Pastorale della Salute e Bioetica, due discipline fra loro correlate, ma sicuramente non sovrapponibili. Ambedue hanno avuto uno sviluppo intenso soprattutto in questi ultimi decenni. È importante conoscerle per saperle interpretare e metterle in dialogo fra loro, in modo tale da non confonderle.
Che cosa si intende per Pastorale della Salute?
La nota della CEI «La Pastorale della Salute nella Chiesa Italiana» del 1989, al n. 19 la definisce in questo modo:
«Essa può essere descritta come la presenza e l’azione della Chiesa per recare la luce e la grazia del Signore a coloro che soffrono e a quanti se ne prendono cura.
Non viene solo rivolta ai malati, ma anche ai sani, ispirando una cultura più sensibile alla sofferenza, all’ emarginazione e ai valori della vita e della salute»
Leggendo attentamente la suddetta definizione possiamo dedurre che la Pastorale della Salute interviene in maniera ampia rispetto ai temi legati alla salute e alla sofferenza e che si rivolge a diverse categorie di persone: i malati, gli operatori sanitari, familiari e volontari.
Ma possiamo soffermarci su quell’espressione che richiama all’ispirazione di “una cultura più sensibile alla sofferenza… e ai valori della vita e della salute”, che apre uno spazio effettivo alla Bioetica.
La stessa nota già citata del 1989 al n. 20, indica anche gli obiettivi della Pastorale della Salute; fra questi meritano di essere segnalati quelli che hanno un richiamo ed un collegamento alla Bioetica: «Svolgere opera di educazione sanitaria e morale […] promuovere e costruire nella società […] una cultura della vita»; «contribuire all’umanizzazione delle strutture ospedaliere», «favorire la formazione degli operatori sanitari».
Nel far fronte a questi obiettivi, la Pastorale della Salute non può non tener conto della Bioetica, che ha come compito quello di costituire un ponte fra la scienza e l’etica.
Gli operatori sanitari nello svolgere la loro professione si trovano sovente di fronte a casi clinici, legati ai temi dell’inizio della vita, alla sofferenza, alla cura e al fine vita, che implicano scelte etiche non sempre facili, ma necessarie.
La Pastorale della Salute, nella sua prassi include attività formative che implicano la Bioetica Personalista. Il Personalismo in Bioetica bene si concilia con l’accompagnamento e la cura che normalmente svolge la Pastorale della Salute.
La centralità della persona umana, la cura olistica e la promozione della vita, sono principi che accomunano le due discipline.
In sintesi la Pastorale della Salute non coincide con la Bioetica, ma essa è sicuramente una branca fondamentale di cui la Pastorale della Salute non può fare a meno.
La stretta collaborazione e l’organizzazione di diverse iniziative formative, quali il Master di Bioetica e il Biennio di specializzazione in Pastorale della Salute che da alcuni anni si realizzano in Piemonte, sono la testimonianza di questa attiva e proficua collaborazione.
© Bioetica News Torino, Ottobre 2012 - Riproduzione Vietata