La Galleria è una rubrica di suggerimenti e proposte di mostre ed eventi di arte, che coniugano bellezza, riflessione poetica, diritti e valori
La rubrica delle mostre del mese di settembre suggerisce la riflessione sull’attualità del passato e della memoria storica insieme ai temi del presente, la rigenerazione dei contesti urbani, la coscienza ecologica e il senso della spiritualità.
La memoria storica – tra ideologie, nuove tecnologie e colonialismo – è indagata nella mostra I Saw A Dark Cloud Rise di Alessandra Ferrini alla Fondazione Sandretto di Torino. Attraverso la multimedialità sono presentati i nessi tra iconografia e propaganda, invenzione tecnica e dominio, insieme alla loro risonanza nel presente. Alla rigenerazione urbana, al senso di comunità nei luoghi anonimi e di transito cittadini è orientato il progetto “UNDERGROUND SIGNS – Painting below the city” a Torino con la partecipazione di gruppi di artisti, Il Cerchio e le Gocce e Monkeys Evolution . Al Castello Gamba di Chatillon Glacial threads. Dalle foreste ai tessuti del futuro propone un percorso che dall’urgenza climatica e dalla necessità di una forte coscienza ecologica anche nel settore della moda, attraverso la pratica del fare e le scelte di consapevolezza, guarda agli stimoli dell’arte sulla pratica della sostenibilità, con il contributo delle opere di Michelangelo Pistoletto. Dedicata alla luce in occasione del Giubileo 2025 è la grande mostra Giubileo di luce dell’artista Helidon XhiXha all’Abbazia di San Galgano. Qui, le sculture contemporanee di luce, in acciaio inossidabile, compongono una proposta esperienziale e spirituale nel contesto gotico dell’architettura abbaziale.
● ALESSANDRA FERRINI – I SAW A DARK CLOUD RISE (fino al 12 ottobre 2025)

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Torino
12 Giugno 2025 – 12 Ottobre 2025
La personale di Alessandra Ferrini propone i risultati di un progetto multimediale sull’eredità del passato coloniale italiano in Libia, presentando gli intrecci e le domande aperte sul tema dell’ideologia fascista e svelando la risonanza del passato nel presente. Centrale è la videoinstallazione che stimola la riflessione su propaganda e iconografia storica ed esplora il senso dell’idea di progresso e di conflitto. Partendo dagli anni anteriori alla Prima Guerra Mondiale e dall’occupazione coloniale italiana della Libia la mostra mette a fuoco la connessione con le nuove tecnologie ed il loro impiego bellico, si addentra nei processi che hanno operato mitizzazione e sacralizzazione della tecnica e interroga sul ruolo delle immagini. L’artista partendo da questa consapevolezza suggerisce un processo di rielaborazione inverso per orientare a pratiche liberatorie.
Ispirazione al progetto e alla creazione artistica è stata tratta in occasione di una visita dell’artista al Santuario d’Oropa (prov. Biella) e da alcuni segni individuati nel luogo: la targa dedicata a Guglielmo Marconi installata dal regime fascista che presenta la sua invenzione come generata da un’esperienza mistica e l’ex voto che rimanda al massacro di Shar al-Shatt del 1911, compiuto dagli italiani contro la popolazione libica, con il primo bombardamento aereo della storia.
La mostra rappresenta la testimonianza della continuità nella collaborazione tra la Fondazione Sandretto e Alessandra Ferrini a livello espositivo ed educativo, coinvolgendo sulla memoria storica e politica la Biennale Democrazia, il Polo del 900 e Istoreto.
Per info:
https://fsrr.org/mostre-category/torino-alessandra-ferrini-i-saw-a-dark-cloud-rise/
● UNDERGROUND SIGNS – Painting below the city. Arte urbana nel parcheggio sotterraneo di piazzale Valdo Fusi

parcheggio sotterraneo – piazzale Valdo Fusi Torino
permanente (da luglio 2025)
Con il titolo “UNDERGROUND SIGNS – Painting below the city” il progetto, curato da Murarte e TorinoCreativa, con il contributo di Il Cerchio e le Gocce e Monkeys Evolution, ha trasformato il parcheggio sotterraneo di piazzale Valdo Fusi in una galleria d’arte urbana contemporanea attraverso l’intervento di coppie di artisti urbani. L’iniziativa promossa dalla Città di Torino in collaborazione con GTT – Gruppo Torinese Trasporti ha come obiettivo di trasformare spazi anonimi e di transito in luoghi di incontro con l’arte, promuovendo un laboratorio di rigenerazione urbana e culturale, bellezza e senso di comunità.
All’opera tre coppie d’artisti: corn79 + shekoone, mrfijodor + b1pilo, wat + bacco, e 4 creativi del progetto MurArte della Città: Tino, Andrea Opretti, Gd, Nikita Timonin.
Corn79 Riccardo Lanfranco è il coordinatore e direttore artistico del progetto.
L’immagine qui presentata è “Robots birds on the trip!”, realizzata da Fijodor Benzo – Mrfijodor- insieme all’artista Br1 Pilo. Entrambi sono anche illustratori e hanno sviluppato il tema del viaggio. Protagonisti della scena sono uccelli robot, in un cielo che potrebbe essere anche un acquario, a delineare un’atmosfera onirica e magica all’interno del parcheggio di piazzale Valdo Fusi.
Per info:
https://comunicatistampa.comune.torino.it/2025/07/underground-signs-painting-below-the-city/
● GLACIAL THREADS. DALLE FORESTE AI TESSUTI DEL FUTURO (fino al 28 settembre 2025)

Castello Gamba Châtillon AO
26 luglio – 28 settembre 2025
Arte, moda e ghiacciai sono protagonisti al castello Gamba. La mostra, curata da Fortunato D’Amico, ideata da Michelangelo Pistoletto e realizzata da Cittadellarte in collaborazione con la Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Regione autonoma Valle d’Aosta, presenta negli spazi suggestivi del Castello Gamba la riflessione tra arte e pensiero ecologico. Centrale il senso dell’arte di Michelangelo Pistoletto e l’idea che l’incontro tra diversi, tra natura e artificio possa generare dimensioni nuove e positive. Concetti che troviamo espressi nelle opere: Metamorfosi sul rapporto individuo società, Mela reintegrata sull’incontro tra mondo artificiale e naturale, L’Albero di Ama, tra unità e frammentazione e il terzo Paradiso, concetto centrale nella visione esistenziale di Pistoletto. La Venere degli stracci di Pistoletto fa da contrappunto al tema e al progetto di sostenibilità, espresso dalla mostra, nell’uso dei materiali della moda e all’urgenza di risposte al fast fashion e a nuove scelte sulla produzione tessile. Le opere di Michelangelo Pistoletto stimolano la riflessione sulla vita dei materiali, sul cambiamento climatico e sull’impatto delle azioni umane che condizionano gli sviluppi del futuro.
L’urgenza della sensibilità collettiva e della responsabilità per la salvaguardia dell’ambiente si declinano nella proposta di pratiche attive. Con un focus sull’arco alpino, il percorso espositivo indaga la relazione tra arte, sostenibilità ambientale e moda rigenerativa. La necessità della riduzione dell’impatto ambientale provocato da un settore altamente inquinante come quello della moda si congiunge alla ricerca di materiali tessili privi di microplastiche e biodegradabili. Arte, sperimentazioni nella produzione di fibre speciali a base di legno, tutela degli ecosistemi glaciali si rivelano pratiche che implicano l’agire collettivo e responsabile, il coinvolgimento delle comunità. L’arte promuove così azioni trasformative e suggerisce la necessità di cambiamenti e processi rigenerativi che coinvolgono direttamente noi stessi, la società, i territori e le comunità.
● HELIDON XHIXHA. GIUBILEO DI LUCE (fino al 30 settembre 2025)

Abbazia S. Galgano – Chiusdino – SI
12 aprile – 30 settembre 2025
Nel suggestivo complesso architettonico gotico dell’Abbazia di S. Galgano (XII-XIII sec), in occasione del Giubileo 2025, sono esposte le sculture in acciaio inossidabile di Helidon XhiXha che compongono la mostra Giubileo di luce, curata da Carlo Pizzichini.
L’artista Helidon XhiXha propone un percorso ascensionale all’interno di uno spazio che racchiude ed esprime spiritualità, natura e storia. Le sculture d’acciaio dialogano con l’infinito, i riflessi della luce naturale sulle opere disegnano i segni del trascendente.
In prossimità dell’abbazia la croce di sette metri Luce divina è segno luminoso che rimanda alla storia di san Galgano, cavaliere divenuto eremita, che ripudiò la guerra piantando la spada nella roccia.
Verticalità, plasticità, luce e riflessi animano l’acciaio, che interagisce con gli spazi delle navate e si fa medium di spiritualità.
Per info:
https://xhixhahelidon.com/exhibitions/29/overview/
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