Recensione cinematografica di Valerio Sammarco, The Master, in www.cinematografo.it, 2 gennaio 2013
Marinaio, alcolizzato e abile inventore di distillati, Freddie Quell (Joaquin Phoenix1) torna in patria alla fine della seconda guerra mondiale. Prova a reintegrarsi, prima come fotografo in un centro commerciale, poi come agricoltore: fuggirà via, da entrambe le situazioni. E si imbarca di nuovo, stavolta – inconsapevolmente – per combattere un nemico più grande di lui, i demoni di un passato che lo hanno reso il disadattato di oggi, solo, senza casa, senza famiglia, tenuto “in vita” dalla convinzione che lì, in Massachusetts, troverà la sedicenne Doris ad aspettarlo.
Sarà rimasto deluso chi, da The Master2, attendeva l’attacco frontale a Scientology: il film di Paul Thomas Anderson3 – Leone d’Argento e Coppa Volpi ex aequo per i due interpreti principali alla Mostra di Venezia – è molto di più, pur affrontando la questione dell’affermarsi di una setta (“The Cause”), la “metodologia” del proselitismo e senza evitare il rimando diretto a Hubbard (il fondatore di Scientology), palese con la presentazione di Lancaster Dodd (Philip Seymour Hoffman4): “Sono uno scrittore, dottore, fisico nucleare, filosofo teoretico, ma soprattutto un uomo”.
La locandina del film
È lui, su quel barcone, ad “accogliere” il vagabondo ubriacone, ad intuire la possibilità di un “cambiamento”, a convincersi di averlo già incontrato “in un’altra vita”, a volerne scrutare il subconscio per intraprendere il cammino che da “animale” lo riporti ad essere uomo: Lancaster Dodd è la facciata di un’America (i cui fili, si capirà poi, sono saldamente tenuti dalla moglie “dietro le quinte”, Amy Adams5) così fortemente radicata sulla centralità dell’uomo, del controllo, del “dominio”, da dimenticare quanto sia profondo il solco, il vuoto generato dall’assenza di un’affettività, quella “materna”, che l’America stessa non ha evidentemente mai avuto e che Freddie riabbraccia, idealmente, solo sotto forma di enorme donna di sabbia.
È forse il film più radicale, più intimo di Paul Thomas Anderson, che prosegue sulla strada della magniloquenza visiva (addirittura in 70mm, come I giorni del cielo6 e, in parte, The New World7 di Terrence Malick8) e, dopo Il petroliere9 (anche qui la partitura musicale – splendida – è affidata a Jonny Greenwood10), conferma una volta di più di allontanarsi dagli affreschi corali che in passato lo avvicinarono al cinema di Altman11. Disorienta per la complessità di un racconto spoglio di qualsiasi “tesi”, privo di “scene madri” (non a caso …) e figlio di un controllo talmente maniacale – sì, proprio come quello che accompagnava il mito di Stanley Kubrick12 – da impedire ulteriori, superflui eccessi alla già esplosiva recitazione di Joaquin Phoenix: “imprevedibile” e spaventoso (quando lo portano in cella, la distruzione del sanitario di porcellana non era prevista dalla sceneggiatura…), rovescio della medaglia dell’apparente, mediatica bonarietà del “maestro-padrone” interpretato da Seymour Hoffman, anche lui enorme.
The Master, se si vuole, è allora l’affresco di questa insolita storia d’amore tra due personaggi antitetici, convinti – ognuno a suo modo – di poter cambiare l’altro. Inutilmente. Candidato a tre Golden Globes per le interpretazioni di Phoenix, Hoffman e Amy Adams. Imperdibile.
The Master di Paul Thomas Anderson, 137′ Usa 2012
Sitografia
1 Joaquin Raphael Phoenix, attore in The Master (Paul Thomas Anderson, Usa 2012). Per cenni biografici si veda http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/consultazione.redirect?ida=96686
2 The Master (Usa 2012), film drammatico di Paul Thomas Anderson, interpretato da Joaquin Phoenix, Philip Seymour Hoffman, Amy Adams, Laura Dern e Rami Malek. Prodotto da Joanne Sellar, Daniel Lupi, Paul Thomas Anderson, Megan Ellison per Ghoulardi Film Company, Annapurna Pictures e distribuito da Lucky Red 2013, il film è nelle sale italiane dal 3 gennaio 2013.
Per la scheda del film si veda Cinematografo.it,
http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/consultazione.redirect?sch=53586
Alla 69a Mostra internazionale del Cinema di Venezia ( 29 agosto – 8 settembre 2012) diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta, The Master ha vinto il Leone d’Argento per la migliore regia, il premio Fipresci come miglior film, mentre a Philip Seymour Hoffman e Joaquin Phoenix è stata assegnata la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile.
3 Paul Thomas Anderson, regista, autore e sceneggiatore di The Master. Per una biografia si rimanda a Cinematografo.it,
http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/consultazione.redirect?ida=135645
4 Philip Seymour Hoffman, attore. Per scheda biografica cfr. http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/consultazione.redirect?ida=141674
5 Amy Adams, la bella attrice dai natali italiani. Cfr. http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/consultazione.redirect?ida=184265
6 I giorni del cielo di Terrence Malick ((tit. orig. Days of Heaven, Usa 1978), cfr. http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/consultazione.redirect?sch=14370
7 Cfr. ancora di Terrence Malick, The New World – Il mondo nuovo, film americano del 2005, la scheda film su http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/consultazione.redirect?sch=45346
8 Sulla biografia del regista, sceneggiatore e produttore dell’Illinois Terrence Malick si veda http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/consultazione.redirect?sch=45346
9 Cfr. Il Petroliere di Paul Thomas Anderson (tit. orig. There Will Be Blood Usa 2007), in http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/consultazione.redirect?sch=46905
10 Cfr. Jonny Greenwood, compositore musicale nei film The Master e Il petroliere, in http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/consultazione.redirect?ida=269298
11 Cfr. la produzione cinematografica di Robert Altam (1925-2006), regista, sceneggiatore e produttore in http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/consultazione.redirect?ida=2275
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