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40 Giugno 2017
Speciale Giovani e corporeità nella società contemporanea: Dal corpo esaltato e non tutelato alla cura di sè

Editoriale

Gentili  lettrici e lettori,

La perfettibilità del corpo e della mente umana abita la nostra società occidentale. Dall’ossessione salutista agli interventi di chirurgia estetica fino alle nuove questioni etiche del potenziamento umano – ad esempio l’uso di farmaci e tecnologie oltre alla cura di malattie.

Competitività e modelli estetici “perfetti” proposti ed associati ad immagini di successo fanno sentire  spesso la persona umana “oggetto” che deve adattarsi ad un mondo in evoluzione. Nella fase dell’adolescenza e della giovinezza la ricerca della bellezza estetica può comportare gravi scompensi fino all’anoressia. Il corpo può rivelarsi per chi è nella delicata e complessa fase di crescita un luogo in o su cui convergere le proprie paure, tensioni, crisi interiori, disagi sociale, psichico, familiare.

In questo numero accogliamo l’analisi del rapporto fra i giovani e il loro vissuto corporeo sotto differenti piani di lettura ed approcci speculativi socio-antropologico, biblico e magisteriale, scientifico e didattico-pedagogico presentata al Corso di formazione per i docenti di religione a Torino. È stata un’iniziativa del Centro Cattolico di Bioetica torinese e l’Ufficio diocesano Scuola come spiega la referente e coordinatrice Clara Di Mezza, dottore di Ricerca in Teologia Morale e docente di Bioetica presso la Facoltà Teologica di Torino.

Con il titolo del Corso ripreso nel nostro dossier monografico «Giovani e corporeità nella società contemporanea: dal corpo esaltato e non tutelato alla cura di sé» si diffondono i preziosi contributi dei docenti. Da un inquadramento sociologico con il prof. Roberto Francesco Scalon dell’Università degli Studi di Torino si passa ad una lettura antropologico-filosofica della prof.ssa Carla Corbella, docente di Teologia Morale alla Facoltà Teologica di Torino. Poi  ad una prospettiva psicologica della prof.ssa Francesca Di Summa psicoterapeuta, didatta SIPI e presidente Istituto di Psicologia individuale «A. Adler», con un intervento sull’autolesionismo, e della dott.ssa Enrica Maria Fusaro, psicoterapeuta e didatta SIPI, formatrice e docente presso la Scuola Adleriana di Psicoterapia, che presenta i disturbi dell’alimentazione e il cutting.  Infine conclude la prof.ssa Clara Di Mezza con una relazione sulle considerazioni del «corpo dignitosamente trattato alla luce delle Sacre Scritture».

Una buona lettura,
Lo staff «Bioetica News Torino»

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