml. Un pacco contiene 10 fiale multidose.

Precauzioni, maneggiamento

Una volta scongelato è pronto all’uso. Non agitare o diluire, oscillare la fiala lievemente dopo lo scongelamento e prima di ogni iniezione.

Prima della somministrazione lasciare la fiala per 1 ora a temperatura ambiente tra i 15°C e i 25°C oppure in frigorifero per 2 ore e 30 minuti tra i 2°C e gli 8°C.

Dopo lo scongelamento la fiala da somministrare lasciare per un massimo di 30 giorni nel frigorifero tra i 2° e gli 8° C e per un massimo di 12 ore a temperatura ambiente tra gli 8° e i 25°C.

Ciascuna dose di 0,5 ml va estratta dalla fiala con un ago e siringa sterile nuovi per ogni iniezione per prevenire infezioni trasmesse da persona a persona. Dopo la prima dose la fiala va tenuta a temperatura ambiente tra i 2°C e i 25°C, riportando data e tempo del primo uso sulla etichetta e scartarla trascorse le 6 ore.

Se compare un colore diverso o il dosaggio è scorretto la fiala va scartata. Si vedano informazioni sul piano di gestione di rischio del vaccino Moderna

(aggiornamento 7 gennaio ore 17.09)
Redazione Bioetica News Torino
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