Sostieni Bioetica News Torino con una donazione. Sostieni
65 Gennaio 2020
Bioetica News Torino Gennaio 2020

Il Film. «18 regali» di Amato F.

18 regali diretto da Francesco Amato

Il cinema, si sa, ama raccontare storie strappalacrime sulle malattie incurabili – si potrebbe in tal senso elencare una nutrita lista di titoli  – ma raramente queste storie riescono a mantenere le distanze dai facili sentimentalismi e dalle solite, trite banalità circostanziali. A superare quest’ardua prova è  18 regali, ultima e ispirata opera cinematografica di Francesco Amato che, partendo da una storia vera, arricchisce la trama con una buona dose di passionalità e un’ottima sceneggiatura. È un ponte tra passato e presente. È la storia vera di Elisa Girotto, una madre morta nel 2017, all’età di 40 anni, che lascia a sua figlia Anna 18 regali per ogni compleanno, fino alla sua maggiore età – tra cui ci sono bambole, giochi, mappamondi, libri e luoghi che avrebbe voluto visitare con lei – in modo da restarle vicino e accompagnarla nella crescita anche dopo la morte. Ma il giorno del suo diciottesimo compleanno, Anna fugge dalle festa organizzata per lei e mentre vaga ubriaca per strada viene investita da una macchina. Al suo risveglio, però, ci sarà una surreale e inaspettata sorpresa ad attenderla.

Film 18regali F AMATO_manifesto
18 regali diretto da Francesco Amato (Italia 2017), produzione di Lucy Red, 3 Marys Entertainment con Rai Cinema, locandina


Il punto forte della pellicola è senza dubbio il cast. Da Vittoria Puccini, magnifica interprete di Elisa, a Benedetta Porcaroli nei panni della giovane Anna. Edoardo Leo dimostra ancora una volta il suo indubbio talento vestendo i panni del marito sofferente che ha perso l’amore della sua vita ed è gravato dal compito di crescere una figlia senza aiuto.
«Non ho mai avuto una perdita così è non ho mai vissuto quel tipo di dolore», afferma Benedetta Porcaroli ai microfoni de Il Messaggero, «ho dovuto prendere un pezzetto della mia esperienza, di vissuto, elevarlo a potenza e cercare di immaginarlo. A un certo punto mi è arrivato addosso da solo. È stato un percorso molto sofferto ma anche divertente, avventuroso. Ma metabolizzare questo dolore è stato difficile». «Quando abbiamo scelto di raccontare la storia d’amore tra Elisa e sua figlia Anna», racconta inoltre Francesco Amato, «una storia impossibile poiché la madre non sopravvive alla malattia, ci siamo dovuti porre la domanda: si può fare un melodramma senza un abbraccio? Senza un incontro? Tra due personaggi lontani nel tempo? Ebbene sì, grazie al cinema si può fare».

Il film è uscito in Italia il 2 gennaio ed è distribuito da Lucky Red.

© Bioetica News Torino, Gennaio 2020 - Riproduzione Vietata