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46 Marzo 2018
Bioetica News Torino Marzo 2018

Il Libro «I volti dell’alcolismo» di Trębski K.

Un viaggio nel mondo dell’alcolismo facendo conoscere un fenomeno radicato nella società sin dai tempi antichi – Plinio il Vecchio riporta casi di intossicazione cronica e dipendenza dall’alcol – nelle sue variegate sfumature, ripercorrendone un excursus storico ampio e accurato in ambito medico, psicologico, culturale e biblico-morale quale cornice entro cui soffermarsi per descrivere l’alcolista a tutto tondo, nei suoi comportamenti e nelle sue difficoltà in un contesto familiare, lavorativo e sociale, e prospettive di cura multidisciplinare e multiprofessionale nel rispetto integrale della persona nelle sue dimensioni fisico-psico-socio e spirituale. È quanto l’autore Krzysztof Trębski propone nel recente volume I volti dell’alcolismo. Sguardo olistico sulla dipendenza (Aracne 2017, pp. 280) che mostra come un alcolista può rialzarsi dalla caduta, riconoscendo i propri limiti e risorse, prendendosi cura di sé e «in maniera consapevole, giorno dopo giorno, tutti i giorni della vita, attui delle scelte per vivere lo stato di una “continua e continuata guarigione”, nella ricerca dell’equilibrio interiore, della serenità e del senso, con fermo intento di creare sulla tela grigia del vissuto quotidiano, un’opera d’arte».

L’argomento sull’alcolismo non può prescindere da considerazioni etiche e bioetiche nel contesto socio e sanitario riguardo alla valutazione di approcci diagnostici e terapeutici, al fattore economico nell’ambito sanitario, ai mutamenti socioculturali, al riscatto delle persone dipendenti dall’alcol da ogni forma di discriminazione ed emarginazione, alla luce della salvaguardia dei valori della dignità della persona. L’autore fa sapere che con sforzi costanti, «ben indirizzati e coordinati» anche gli alcolisti per le strade, senza fissa dimora, sono recuperabili, seppure con difficoltà, secondo le esperienze di associazioni di volontariato, organizzazioni non governative e organismi ecclesiali.

La descrizione dal taglio analitico, critico e propositivo, sul tema dell’abuso dell’alcol nella società che Trębski fa è il risultato di un lungo cammino di ricerca accademica presso la Facoltà Teologica dell’Università Trnava in Bratislava (Slovacchia) e del suo impegno accanto agli alcolisti quale cappellano ospedaliero – è un presbitero dell’Ordine dei Camilliani – e di infermiere professionale. Insiste soprattutto sull’educazione sanitaria quale approccio di prevenzione, basata nelle iniziative di informazione sui rischi fisici, psichici e sociali legati all’alcol, e sulla formazione sia degli operatori nel campo sanitario, del volontariato, dell’insegnamento sia del pubblico in generale in particolar modo nell’ambiente lavorativo e scolastico dove vi sono i giovani a cui va creata «una adeguata consapevolezza sul limite che separa l’uso dell’alcol dall’abuso» e la capacità di gestire i propri comportamenti.

L’autore prende in esame il fenomeno della dipendenza arricchito da dati statistici su tre gruppi, i giovani, le donne e gli anziani, facendo emergere modalità di consumo e di comportamenti differenti nei rispettivi gruppi che apparentemente sono innocui alla salute ma in realtà nascondono già i primi segni di rischio. Riporta una ricerca del 2013 svolta dall’Istituto di ricerca e formazione Eclectica in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino e promossa dall’Osservatorio Permanente sui Giovani e l’Alcol (OPGA), secondo la quale  nei giovani la moda del binge drinking nei  fine settimana non li mette al riparo dai rischi dell’alcol e dalla possibilità di divenire alcolisti: «paradossalmente questi sono proprio i giovani che rischiano di più, perché bing drinking in pratica significa ubriacatura –astinenza-ubriacatura-astinenza, a ripetizione, un comportamento che ha effetti sul cervello molto più devastanti del semplice bere».

Il testo si conclude con un capitolo dedicato al recupero spirituale mettendo in luce il ruolo terapeutico della relazione pastorale di aiuto in ambito cattolico, accompagnato da numerosi dialoghi seguiti da commenti effettuati dallo stesso autore. La specificità del contributo di Trębski riguardo all’alcolista – afferma nella prefazione padre Arnaldo Pangrazzi, professore straordinario di Teologia pastorale sanitaria presso l’Istituto Internazionale di Teologia Pastorale Sanitaria «Camillianum» della Pontificia Università Lateranense – consiste nel proporre l’orizzonte della relazione di aiuto spirituale, quale percorso di speranza e salvezza per chi è smarrito nel vicolo cieco della dipendenza e dell’autodistruzione. Pangrazzi precisa infine che gli operatori pastorali, simboli di Dio e della Chiesa, «quando sono ben addestrati nell’accompagnamento di questa fragilità, possono essere presenze significative nella fase preventiva e riabilitativa, mentre rimane più complicato un loro intervento nella fase acuta, tappa generalmente delegata agli specialisti e ai centri di trattamento».


TREBSKI I volti dell'alcolismo_ Aracne 2017

TRĘBSKI K.

I volti dell’alcolismo

Sguardo olistico sulla dipendenza

Aracne editrice, Canterano (Rm), 2017, pp. 280
€ 16,00 (cartaceo); € 9,60 (pdf)

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