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88 Maggio 2022
Speciale Il mondo giovanile nella società odierna tra Covid-19 e post Covid

Il Film. “C’mon c’mon”, di Mills M.

Johnny (Joaquin Phoenix) è un giornalista radiofonico impegnato a girare l’America per intervistare i bambini riguardo alle loro e al loro modo di vedere il mondo. Mentre è impegnato nei suoi viaggi, sua sorella lo contatta chiedendogli di badare a suo figlio Jesse (un talentuoso e giovanissimo Woody Norman). Nonostante i due non si siano mai visti prima, tra Johnny e il piccolo Jesse nasce un’amicizia davvero speciale, grazie alla quale ognuno di loro scoprirà nuovi lati di sé fino a quel momento del tutto sconosciuti.

Con C’mon c’mon (2021), il visionario regista Mike Mills ha voluto raccontare la propria esperienza personale di padre ai suoi fedelissimi fan, che già aveva conquistato con il suo precedente film molto introspettivo Century Women. Quest’ultima opera cinematografica del regista è un road movie intenso e mai banale, arricchito da una fotografia al limite della perfezione la cui raffinatezza (amplificata dall’utilizzo del bianco e nero) è quasi un omaggio all’essenzialismo francese di Truffault con un tocco moderno in pieno stile wild west.

Lo spettatore viene catapultato da una parte all’altra degli Stati Uniti, da Los Angeles a New York fino a Detroit e New Orleans in una spirale vorticosa che mette in luce la fatica, le preoccupazioni, ma anche la gioia e l’entusiasmo di crescere un figlio, con tutti gli alti e bassi del caso. C’mon c’mon è un vero tripudio di emozioni sincere che celebra la meraviglia del quotidiano ben conosciuta da ogni genitore.  Un rapporto alla pari, quello tra Johnny e Jesse, che trascende la differenza di età e di esperienze e che li unisce inscindibilmente nel profondo del loro essere.

© Bioetica News Torino, Maggio 2022 - Riproduzione Vietata