Carissimi lettori e lettrici,
ormai ci conosciamo da un po’ di tempo. Con alcuni di voi partecipo da anni alle iniziative del Master di Bioetica e con molti ho condiviso tanti begli incontri formativi.
Ormai conoscete la missione di Gambo in Etiopia (si veda di Fruttero E.,Una coscienza critica sui temi della bioetica in «Bioetica News Torino», settembre 2012, e Vivere in Africa, febbraio 2013, www.bioeticanews.it ndr), perché partecipate, con le iscrizioni ai corsi, a molte iniziative di sostegno ai progetti della missione. Durante gli ultimi incontri, vedendo la vostra partecipazione alle iniziative che vi comunicavo ho sentito la vostra calorosa ed attenta solidarietà che mi sosteneva e sostiene i nostri amici missionari e ammalati lontani ed ho pensato che sarebbe bello ci fosse un posticino nel mensile, intitolato «la buona novella».
Abbiamo bisogno di rincuorarci a vicenda ed essere consolazione gli uni per gli altri, anche questo è bioetica? Mi sembra di sì, allora, visto che sono io la prima ad essere stata beneficiata provo ad incominciare.
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Ospedale di Gambo – foto © Enza Fruttero
Voglio condividere con voi la gioia di aver presentato alla CEI il progetto della cartella clinica informatizzata che vi avevo illustrato lo scorso anno. Con l’introduzione di un sistema informatico, in grado di gestire sia la componente finanziaria che quella sanitaria, si potrebbero agevolmente risolvere molte carenze. Sarebbe infatti molte semplice ed immediato fare indagini sull’approppriatezza degli interventi effettuati, analizzarne i costi, mantenere un efficace controllo dei pazienti, sia in regime di ricovero che ambulatoriale, controllare la somministrazione dei farmaci secondo i protocolli stabiliti e le attività degli operatori identificabili con password di accesso. E ancora controllare le scorte dei prodotti e le scadenze per contenere gli sprechi ed infine effettuare le elaborazioni necessarie a rendere conto dei vari progetti finanziati da Istituzioni e benefattori in tempo reale e con un minimo dispendio di tempo e risorse.
Come vi ho detto alla conclusione dei master, il progetto è molto costoso e con le nostre forze non ci saremmo riusciti perciò ho provato attraverso la Conferenza Episcopale Italiana e, grazie all’aiuto dell’Ufficio progetti dei missionari della Consolata di Roma, il progetto ha preso consistenza ed è partito. Adesso aspettiamo con fiducia che sia approvato e finanziato.
Vi comunico che le bancarelle hanno reso molto bene grazie alla vostra generosità e questa è anche la Buona novella, l’attenzione che avete avuto per questa missione lontana, per queste persone sconosciute di cui, in parte vi siete fatti carico.
Con i fondi che riuscirò a raccogliere quest’anno vorrei sostenere, almeno in parte, il progetto che abbiamo approvato dicembre 2012 nel corso del direttivo dell’ospedale di Gambo, diretto dai Padri missionari della Consolata, che consiste nella ristrutturazione ed adeguamento alle norme di sicurezza del pronto soccorso ed ambulatorio. Il progetto c’è, non abbiamo ancora dei preventivi ma spero di saper qualcosa entro fine anno quando andrò per l’incontro annuale.
L’affluenza di ammalati è sempre numerosa e tanti sono gravi. Abbiamo bisogno di offrire loro sale d’attesa confortevoli, accessibili e una piccola degenza temporanea per coloro che necessitano di un periodo di osservazione o di una breve terapia.
Nell’augurarvi buone vacanze vi ringrazio e vi saluto con affetto.
Enza Fruttero
© Bioetica News Torino, Luglio 2013 - Riproduzione Vietata