Al giorno d’oggi l’informatica, ovvero il mondo dell’informazione automatizzata, è divenuta una chiave interpretativa del reale stesso. In precedenza il mondo era narrato attraverso le parole, i suoni e le immagini, oggi, invece, è il dato informatico che vuole porsi come paradigma interpretativo sostanziale ed ontologico.
Luciano Floridi, già autore di fortunati volumi che hanno offerto a molti studiosi importanti chiavi interpretative dell’età contemporanea – tra i tanti, “La quarta rivoluzione. Come l’infosfera sta trasformando il mondo (Raffaele Cortina Editore, 2017), “Etica dell’intelligenza artificiale” (2022) – in questo denso volume offre ai lettori una guida per orientarsi nel complesso mondo dell’informazione, e di come questa, filtrata e modificata dai dati informatici, non solo plasma il modo di raccontare e di rappresentare le cose, ma anche la realtà stessa, la quale cerca di adeguarsi sempre di più ad essa e alla sua peculiarità
Il ruolo dell’informazione, precisa Floridi, è sicuramente importante, come lo è stato anche in passato, ma oggi essa non sembra più essere un mero strumento gnoseologico al servizio del sapere e dell’utilità, bensì sta assumendo caratteristiche fondative di una nuova visione stessa della sostanza del reale. Addirittura come struttura del nostro attuale universo in divenire.
Ovviamente tutto ciò, questa nuova Weltanschaung, ha delle ricadute etiche poiché il dato informatico, in quanto strumento, non è mai eticamente neutro. Si provi a pensare ai Big Data e al mercato in crescita esponenziale ad esso connesso: una regolamentazione etica che tenga conto degli individui e del benessere in generale di tutta l’infosfera (termine coniato da Floridi stesso, nel bel saggio del 2017).
Altro aspetto importante che emerge tra le tante suggestioni che questo testo dà ai lettori è quello relativo al modo in cui sta cambiando il mondo stesso della conoscenza e del sapere, nel quale il sempre maggiore flusso di dati accumulati, circa i determinati saperi, non sempre tenderebbe ad avere la Verità con V maiuscola come bussola di orientamento. Ciò potrebbe, a lungo andare, ad influire sulle capacità di discernimento dei fruitori dei dati, cioè di noi stessi.
Nell’infosfera, conditio sine qua non del mondo contemporaneo, ove ormai la distinzione tra vita online e offline si fa sempre più sfumata, l’individuo potrebbe faticare a trovare la sua collocazione in questo enorme flusso di dati. Una filosofia dell’informazione, quindi, ha lo scopo di “criticare” questo sistema, nel senso kantiano del termine, di farci capire come funzione, di cosa si debba intendere con il termine “informazione”, concetto limite e polisemantico, e di come, nel rapportarci ad essa, possiamo renderci capaci di trasformarci in cittadini attivi nell’infosfera, non lasciandoci trasportare o soggiogare da essa.
Se volete sapere in maniera concreta ed effettiva qual è l’impatto che le nuove tecnologie stanno avendo con la nostra esperienza dello stare al mondo, questo libro fa per voi.

© Bioetica News Torino, Maggio 2025 - Riproduzione Vietata