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109 Gennaio 2025
Bioetica News Torino

Mente e corpo: un’unità inscindibile Un unico sistema, in connessione continua, essenziale per la salute e per la nostra stessa sopravvivenza

Una visione olistica del mondo e del sapere

Il sapere degli ultimi decenni si è caratterizzato per un’impostazione specialistica nella quale competenze diverse hanno affrontato le problematiche senza interagire ed interconnettersi. A tale frammentazione sta subentrando una visione olistica del mondo. Tutto è connesso. Il battito delle ali di una farfalla può produrre conseguenze su scala cosmica a conferma che la teoria della complessità fa emergere i sistemi dinamici che governano il creato. Queste riflessioni che valgono per il macrocosmo, si possono applicare con diverse modalità anche all’essere umano. Mente e corpo sono da considerarsi un unicum nel quale l’uno influisce e condiziona l’altro. L’affermarsi della psicosomatica è la conferma di questa prospettiva nella sua applicazione in ambito medico. Lo studio della conoscenza dell’uomo si rivela sempre più ricco ed affascinante nella consapevolezza che la scienza, pur entrando sempre più profondamente nei processi umani non riuscirà mai a svelare completamente il mistero della vita.

Enrico Larghero


Mente e corpo: un’unità inscindible per la salute e il benessere

Mente e corpo sono due ambiti collegati? È più importante la mente oppure il corpo?

La cultura occidentale ha da tempo sostenuto la così detta dicotomia tra mente e corpo, la separazione tra ciò che è solo àmbito della mente e ciò che riguarda il fisico. Pensiamo che la nostra parte razionale, che prende decisioni consapevoli, sia più importante della parte fisica, ma non è così: mente e corpo non solo non sono parti separate tra loro, ma sono un unico sistema, in connessione continua. 

Pochi di noi sono abituati a pensare al concetto di unità mente-corpo. Consideriamo il corpo alla stregua di uno strumento che ci permette di raggiungere i nostri obiettivi: ci piacerebbe che facesse quello che vogliamo, quando serve a noi. Il resto del tempo cerchiamo invece di silenziarlo il più possibile, nella speranza che non interferisca nelle attività del nostro io cosciente, che consideriamo la parte più importante di noi stessi.

La mente, senza il corpo, non potrebbe esistere. Il collegamento tra questi due elementi è essenziale per la nostra sopravvivenza e fonda le sue basi nella nostra genetica. Durante la gestazione ogni organo, pelle inclusa, nasce da un’unica cellula. È assolutamente casuale quale parte di quella cellula iniziale sarà destinata a svilupparsi per creare le diverse parti del corpo. Tutto nasce dalla stessa sostanza primordiale, attività mentale inclusa.

È ora, quindi, di superare l’approccio espresso dalle domande iniziali, perché corpo e mente sono un tutt’uno. Solo così possiamo influire proficuamente sulla nostra salute e sulla nostra serenità.

Quando si tratta della nostra salute, che si tratti di dolori articolari, di contratture muscolari, di emicranie, di un calo della vista o dell’udito, tendiamo a vivere la nostra vita aspettandoci un graduale peggioramento, tutt’al più rallentato dai farmaci. a questa visione si contrappone un altro modo di affrontare la realtà: attraverso la consapevolezza che raggiungiamo con un attento lavoro di osservazione di noi stessi non condizionato dalle esperienze del passato né del “buon senso” convenzionale. La teoria sull’unità fra mente e corpo dimostra che i nostri pensieri possono influire in modo significativo sul nostro benessere. 

La salute e il benessere sono profondamente influenzati dalla connessione tra mente e corpo. Negli ultimi decenni, studi scientifici hanno dimostrato che il modo in cui percepiamo il tempo, l’invecchiamento e le malattie può avere un impatto significativo sulla nostra salute fisica e mentale. 

Il concetto di unitarietà tra mente e corpo è centrale nella ricerca sulla salute. Alcune ricerche hanno studiato come la mente possa influenzare la salute fisica: hanno dimostrato che le convinzioni e le aspettative possono modificare i risultati fisici. Ad esempio, in un esperimento, uomini anziani che vivevano in un ambiente che ricordava loro vent’anni prima hanno mostrato miglioramenti fisici significativi, come una maggiore mobilità e una riduzione dei sintomi di malattia, senza alcun intervento medico.

Recenti studi hanno manipolato la percezione del tempo per dimostrare che le ferite guariscono più rapidamente quando le persone credono che sia passato più tempo.

Questo fenomeno suggerisce che le aspettative possono influenzare non solo la percezione del dolore, ma anche i tempi di recupero fisico. Le convinzioni implicite riguardo alla propria salute possono quindi condizionare il nostro stato di benessere, portandoci a sentirci malati anche quando non lo siamo.

Un aspetto cruciale della salute è l’influenza delle etichette diagnostiche. Ad esempio, le persone etichettate come “prediabetiche” mostrano un peggioramento della salute nel tempo, con un aumento dei livelli di A1C (emoglobina glicata) e una maggiore incidenza di diabete rispetto a chi ha valori simili ma non riceve tale etichetta. Questo fenomeno, noto come “effetto borderline”, evidenzia come le classificazioni diagnostiche possano alterare le aspettative e, di conseguenza, i risultati di salute.

Le convinzioni implicite che sviluppiamo sulla nostra salute influenzano profondamente come ci sentiamo e agiamo. Se non riconosciute, queste convinzioni possono condizionare negativamente il nostro benessere. Tuttavia, è possibile diventare consapevoli di tali convinzioni e metterle in discussione. Riconoscendo e adottando alternative più costruttive, possiamo influenzare positivamente i nostri pensieri, sentimenti e azioni, migliorando così il nostro stato di salute.

La ricerca sull’influenza della mente sulla salute sottolinea l’importanza di un approccio integrato che consideri non solo i fattori fisici, ma anche quelli psicologici e sociali. Le nostre aspettative e convinzioni possono avere effetti tangibili sulla nostra salute, suggerendo che una vita sana non dipende esclusivamente da scelte comportamentali, ma anche da un pensiero sano. Promuovere una consapevolezza delle nostre convinzioni e lavorare per modificarle può portare a un miglioramento significativo del benessere generale.

Santo Lepore

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