Editoriale
Gentili lettrici e lettori,
ci troviamo con la fase 2 appena a pochi passi più in là dalla soglia che fino ad un paio di settimane fa il nostro Paese limitava strettamente le libertà individuali per un bene più grande, la tutela della salute pubblica messa a repentaglio dall’arrivo di un virus altamente infettivo e pericoloso che da mesi ha mietuto e continua a disseminare nel mondo morte, con innanzi uno scenario di convivenza con il Covid-19 che ha cambiato le nostre abitudini e comportamenti sociali e di incertezza sull’economia, con un carico più pesante per le differenti fragilità sociali.
«Save the children» ha messo in evidenza di recente con un manifesto indirizzato al Governo una piaga sociale ancora più aggravante in questo periodo, la povertà assoluta in cui si trovano a vivere più di un milione di bambini in Italia, richiamando misure di contrasto alla povertà educativa e di abbandono scolastico a seguito dell’acuirsi delle difficoltà economiche nelle famiglie e della mancanza di strumenti per seguire le lezioni a distanza.
E anche il pensiero di Papa Francesco va proprio ai bambini, costruttori del futuro, nell’annuncio della ricorrenza celebrativa mondiale del quinto anniversario dell’enciclica «Laudato Si’», che si tiene dal 16 al 24 maggio, domandando «che tipo di mondo vogliamo lasciare a quelli che verranno dopo di noi, ai bambini che stanno crescendo?» richiamando al senso etico di responsabilità sulle problematiche ecologiche e al grido dei poveri nel mondo.
In questo numero, differentemente da quanto ci eravamo promessi nello scorso numero, anziché lo studio del Centro Cattolico di Bioetica sulla contraccezione di emergenza che pubblicheremo invece a giugno con cui riprenderemo il consueto approfondimento delle tematiche bioetiche emergenti, abbiamo voluto ancora trattare l’impatto del Covid-19 sulle nostre vite ponendo tuttavia l’attenzione sugli orizzonti e le questioni etiche che si dischiuderanno dopo, presentando alcune riflessioni personali scaturite dalla situazione vissuta in questo periodo di emergenza sanitaria: dal profilo medico-scientifico con Giorgio Palestro presidente del Centro Cattolico di Bioetica, Piero Bottino medico specialista in geriatria e counsellor sistemico e Salvino Leone medico specialista in Ostetricia e Ginecologia, teologo morale e direttore Master in Bioetica all’Istituto di Studi Bioetici «Salvatore Privitera»; sociologico con Roberto F. Scalon docente di Sociologia dei Processi Culturali nell’Università degli Studi di Torino; filosofico con Carla Corbella docente di Etica della Vita presso la Facoltà Teologica di Torino e Pietro Grassi, docente all’ISS presso Apollinare – Pontificia Università della Santa Croce, del Master in Bioetica all’Istituto Teologico Giovanni Paolo II – Istituto di Bioetica e Medical Humanities a- Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.
Vi presentiamo anche un mini-inserto con alcuni pensieri che ci sono arrivati da Davide Deangelis, Flavio Ronchetto e Marco Florio, sempre sul dopo Covid, diversi nello stile, nel linguaggio, dai contenuti che esprimono analisi diverse ampliando così i nostri sguardi sulle realtà del mondo.
Concludiamo con le rubriche delle novità editoriali dello «Scaffale» a cura del prof. Carla Corbella e delle recensioni, la prima sul romanzo «La Fabbrica» (Ponte alle Grazie) della giornalista americana Joanne Ramos, di origine filippine, che racconta della maternità surrogata e la seconda sull’analisi da parte del prof. Guglielmo Tamburrini, docente di Filosofia della Scienza e della Tecnologia presso l’Università di Napoli «Federico II» dei problemi morali emergenti nel campo della robotica e delle I.A. e sullo sviluppo delle politiche etiche in Etica delle macchine. Dilemmi morali per robotica e intelligenza artificiale (Carocci). A queste, curate da Ilaria Losapio, vi è il nuovo volume edito da Effatà Editrice, a cura di E. Larghero. M. Lombardi Ricci e G. Zeppegno, recensito da Gabriella Oldano. Pubblicato nella Collana «Studi bioetici», diretto dal professor Giorgio Palestro, Nascere. Questioni bioetiche di inizio vita, è dedicato alla vita prenatale e presenta uno studio nuovo del Centro Cattolico di Bioetica – Arcidiocesi di Torino sull’aspetto ontologico dell’embrione e sulle relazioni embrio-fetali.
«Lo staff di Bioetica News Torino»
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